Cloverfield 2, Drew Goddard parla del sequel

Collider ci aggiorna sull’annunciato sequel del fantascientifico Cloverfield in sviluppo dal 2008 e che vede coinvolto tutto il team creativo dell’originale: il produttore JJ Abrams, il regista Matt Reeves e lo sceneggiatore Drew Goddard. Ed è proprio Goddard, intervistato a proposito del suo debutto alla regia, l’atteso The Cabin in the Woods, che coglie l’occasione per parlare di Cloverfield 2.

Quando gli sono state chieste informazioni sullo stato del sequel, Goddard ha dato più o meno la stessa risposta che abbiamo sentito negli anni scorsi:

Mi piacerebbe avere una risposta migliore (ride), Vorrei avere una risposta in cui vi dico ‘Oh, il sequel  comincerà le riprese in questo periodo il prossimo anno’, ma la verità è che queste cose richiedono tempo…Certamente non abbiamo deciso di fare un franchise, abbiamo deciso di fare un buon film. Questo è ciò che abbiamo deciso di fare. Ma è anche vero che io amo quel mondo e quell’universo, così se ci fosse un’idea che ci emozionasse abbastanza e sentissimo una ragione per farlo, dovremmo farlo.

La verità è che Goddard, Reeves e Abrams semplicemente non hanno ancora avuto la possibilità di riunirsi per mettere insieme le loro idee per il sequel:

Credo che se lei chiedesse a JJ, Matt e a me ognuno di noi ha le proprie idee su ciò che vorremmo fare, che è come il primo Cloverfield funzionava, era una sorta di conversazione tra noi tre. Ho certamente pensato molto e credo che Matt abbia detto lo stesso e JJ detto la stessa cosa, noi non abbiamo ancora avuto la possibilità di metterci insieme in una stanza e capire cosa vorremmo fare.

Il primo film ha incassato worldwide poco più di 170 milioni di dollari a fronte di un budget di 25 milioni il che ha spinto la Paramount ad appoggiare un eventuale sequel.

Goddard parla di JJ Abrams:

La cosa bella di lavorare con un tipo come JJ e il potere che ha, che non permette allo studio di costringerlo a fare qualsiasi cosa. E’ stato in grado di dire,’ lo faremo quando saremo pronti. Non abbiamo intenzione di farlo solo perché incrementerà i vostri profitti, lo faremo perché c’è un’idea che ci emoziona’.

A seguire trovate l’intervista integrale: