Mia Goth contro gli Oscars “Non considerano gli horror”

L’attrice di Suspiria Mia Goth ha affermato che “il cambiamento è necessario” per introdurre meritatamente gli horror agli Oscars. L’attricee inglese, nota per i suoi ruoli nel film horror Pearl e nell’imminente horror di fantascienza Infinity Pool, ha affrontato l’argomento proprio mente venivano presentati i candidati 2023. Tra i contendenti per il miglior film ci sono il biopic musicale Elvis, il film d’avventura/fantascienza Everything Everywhere All At Once, il dramma di Steven Spielberg The Fabelmans e il film d’azione Top Gun: Maverick. Come avete notato c’è varietà ma manca l’horror.

La Goth ha parlato della mancanza di riconoscimenti per i film horror, in particolare nelle categorie di performance, mentre parlava con IndieWire al Sundance film affermando che nei premi c’è troppa “politica” dicendo dunque “Penso che sia molto politico e che non sia interamente basato sulla qualità di un progetto in sé”, ha detto della mancanza di diversità di genere. Penso che ci sia molto da fare lì, molti cuochi in cucina quando si tratta di nomination e categorie riconosciute. Forse non dovrei dirlo neanche io, ma penso che sia vero. Penso che molte persone lo sappiano Non so perché. È necessario un cambiamento, un cambiamento dovrebbe avvenire, davvero. Se volessero interagire con un pubblico più ampio, penso che sarebbe davvero vantaggioso per tutti“.

I fan dell’horror avevano già affrontato le esclusioni dei film horror alle nomination quando la sublime quanto terrificante interpretazione di Toni Collette nel film Hereditary le è valsa solo una nomination ai Critics Choice Awards. Gli appassionati sono rimasti delusi anche dall’assenza del film horror fantascientifico NOPE del 2022 di Jordan Peele tra i candidati di quest’anno, facendo partire una serie di sfoghi su twitter.

“So che avrei dovuto accettare il fatto che NOPE non avrebbe ricevuto nomination all’Oscar quest’anno, ma penso che tutti possano essere d’accordo sul fatto che meritasse molto di più”, ha scritto uno.

Un altro utente di Twitter scontento ha scritto: “Top Gun ha ottenuto una nomination all’Oscar per il miglior film ma Nope non ne ha nessuna? Bones and All? Mia Goth? Ancora un altro anno di Oscar fingendo che il genere horror non esista”.

La maggior parte delle categorie agli Oscar sono nominate dai membri del ramo corrispondente, ad esempio con attori che nominano attori, sebbene tutti i membri votanti possano dire la loro quando si tratta di selezionare i candidati per il miglior film. Gli Academy Awards di quest’anno si svolgeranno il 13 marzo.

Dave Bautista ha una clausola insindacabile da contratto

Durante una recente intervista con Men’s Health, Dave Bautista ha menzionato una clausola piuttosto insolita nel suo contratto quando si tratta di riempirsi lo stomaco. Parlando alla pubblicazione della sua dieta e del suo regime di esercizi, che pare essere piuttosto completo ed impegnativo, Bautista ha detto: “In realtà è nel mio contratto che devo mangiare non meno di ogni quattro ore“.

Quando non mangia ogni quattro ore o meno, Bautista si rifocilla con alcuni dei suoi snack preferiti. Ha aggiunto infatti che: “Tra un pasto e l’altro, se ho fame, di solito mangio una banana con burro di mandorle, o un formaggio grigliato vegano e senza glutine è il mio piatto preferito“. L’attore segue una dieta prevalentemente a base vegetale, ma include pesce alcune volte a settimana e spera di diventare completamente vegano un giorno. Oltre alla sua dieta sana e ricca di piante, Bautista trascorre molto tempo in palestra.

Ha detto a Men’s Health che va in palestra ogni singolo giorno, a volte anche in due sessioni di allenamento. “Questo è il mio santuario. Vengo qui per stare tranquillo. È terapeutico per me” ed indubbiamente non è una sorpresa appurare ciò vista la sua carriera di wrestler prima di diventare un attore, era abbastanza normale che si sottoponesse a sessioni intense di allenamento e che questo ormai facesse parte della sua vita. Il fisico impressionante di Bautista lo ha aiutato a ottenere il suo ruolo da protagonista come Drax nei Guardiani della Galassia targato Marvel nel 2014.

Dopo quasi un decennio nel ruolo, Bautista lascerà il Marvel Cinematic Universe entro la fine dell’anno mentre Drax farà l’ultimo inchino in Guardiani della Galassia Vol 3. E sembra che sarà felice di farlo, infatti durante un’intervista con GQ, ha detto: “Sono così grato per Drax. Lo amo. Ma c’è un sollievo [che sia finita]. Non è stato tutto piacevole. È stato difficile interpretare quel ruolo. Il processo di trucco mi stava abbattendo. E non so se voglio che Drax sia la mia eredità: è una performance stupida e voglio fare cose più drammatiche“. Ha continuato dicendo a GQ che non gli “frega un ca**o” di essere una grande star del cinema o di “vivere una vita affascinante”, ma che gli piacerebbe diventare un “attore migliore” e guadagnarsi il rispetto dei suoi coetanei. Insomma l’obiettivo di Bautista è quello di voler dare prova di essere un attore completo e non solo ricordato per un ruolo meno serio quale quello di Drax. Per questo infatti è di fresca uscita Bussano alla Porta.

Jennifer Coolidge da regina delle MILF a delfino

Jennifer Coolidge ha rivelato che il ruolo dei suoi sogni è interpretare un delfino. L’attrice è in cima al mondo in questo momento e all’apice della sua carriera dopo aver vinto un Golden Globe come migliore attrice non protagonista. È un momento in cui può scegliere i suoi progetti. Tuttavia, quando le è stato chiesto quale sarebbe stato il suo ruolo della vita, Coolidge ha dato una risposta sorprendente ad Access Hollywood. Il conduttore Scott Evans le ha chiesto: “Qual è il ruolo da sogno per te in questo momento? Se qualcosa potesse succedere. Cosa sarebbe?” La star di White Lotus ha risposto: “Ho sempre voluto interpretare un delfino“. Evans ha risposto: “Come Flipper?” “Sì”, ha aggiunto Coolidge.

 

E mentre potrebbe essere stata solo per metà seria, questo tipo di umorismo da un A-lister che parla del loro “mestiere”, è onestamente rinfrescante. L’attrice 61enne è salita sul palco per la seconda volta ieri (11 gennaio) per ritirare il premio per la migliore attrice non protagonista in una serie limitata o antologica o in un film. Ma era così eccitata che ha sganciato un’altra bomba atomica. Nel suo discorso la Coolidge ha anche condiviso commenti sinceri con il creatore di White Lotus Mike White, che ha ammesso di aver “cambiato la sua vita“. Ha detto:Mike White mi ha dato speranza. Mi hai dato un nuovo inizio, anche se questa è la fine – perché mi hai ucciso, ma non importa! Anche se questa è la fine, hai cambiato la mia vita in un milione di modi diversi. I miei vicini mi parlano, cose del genere! Dico sul serio, non sono mai stato invitato a una festa sulla mia collina, e ora mi stanno invitando tutti! Quindi, comunque, voglio solo dire Mike White, ****, oh **** scusa! Mike, ti amo da morire“.

Internet ha elogiato Coolidge per il suo commovente tributo, come ha scritto una persona: “Questo discorso è perfetto e non sono sicuro che amerò mai di più un discorso“. Un altro ha detto: “Mi ha fatto piangere e ridere allo stesso tempo. Questo discorso di accettazione è di per sé degno di un premio. Jennifer Coolidge, sarai sempre il momento giusto.” Un terzo ha condiviso: “Il discorso dei Golden Globes di Jennifer Coolidge sarà studiato nei libri di testo“. Mentre un altro ha scritto: “Non riesco a smettere di guardare il discorso di accettazione di Jennifer Coolidge. Il suo dire: ‘Mike White fai desiderare alle persone di vivere più a lungo, e io no’ è una cosa così meravigliosamente profonda da ascoltare. Immagina di avere un tale effetto su qualcuno?? Argh li amo entrambi.

Chris Hermsworth parla dell’Alzheimer e della pausa dal lavoro

Un recente episodio di Limitless ha rivelato che Chris Hemsworth, il Thor della Marvel, è geneticamente predisposto a sviluppare il morbo di Alzheimer. “Non è un gene predeterministico, ma è una forte indicazione“, ha detto. “Dieci anni fa, penso che fosse più considerato determinante.” Essenzialmente, il suo corredo genetico include due copie del gene APOE4, una da sua madre e un’altra da suo padre. Secondo quanto riferito, questa combinazione porta ad un aumento del rischio di Alzheimer.

Non è come se avessi ricevuto le mie dimissioni“, ha poi detto, ma la star della Marvel si prenderà una pausa per un breve periodo dopo che l’esperienza delle riprese della serie lo ha portato ed sperimentare la propria mortalità e riflettere sulla vita. Le parole in merito a questa esperienza sono state “Ha davvero innescato qualcosa in me per volermi prendere una pausa e da quando abbiamo finito lo spettacolo, ho completato le cose che avevo già contratto per fare. Ora, quando finirò questo tour questa settimana, tornerò a casa e avrò un bel po’ di tempo libero sarà semplice: stare di più con mia moglie ed i bambini.

Limitless è uno show televisivo in sei puntate per National Geographic (disponibile su Disney+) che ha mostrato Hemsworth esplorare le potenzialità del corpo umano, essenzialmente è uno show che fa questo con tutti i suoi ospiti, con episodi dedicati alla scienza della longevità. Inizialmente la Disney ha chiesto all’attore se volesse eliminare le scene in cui scopre di essere predisposto per il morbo di Alzheimer, ma per Hermsworth non è stato un problema dimostrarsi vulnerabile. Infatti ha dichiarato che che dietro a questa decisione c’è uno scopo ben preciso “Guarda, mi piacerebbe fare da stimolo alle persone sul prendersi cura di se stessi e se questo dovesse bastare allora sarebbe fantastico“, ha poi concluso “l’importante è che questo non venga drammatizzato troppo trasformandolo in un messaggio negativo o troppo vittimistico“. Insomma ora l’attore si prenderà una pausa e tutto sommato chi se non lui può farlo? Indubbiamente ha lasciato intendere che questo non è un ritiro definitivo, quindi tutti i suoi fan potranno stare tranquilli nel suo ritorno. Certo è che ultimamente le notizie dallo showbiz non sono entusiasmanti, basti pensare al recente caso di Bruce Willis di cui ha parlato ultimamente Sylvester Stallone dichiarando cose non piacevoli ovvero che ormai l’attore non parlasse più. Speriamo che Chris possa godersi appieno la vita fino a quando lo desidera.

Fast and Furious 9 sarà ambientato in Africa, tornerà Mia Toretto

In occasione dell’apertura della nuova attrazione Fast and Furious – Supercharged presso lo Universal Orlando Resort, Vin Diesel, Ludacris, Tyrese Gibson e Jordana Brewster hanno incontrato i fan della saga e rivelato nuovi dettagli sul futuro dell’amatissimo franchise, che tornerà al cinema con Fast and Furious 9 il 10 aprile del 2020, ma parliamo meglio di quello che possiamo aspettarci subito dopo il salto.

Spielberg racconta il ‘suo’ Lincoln

Nel tempo, Abramo Lincoln è diventato un simbolo di speranza che il potere possa essere esercitato con giudizio. Una speranza nutrita da generazioni e generazioni.

Una speranza, altresì, scaturita dalla capacità di quest’uomo nel guardare in faccia la realtà, metabolizzando la paura che l’Unione Americana potesse tornare ad essere un’utopia.

Abramo Lincoln ha condotto una vita speciale, una di quelle vissute da esseri umani che hanno, si, pregi e difetti, ma che hanno realizzato l’impensabile. Lincoln ci è riuscito, e quando ci è riuscito non si è fermato. Ha fatto di più: ha ispirato coloro che erano persi dietro le sbarre della guerra, intrappolati in oscuri retaggi, a cambiare marcia insieme per trovare un trade d’union.

Per queste ragioni, Steven Spielberg, che oltre ad essere un cittadino americano (particolare non trascurbaile) è anche un uomo come pochi, ha pensato a Lincoln in un momento storico in cui il suo Paese vive difficoltà apparentemente insuperabili.

Spielberg racconta Lincoln, perché Lincoln ha raccontato ‘ante litteram’ al mondo quale forza d’animo possiede il suo popolo. Un popolo che oggi uno come Spielberg rappresenta in larga parte.

La storia del Presidente è densa di avvenimenti ancora attuali. Profondamene attuali. Anche per questa ragione, l’attenzione per le location di “Lincoln” è stata massima. C’era da rendere onore ad un mito di sempre e tutto doveva essere curato nei minimi dettagli, anche perché occasioni così capitano solo una volta nella vita.

Spielberg ha dichiarato che il suo amore per Lincoln lo coltiva già da qualche tempo: “Mi è sempre interessato narrare una storia su Lincoln”.

Il regista considera il Presidente come una delle figure più importanti e avvincenti della storia americana e della sua vita e poi si lascia andare nel racconto di un aneddoto:

Ricordo che avevo quattro o cinque anni quando ho visto il Lincoln Memorial per la prima volta e mi sono spaventato per le dimensioni della statua ma poi, man mano che mi avvicinavo, sono rimasto affascinato dal suo volto. Non dimenticherò mai quel momento, che mi ha sempre lasciato un senso di curiosità per quell’uomo seduto là in alto davanti a me”.

Il tempo passava e Spielberg continuava ad immagazzinare informazioni su Lincoln, colto da un forte senso di meraviglia: “Lincoln ha guidato gli Usa attraverso i momenti più difficili e ha fatto sopravvivere gli ideali della democrazia americana, ponendo termine allo schiavismo. Ma nel mio film volevo mostrare qualcosa in più. Lincoln era uno statista e un leader militare, ma anche un padre, un marito e un uomo fortemente incline all’introspezione. Volevo raccontare una storia su Lincoln evitando d’incappare nel cinismo e nell’esaltazione eroica, restando fedele allo spessore dell’uomo, agli aspetti più intimi della sua vita e ai tratti più bonari della sua natura”.

Spielberg ritrova per “Lincoln” un vecchio amico, lo sceneggiatore Tony Kushner, con il quale aveva dato alla luce il film “Munich”.

I due hanno impiegato dieci lunghi anni per trovare la storia giusta, bella da da raccontare, e la modalità giusto per trasmettere.

Poi hanno preso una decisione: concentrare tutto su alcuni intensi mesi nella vita di Lincoln, i quali però hanno messo in evidenza l’essenza dell’uomo. Pochi mesi per raccontare un’intera vita. La vita di genio politico, padre e marito angosciato e, soprattutto, la vita di strenuo difensore degli Stati Uniti d’America. Un combattente dal viso calmo.

Spielberg ha motivato così la scelta di concentrarsi sugli ultimi quattro mesi della vita di Lincoln: “ciò che ha realizzato in quel breve periodo è stato grandioso. Tuttavia, volevamo mostrare che anche lui era un uomo. Abbiamo pensato che il miglior modo per rendere giustizia a quest’essere umano immensamente complicato fosse di descriverlo nel pieno della sua battaglia più difficile: l’approvazione del 13° Emendamento in discussione alla Camera dei Rappresentanti”.

Di Caprio, così cattivo da farsi odiare da Tarantino

Il Quentin Tarantino che non ti aspetti. Imprevedibile, sognatore ma con i piedi ben piantati sul set. Quello di Django Unchained e quello del prossimo film, che è già in cantiere. Pare che qualcuno abbia già ordinato le rivoltelle, dal momento che Quentin ha deciso di far seguire al Western che sarà nelle sale dal 17 gennaio un Gangstar movie. I cattivi, lo sappiamo dai tempi de Le Iene e di Pulp Fiction lo affascinano. Alcuni, però, lo sono fin troppo. Uno su tutti è il latifondista Calvin Candie, alter-ego di Leonardo Di Caprio in “Django”. Troppo cattivo, anche per uno come Tarantino.

Finalmente un western.

Ho sempre saputo che ne avrei fatto uno.

I tuoi film sono pieni di riferimenti al genere.

La Sposa di Kill Bill non è forse figlia dei vendicatori di Sergio Leone?

Stesso spirito di vendetta di Clint Eastwood. E l’orecchio tagliato de Le iene

Viene proprio dal Django di Corbucci.

Ecco, Django. Quando è nato?

Nella mia testa quindici anni fa.

Dove?

Sul set di Jackie Brown.

Sapevi che sarebbe stato Django?

Sapevo solo il titolo, Django Unchained.

E poi?

Una sera  Richard Kelly mi ha detto chiaramente: “Non bloccarti, sfrutta la tua creatività, prendi carta e penna e scrivi di getto”.

Così è scattata la molla?

Venti pagine al giorno, scritte, a mano, sul tavolo della cucina. Sei mesi dopo era terminata.

I personaggi sono stati scritti su misura per gli attori?

Christoph Waltz leggeva le pagine mano a mano che le scrivevo. Lui è il dottor Shultz.

E DiCaprio?

Non ho scritto Calvin Candie con lui in mente. Mi ha chiamato ed è andato oltre le mie aspettative.

E’ un fantastico cattivo.

Il primo dei miei cattivi che non riesco ad amare nemmeno io.

Pulp, blaxploitation, arti marziali, guerra. Al prossimo giro cosa ci aspetta?

Il gangster movie ‘anni Trenta’.

 

Imprevedibile, come sempre.

 

Le belve, quattro clip in italiano con interviste e dietro le quinte

Il prossimo giovedì debutta nei cinema italiani Le belve (Savages), il crime di Oliver Stone interpretato da John Travolta, Salma Hayek, Benicio Del Toro, Blake Lively, Aaron Johnson, Taylor Kitsch ed Emile Hirsch. Dopo il salto trovate 4 clip sottotitolate in italiano con un making of e interviste a cast e regista.

Total Recall – Atto di forza, due nuove clip in italiano e intervista a Colin Farrell

Il prossimo giovedì arriva nei cinema italiani Total Recall – Atto di forza (la nostra recensione in anteprima del film), un rifacimento ispirato sia al classico fantascientifico diretto nel 1990 da Paul Verhoeven che al racconto breve “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick, con l’aggiunta di un’intrigante variazione sul tema che rende questa versione del regista Len Wiseman un”esperienza unica. Dopo il salto vi proponiamo due nuove clip in italiano tratte dal film e un’intervista al protagonista Colin Farrell.