Il Traditore di Marco Bellocchio – Recensione

Il Traditore di Marco Bellocchio è un film del 2019 con Pierfrancesco FavinoLuigi Lo Cascio.

La trama

Il film racconta l’ascesa al non-potere del superpentito Tommaso Buscetta (Pierfrancesco Favino), noto alle cronache come il Boss dei due Mondi in quanto trovò fortuna sia in Italia che in Brasile durante la sua carriera criminale all’interno di Cosa Nostra. Dalla festa di Santa Rosalia nella villa palermitana della famiglia Bontate alla quale partecipano tutti gli uomini della cupola, Buscetta decide di andare in Brasile e lì rimarrà per diversi anni, fino all’estradizione in Italia e alla decisione di collaborare con la giustizia dopo le vendette trasversali messe in atto dalla sete di sangue dei corleonesi di Totò Riina.

In Italia incontrerà il giudice Giovanni Falcone e a lui svelerà i meccanismi oscuri della mafia fino alla sua testimonianza al maxiprocesso durante il quale si confronterà in modo animoso con Pippò Calò. Parallelamente si consuma la storia di Totuccio Contorno (Luigi Lo Cascio), che proprio seguendo l’esempio di Buscetta decise di collaborare con lo Stato e di svelare, anch’egli, tutte le trame di Cosa Nostra.

La recensione

A questo giro il racconto di Marco Bellocchio ha una confezione instabile. La bravura degli attori non è premiata dal montaggio e nemmeno dalla fotografia, seppur troviamo alcune parti interessanti lungo tutto il film. Ne Il Traditore di Marco Bellocchio è in scena il confronto tra due figure portanti dello smacco che lo Stato diede a Cosa Nostra: Buscetta è posato e determinato, Contorno è sguaiato, “viddano” anche se di Palermo, non parla italiano e insulta i mafiosi che gli stanno alle spalle durante il maxiprocesso.

Buscetta è la testa, Contorno è la pancia. Favino e Lo Cascio dimostrano di funzionare bene in coppia e di aver pienamente assimilato le peculiarità dei personaggi che interpretano. Il film è la scalata dei due collaboratori verso la purificazione della coscienza, anche nel racconto di Bellocchio ciò avviene in maniera a volte disordinata. Interessante e adrenalinico il confronto tra Don MasinoCalò, ma tutto il resto è come se fosse buttato lì perché altrimenti il film sarebbe durato troppe ore.

Il Traditore di Marco Bellocchio è un film godibile, ma dello stesso regista abbiamo visto di meglio.