Il mistero dei Templari: recensione

national_treasureBenjamin Frankling Gates (Nicolas Cage) è quello che viene comunemente definito un cacciatore di tesori, la sua famiglia per generazioni ha datto la caccia al più grande, misterioso e inestimabile tesoro di tutti i tempi, il tesoro perduto dei Templari.

Sembra che questa misterioso ordine religioso che partecipò alle Crociate per poi essere rinnegato e preseguitato dalla stessa Chiesa, abbia avuto proseliti  nel nuovo mondo e  che questi ultimi abbiano nascosto e vegliato sul loro tesoro per secoli.

Dopo tanto cercare e la scoperta di indizi che portano ad altri indizi, enigmi e false piste finalmente ecco l’indizio decisivo, che purtroppo è celato in uno dei documenti storici più importanti degli Stati Uniti, la Dichiarazione d’Indipendenza, conservata in un prestigioso museo e sorvegliata con sistemi d’allarme di ultima generazione.

Gates non si dà per vinto, e in barba ai consigli del padre Patrick (John Voight) che gli chiede di mollare, sottrae il prezioso documento con l’aiuto del fedele assistente Riley (Justin Bartha), e nel farlo coinvolge inavvertitamente anche la bella curatrice del museo Abigail Chase (Diane Kruger)

Inizia così per il gruppetto la caccia che li porterà alla scoperta di intrighi e complotti massonici, di ingegnosi enigmi, e misteriose reliquie, fino alla scoperta del famigerato tesoro, ma la caccia sarà alquanto ardua visto che Ian Howe (Sean bean), l’ex-socio di Gates, è sulle loro tracce ed ha l’intenzione di godersi da solo l’immensa fortuna sepolta.

Nicolas cage fa il verso a Indy, ma stavolta la caccia è odierna e il cacciatore decisamente meno avventuriero e simpaticamente spaccone del collega Harrison Ford. Il film funziona e diverte, chi non ama l’avventura e la caccia al tesoro?

Il mistero dei Templari è un buon film d’avventura per famiglie, forse un  pò troppo pulitino, ma il produttore Jerry Bruckeimer conosce a fondo il pubblico ed i suoi gusti, quindi confeziona un perfetto mix di action, avventura e mistery che centra il bersaglio.

Lasciatemi dire però, che per il sottoscritto questa confezione Disney tutta politically correct, ha divertito ma non affascinato, alla messinscena manca un che di misterioso e realmente pericoloso, intrigante la serie di enigmi e tutta la teoria che collega i Templari alla Massoineria, l’utilizzo della storia americana, ma c’è qualcosa di un tantinello plastificato in questo film, che comunque rimane un godibile divertissement adatto a tutta la famiglia.

Il mistero dei templari visto il grande successo ai botteghini ha avuto un discreto sequel, Il mistero delle pagine perdute. e come per magia quanto detto prima sembra avverarsi e il cacciatore di tesori Ben Gates tira fuori i muscoli e ammicca con più decisione allo zio Indy e alla cugina Lara Croft, tra pericolosi trabocchetti, tombe sepolte e pericolose maledizioni. Decisamente meglio.