Festival di Roma 2009 sesto giorno, dopo la Sandrelli regista oggi gli sposi di Lucini e il Don Giovanni di Saura.

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Sesta giornata al Festival di Roma, anche oggi molte le proiezioni interessanti, ma prima di dedicarci al programma odierno una sbirciatina a quello che è successo ieri.

L’attrice Stefania Sandrelli debutta dietro la macchina da presa dirigendo la figlia Amanda e raccontando le peripezie della poetessa Cristina da Pizzano in Christine Cristina.

Già 20 anni fa sarei voluta passare dall’altra parte della macchina da presa- spiega la Sandrelli- Avevo un progetto, Buongiorno amore, nel quale nessuno ha creduto. Ho lasciato perdere poi, lo scorso Natale, di fronte alla vetrina di una libreria, ho intravisto la figura di Cristina da Pizzano: me ne sono innamorata e ho fatto di tutto per poterla raccontare al cinema.

Ieri in concorso anche Valeria Bruni Tedsechi in Les Regrets di Cedric Kahn, il film parla di un amour fou tra due ex-innamorati che si rincontrano e finiscono per perdersi l’uno nell’altro. L’attrice dopo aver schivato un pò stizzita le canoniche domande sulla sorella Carla Bruni, consorte del presidente francese Sarkozy, parla del suo personaggio e dell’Italia:

Tra paura e desiderio si vince quasi per caso. Non ho giudicato il mio personaggio, che da una parte ha vogliadi vivere, dall’altra paura di essere abbandonata: un conflitto molto profondo, che mi ha commosso…Vorrei lavorare di più in Italia, ma mi piace questo equilibrio: non ho preferenze per l’uno o l’altro cinema.

Ieri proiettato fuori concorso anche The warrior and the wolf di Tian Zhuangzhuang tra mito, leggenda e storia, nella Cina di duemila anni fa una tribù maledetta di uomini lupo in lotta con le truppe dell’imperatore della Cina:

Mi piace l’intreccio di superstizioni, storia e leggenda– confessa Zhuangzhuang – Quanto più andiamo indietro nel tempo, tanto più siamo incapaci di raccontarne i dettagli. Dobbiamo allora stimolare la fantasia e reinventarci il passato.

Ieri è stata anche la giornata dell’ex- presidente della Polonia e premio Nobel per la pace 1983 Lech Walesa, che ha presenziato alla proiezione del film Popieluszko di Rafal Wieczynski, pellicola sul cappellano di Solidarnosc ucciso 25 anni or sono, un kolossal da settemila comparse, sette mesi di riprese in 14 città, un milione e mezzo di spettatori in patria. Il film sarà nelle sale italiane dal 6 novembre.

E’ un film che dà speranza, soprattutto ai giovani-racconta il regista– Padre Popieluszko è stato un esempio per molti giovani e lo è tutt’ora. Diciassette milioni di persone hanno visitato la sua tomba e ogni giorno, per tutto il giorno, ci sono dei volontari che vegliano sulla sua tomba, rimproverandosi di non averlo protetto a sufficienza quand’era vivo,

Oggi previsto un incontro con lo scrittore brasiliano Paulo Coelho, mentre fuori concorso Oggi sposi la commedia corale di Luca Lucini con un cast d’eccezione, tra gli attori Luca Argentero, Renato Pozzetto e Michele Placido, e il film in costrume Io, Don Giovanni di Carlos Saura che racconta le vicissitudini del poeta e scrittore Lorenzo Da ponte, che nel 1763 conoscerà, grazie al suo mentore ed amico Giacomo Casanova, i compositori Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart.