Bel Ami, recensione in anteprima

In un suggestiva Parigi di fine ‘800 il fascinoso tombeur de femmes Georges Duroy (Robert Pattinson), ex-soldato in bolletta grazie a Charles Forestier (Philip Glenister), un vecchio compagno d’armi, riesce a fare il suo ingresso in società e grazie alla moglie di quest’ultimo, l’intellettuale Madeline (Uma Thurman), ad affermarsi non senza qualche sotterfugio come notista politico per un noto giornale francese. Una volta creatosi un nome ed entrato a far parte dei più facoltosi ed esclusivi salotti parigini, Duroy capisce subito di avere delle carte da giocare e decide di mettere in pratica il suo istinto da arrampicatore sociale,  sfruttando il suo successo tra le nobildonne dell’alta società parigina ed intrecciando diverse relazioni, tra le sue conquiste la dolce Clotilde de Marelle (Christina Ricci), la ricca e coniugata Virginie Rousset (Kristin Scott Thomas) e naturalmente Madeline che Duroy sposerà alla morte di Forestier. Ben presto però  Duroy si troverà di nuovo davanti ad una scelta, la cui chiave di svolta sarà ancora rappresentata da una donna e quando sarà il momento a decidere saranno il suoi istinto di sopravvivenza e la sua sfrenata ambizione.

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Biancaneve, recensione di Mirror Mirror

In un prologo sapremo quale è stata la sorte della madre di Biancaneve morta dopo averla data alla luce. Suo padre, il Re (Sean Bean) crebbe Biancaneve (Lily Collins) in modo che un giorno potesse governare il regno, questo fino a quando il sovrano non incontrò e sposò Clementianna (Julia Roberts) che divenne regina grazie ad un incantesimo ed in seguito usurpò il trono a Biancaneve, dopo che il Re consorte perse la vita. Sono trascorsi molti anni da quando il Re si inoltrò nella foresta nera e non fece più ritorno e Biancaneve sta compiere il suo diciottesimo compleanno. Vessata dall’invidiosa matrigna, Biancaneve scoprirà che la malvagia regina sta distruggendo il regno e affamando il popolo, così con l’aiuto di un alcuni banditi (i sette nani) cercherà di riportare la giustizia nel suo regno contrastando la regina e mentre lotterà per riconquistare il trono ed aiutare il suo popolo, scoprirà l’amore grazie al principe Alcott (Armie Hammer), ma il fascinoso e ricco nobile fa gola alla Regina che ormai in bolletta ha bisogno con urgenza di un matrimonio d’interesse che rimpingui le casse del regno.

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Hunger Games, recensione in anteprima

Nella post-apocalittica nazione di Panem, sorta sulle ceneri di quello che una volta era il nord america, ogni anno vengono celebrati gli Hunger Games in ricordo della rivolta dei 12 distretti contro la opulenta città di Capitol sede del governo e dimora del Presidente Coriolanus Snow (Donald Sutherland). Affinchè nessun altro moto di ribellione possa ancora mettere in discussione l’ordine totalitario e la supremazia assoluta di Capitol ognuno dei 12 distretti dovrà offrire un tributo, un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verranno sorteggiati ed inviati, dopo un breve addestramento in un’arena che riproduce un ambiente selvaggio ed ostile dove i 24 giovani si giocheranno la vittoria in uno scontro all’ultimo sangue in diretta tv che decreterà un unico vincitore e sopravvissuto. 

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Amore Liquido, recensione in anteprima

Mario (Stefano Fregni) è un quarantenne operatore ecologico della città di Bologna affetto da porno dipendenza e, durante il mese di agosto, è costretto a rimanere nella città svuotata per le ferie estive; casualmente conosce Agatha (Sara Sartini), una giovane ragazza madre che irromperà nella sua vita con la figlia Viola (Martina Capannini), portando l’uomo a dover fare i conti con la realtà dei rapporti e la fragilità che comporta il relazionarsi con il prossimo.

Amore Liquido prende spunto dalle riflessioni del sociologo di origine polacca Zygmunt Bauman, con diverse immagini del film di stampo documentaristico (come la scena della festa), che individua le difficoltà e la fragilità delle relazioni umane nella definizione di modernità liquida.

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Titanic 3D, recensione in anteprima

Tutti conoscono la vicenda di Jack e Rose, passeggeri del Titanic che vissero un amore proibito nella pellicola firmata da James Cameron: Titanic 3D riporta alla luce ancora una volta questa storia senza tempo, in un’edizione a tre dimensioni che intenfica la qualità raggiunta dal regista visionario, già raggiunta nel 1997 ad altissimi livelli digitali per effetti speciali e animazioni grafiche integrate nelle scene degne di un Oscar (o, in questo caso, di 11 statuette).

Tra box office e messe in onda in tv, sono davvero in pochi ad perso un’opera tanto maestosa, se non si considera la generazione nata negli anni 2000, che non aveva ancora avuto la possibilità di vedere il film sul grande schermo: nel 1997, Titanic ha raccontato una delle storie d’amore più travolgenti, vincendo 11 premi Oscar e incassando oltre 1,8 miliardi di dollari nel mondo.

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Good As You, recensione in anteprima

È la Vigilia di Capodanno e il bisbetico Adelchi (Lorenzo Balducci) organizza una cena con la sorella instabile Silvia (Daniela Virgilio) e un nuovo ragazzo conosciuto in chat, Claudio (Enrico Silvestrin).

In realtà, Claudio è all’oscuro della cena e di Adelchi, perché è la sorella Francesca (la brava Lucia Mascino) ad aver finto in chat per tutto il tempo; Francesca è però impegnata con la fidanzata, Marina (la bellissima e interessante Micol Azzurro), così chiede alla sua ex Mara (Elisa Di Eusanio) di accompagnare il fratello alla cena; ma a completare l’assortimento del cenone, all’appello risponde Marco (Diego Longobardi, che è anche co-produttore), il miglior amico di Adelchi, che si presenta con il suo partner Nico (Luca Dorigo).

La festa è solo l’inizio di Good As You, con una serie di incontri, scontri, discussioni e liti tra gli 8 personaggi in cerca d’Amore, in un mondo tutto omosessuale dove la sessualità non conta e non contano i cliché.

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Pollo alle prugne, recensione in anteprima

Siamo nella Tehran del 1958 e Nasser Ali, un violinista sognatore interpretato da Mathieu Almalric, è in crisi: il suo adorato strumento è stato distrutto dalla moglie e lui non riesce a sostituirlo, tanto da cercare consolazione nella morte, decidendo di non mangiare né tanto meno bere più; Nasser ha deciso di morire in 8 giorni e, durante questo lasso di tempo, il musicista ripercorre gli episodi salienti della sua vita in una sorta di favola a occhi aperti. Pollo alle prugne non è che all’inizio di quest’avventura fantastica e prodigiosa.

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Molto forte, incredibilmente vicino: recensione in anteprima

Oskar Schell (Thomas Horn) ha perso il padre (Tom Hanks) durante gli attentati dell’11 settembre, lo shock per la sua scomparsa ha lasciato ferite indelebili nel cuore della moglie Linda (Sandra Bullock) e nell’anima del piccolo Oskar afflitto da un vuoto incolmabile. L’unico modo per Oskar di affrontare il lutto e di elaborare tutto quel dolore sarà cimentarsi in uno dei giochi che faceva con il padre, una vera e propria caccia al tesoro dove l’unico indizio è una chiave trovata per caso, la cui corrispondente serratura diventerà l’obiettivo da raggiungere per trovare una qualche risposta, ma anche un modo per non perdere il ricordo di un padre tanto amato, il cui corpo mai ritrovato ha costretto Oskar e la madre a piangere su una bara vuota. Oskar userà la sua creatività. l’intelligenza e il suo straordinario modo di guardare e percepire il mondo che lo circonda per scoprire a chi appartiene la chiave e nel farlo sarà aiutato da un anziano e misterioso uomo (Max von Sydow) che oltre ad essere praticamente muto, cela un segreto.

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Buona giornata, recensione

Cronaca, da nord a sud, di una tipica giornata italiana:

Ascanio Gaetani Cavallini (Christian De Sica) è un truce principe romano caduto in disgrazia che per sbarcare il lunario noleggia l’antico palazzo di famiglia come location per fiction tv. Nonostante una minaccia di esproprio da parte del fisco che pende sulla sua unica proprietà, il nobile decaduto e decadente continua a vivere un quotidiano fatto di becere letture gossip, vernissage di sanitari e nottate insonni trascorse  per locali all’insegna dello scrocco.

Luigi Pinardi (Vincenzo Salemme) è un facoltoso notaio napoletano che decide di dare una scossa al suo monotono tran tran quotidiano trascorso tra interminabili dicussioni con la sua logorroica e petulante consorte e il lavoro a studio. Purtroppo per lui proprio quando deciderà di approfittare dell’assenza della moglie per trasgredire con la splendida escort russa Svetlana, verrà beccato come si suol dire con le mani nella mermellata e nell’imbarazzo della situazione racconterà alla moglie che la sensuale ragazza in minigonna che tiene seduta in grembo, in realtà è la figlia di cui ignorava l’esistenza e finalmente ritrovata.

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Paranormal Xperience 3D, recensione

Angela (Amaia Salamanca) è una studentessa di psicologia molto ambiziosa che sembra non aver paura di nulla, Diana (Alba Ribas) sua sorella è invece molto emotiva e a causa di un trauma infantile estremamente empatica. Le due ragazze, così diverse caratterialmente hanno però qualcosa in comune: non sembrano amarsi molto. Angela, pressata dall’eccentrico professore universitario dottor Fuentes (Miguel Anger Jenner), deciderà di realizzare una ricerca studiando una serie di presunte attività paranormali che si sarebbero manifestate in un villaggio abbandonato di minatori chiamato Sussurro, che come ogni città fantasma che si rispetti ha la sua leggenda: un sadico serial-killer ormai defunto, noto come il Dr. Matarga (Manuel De Blas) in tempi remoti ha giocato all’Allegro chirurgo con i suoi concittadini finendo giustiziato a furor di popolo. Alla scettica, ma determinata Angela si uniranno i compagni di studi Carlos (Luis Fernandez), Belén (Ursula Corbero) e Jose (Maxi Iglesias), ma visto che il gruppo è sprovvisto di un mezzo di trasporto a loro si unirà anche Diana, che fortemente attratta da tutto ciò che vanta un’origine sovrannaturale decide di sfruttare l’occasione per affrontare le sue paure.

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La furia dei Titani, recensione

Dopo aver sconfitto il mostruoso Kraken, il semidio Perseo (Sam Worthington) ora vive come un semplice pescatore con suo figlio di 10 anni Elios (John Bell). Ben presto però suo padre Zeus (Liam Neeson) chiederà il suo aiuto preoccupato che i poteri degli Dei si stiano indebolendo e che le pareti del Tartaro si stiano sgretolando a  causa della mancanza di devozione degli esseri umani liberando demoni e mostruosità indicibili Perseo però rifiuta di farsi coinvolgere per rispettare un giuramento fatto alla nascita di suo figlio. Zeus, comprendendo le ragioni del figlio indice una riunione negli inferi dove governa suo fratello Ade (Ralph Fiennes) esiliato in quel luogo di tenebra e dannazione proprio da Zeus. Alla riunione partecipano anche Poseidone (Danny Huston) e l’altro figlio di Zeus, il livoroso dio della guerra Ares (Edgar Ramirez).

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Diaz, recensione in anteprima

Centinaia di protestanti a Genova, nella notte del 21 luglio 2001, incrociano i loro destini con centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa: Diaz è il film che ne rappresenta i momenti che precedono l’assalto alla scuola da parte delle forze dell’ordine, un film doloroso per gli occhi e per l’orgoglio nel’accettare che un connazionale con indosso uno stemma della’Italia possa usare violenza e addirittura tortura sul prossimo indifeso, inerme, che si consegna spontaneamente alla giustizia.

Un massacro che si poteva evitare, ma soprattutto la storia di un massacro che non si poteva non raccontare.

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Il mio migliore incubo!, recensione in anteprima

Lui è un ignobile e ridicolo, un vero incubo; lei è una bisbetica direttrice di una galleria e una snob aristocratica; il risultato sarà un vero disastro: dal 30 marzo arriva al cinema Il mio migliore incubo!, film che vede il ritorno di Anne Fontaine alla regia, conosciuta per Coco Avant Chanel; a raccontare la vicenda ci sono Isabelle Huppert, Benoît Poelvoorde e André Dussollier.

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Act of Valor, recensione in anteprima

Dopo aver assistito ad un attentato suicida nelle Filippine, una strage che ucciderà l’ambasciatore americano, suo figlio e decine di bambini alunni di una scuola privata, scopriremo che la mente dietro al folle gesto estremista è il terrorista ceceno Abu Shabal (Jason Cottle). Nel frattempo in Sud America, due agenti della CIA, Walter Ross (Nestor Serrano) e Morales (Roselyn Sanchez) si incontrano in appartamento per un briefing su un trafficante di droga di nome Mikhail Troykovich soprannominato Christo (Alex Veadov). L’appartamento verrà attaccato dagli uomini di Christo, che da qualche tempo seguono le attività degli agenti. L’agente Ross verrà ucciso, mentre Morales viene sequestrata e torturata con lo scopo di carpirgli il maggior numero di informazioni possibili. Toccherà ad un team d’elite dei Navy SEAL recuperare Morales che si scoprirà stava indagando su una connessione tra Abu Shabal e Christo. Individuata la posizione di Morales il team di SEAL si paracaduterà nel bel mezzo di una giungla e tenterà una rischiosa missione di recupero per liberare l’agente.

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