Carlo Verdone e il Coronavirus, la proiezione del film Si Vive Una Volta Sola slitta: “Situazione manzoniana”

Cosa hanno il comune Carlo Verdone e il Coronavirus? No, non c’entra quel capolavoro di Maledetto Il Giorno Che T’Ho Incontrato in cui l’attore affiancava Margherita Buy per raccontare l’uragano emozionale di due ipocondriaci: a questo giro Verdone ha visto slittare la proiezione del suo nuovo film Si Vive Una Volta Sola a seguito della chiusura dei cinema in Nord Italia. Il film, infatti, era atteso nelle sale il 26 febbraio.

A tal proposito Carlo Verdone ha lasciato un videomessaggio sulla sua pagina Facebook ufficiale:

Oggi è una giornata un po’ strana. Doveva essere una giornata piena di fibrillazione per l’uscita del film, col patema d’animo, invece è accaduto l’imponderabile e quindi siamo tutti fermi. Anche lo spettacolo, in qualche modo, si è fermato. Sono incidenti che possono capitare. Però, certo, è strano che nel 2020 ci ritroviamo di fronte a una situazione quasi da Medioevo, manzoniana. Però il film c’è, è soltanto posticipato, quindi appena la distribuzione mi darà l’ok sarà pronto per essere lanciato. Un pensiero chiaramente va alle persone che stanno soffrendo, che stanno combattendo. Soprattutto a quelli della zona rossa che sono bloccati e isolati, ai piccoli esercizi che non possono lavorare, alle grandi industrie, al turismo! Ecco, quelli sono problemi forse più grossi di un film. Però dai, qualche messaggio positivo l’ho colto e speriamo che termini il più presto possibile. Sono fiducioso, veramente. Vi abbraccio con tanto affetto e appena ho qualche notizia ve la comunico con un messaggio.

Si Vive Una Volta Sola racconta le vicissitudini di quattro medici impeccabili quando si trovano in sala operatoria ma disastrosi nella vita privata. Il cast, oltre a Carlo Verdone (regista e protagonista) include Anna Foglietta nel ruolo della strumentista Lucia SantilliRocco Papaleo nel ruolo dell’anestesista Amedeo LasalandraMax Tortora nel ruolo dell’assistente Corrado Pezzella.

Numerosi i parallelismi che ruotano intorno al film: il team di medici al centro delle vicende ricorda un po’ la combriccola di Amici Miei ma anche l’adunata di disperati di Compagni Di Scuola e il perno di tutto il film, come suggerisce il titolo, è il carpe diem, l’importanza di cogliere l’attimo.

Quella tra Carlo Verdone e il Coronavirus non è esattamente una battaglia, ma uno spaccato di come sta funzionando il Belpaese in funzione dell’emergenza.