Blinded by the Light: l’amore per Springsteen arriva al cinema

Blinded by the light

Springsteen va al cinema con uno dei suoi pezzi più famosi e storici, Blinded by the Light, del 1972, quando il grande rocker era agli esordi della sua carriera. Ma non è un film su Springsteen, come si potrebbe pensare, ma sull’immigrazione in Gran Bretagna.

Springsteen è invece il mezzo per l’integrazione in una cultura diversa da parte di un ragazzo pakistano. Ed è una storia vera.

La storia vera

La storia vera è quella di Javed Khan, che emigrò nel Regno Unito negli anni 80 in uno dei primi “ghetti” per immigrati del paese. Sul grande schermo è interpretato da Viveik Kalra, protagonista di Sognando Beckham, film campione di incassi.

Un altro film sul complesso mondo degli immigrati, nell’enclave pakistana di Luton. Javed Khan è nient’altro che Sarfraz Manzoor, giornalista del The Guardian, e il film è liberamente tratto dal suo libro, Greetings fron Bury oark: Race. Religion. Rock’n’Roll, che richiama chiaramente Greetings from Asbury Park, il primo lavoro di Springsteen.

Sì, ma che c’entra Springsteen? Tutto, perché Javed deve tutto alla sua ossessione per il boss, se si è integrato negli anni ‘80 nell’Inghilterra della prime enclavi di immigrati.

Le canzoni del Boss sono dedicate ai poveri e alla classe più in difficoltà della società, quella operaia, in cui gli immigrati si ritrovavano perfettamente. La storia Manzoor giornalista deve tutto a lui, che lo ha spinto a lasciare la classe operaia per diventare qualcosa di diverso. Il suo primo concerto fu nel 1985, e nel film si raccontano i sogni di un giovane che vuole diventare scrittore, in un’enclave in cui invece le tradizioni musulmane sono fortissime.

Sarà Springsteen a dargli la spinta per abbandonare le tradizioni e iniziare un percorso nuovo.

Gurinder Chadha, premiata regista indiana, e Sarfraz Manzoor, hanno incontrato il Boss è c’è stata subito intesa.

Ma la musica di Springsteen non doveva essere solo sfruttata, ma diventare il filo conduttore di una storia che è stata scritta sulla linea temporale della Brexit, un fatto nuovo per il paese, che segna forse la fine del sogno sull’integrazione che per decenni ha visto la Gran Bretagna come paese dal tessuto sociale unito. Un film che alla fine, racconta due storie.