Basic instict 2, recensione

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Tremate e ghignate uomini, è tornata Catherine Trammel, la scrittrice mangiauomini tutta sesso e rompighiaccio del pruriginoso thriller campione d’incassi di Paul Verhoeven Basic Instinct, pellicola anni ’90 ricordata solo per un accavallamento di gambe galeotto, sequenza sicuramente memorabile di un film alquanto scontato, prevedibile e sopravvalutato.

Dopo la scena finale con rompighiaccio dell’originale in cui il furbissimo detective erotomane Michael Douglas si lasciava legare dalla killer psicopatica lasciando lo spettatore crogiolarsi nel dubbio sulla sua fine, ecco che la Tramell torna a colpire in quel di Londra, stavolta alle calcagna ha uno zelante consulente di Scotland Yard, lo psicologo Michael Glass, che cercherà di incastrare la bella. furbissima e sempre presunta omicida.

Parliamoci chiaro già il primo film lasciava perplessi per dialoghi e confuso intreccio narrativo,  scene pruriginose e incassi a parte il thriller di Verhoeven rimane un prodotto mediocre, anche se all’epoca la Stone lasciava decisamente il segno, mentre Douglas perennemente provocato dalla bella avversaria sfoggiava una performance da Razzie Awards.

Quindi un’operazione come questo sequel, oltre che palesemte furba e figlia di una strategia di marketing, ha ben poco da regalare, la Stone che ci ha incantato e convinto in Casinò di Scorsese qui sembra desaparecida, di sesso se ne vede e se parla di più la domenica pomeriggio nelle cosidette trasmissioni per famiglie, la tensione, che nel primo capitolo si limitava al sessuale, qui latita per l’intera durata della pellicola.

Il regista Michael Caton- Jones (The Jackal), a cui bisogna riconoscere una certa volenterosa capacità di creare appeal visivo dal nulla, si sforza senza riuscirvi di far miracoli con uno script scritto alla bell’e meglio, dopotutto perchè sprecare buoni sceneggiatori e tempo prezioso per un film che  ha un brand  e una protagonista che sono una sicurezza, e che negli anni’90 hanno totalizzato uno dei maggiori incassi della storia del cinema?

Basic Instict 2 è un pessimo sequel, con una sceneggiatura pretestuosa, dialoghi e  sesso edulcorati e si dimostra una palese operazione commerciale, dimenticato qualcosa? ah si sarebbe meglio ridare dignità alla brava Stone permettendogli di sfoggiare tutto il suo talento senza dover ricorrere a dei scialbi e macchiettistici personaggi da fotoromanzo.