Banana Joe, recensione

Banana Joe

Sudamerica, Il colosso dal cuore d’oro Banana Joe (Bud Spencer), soprannome guadagnato trasportando lungo il fiume nei pressi dello sperduto villaggio di Amantido carichi di banane, si trova nei guai a causa di un ambizioso boss malavitoso, il losco ed avido Torsillo, intenzionato a realizzare un progetto che prevede la costruzione di un casinò nei pressi del villaggio. nonchè  il controllo di tutti i traffici commerciali legali e non della zona.

Banana Joe purtroppo non è provvisto di nessuna licenza per il suo lavoro ed è costretto a recarsi nella vicina città di San Cristobal, dove si dovrà procurare i documenti necessari per regolarizzare la sua licenza di trasportatore, qui per sua sfortuna incontrerà un piccolo truffatore napoletano che si offrirà di aiutarlo creando solo problemi e complicazioni.

Banana Joe durante la sua permanenza nella costosa cittadina si troverà presto senza un soldo. e dopo aver cercato lavoro come buttafuori in un locale, che si scoprirà poi di proprietà di Torsillo, e conosciuta un’affascinante cantante di Night, sarà costretto a fare il servizio di leva per avere accesso ai famigerati documenti che gli serviranno per il suo laroro, ottenuti i quali tornerà di corsa ad Amantido per partecipare a modo suo all’inaugurazione del casinò di Torsillo.

Ennesima incursione in solitaria sul grande schermo per Bud Spencer, ormai lanciatissimo nella sua carriera solista senza l’inseparabile compagno di scazzottate Terence Hill, anche quest’ultimo alle prese con alcuni fortunati ruoli da solista come Mister Miliardo e Poliziotto Superpiù. Dietro la macchina da presa il veterano Steno (I tartassati, Febbre da cavallo) che aveva già diretto Spencer in tutta la serie dedicata al poliziotto napoletano Piedone, la mano esperta di Steno si palesa nella solida messinscena e nello script fruibile e spassoso a cui ha collaborato un altro veterano del cinema di genere, Bruno Corbucci.

L’accoppiata Steno/Corbucci e l’ambientazione esotico/avventurosa in cui Spencer si cala con la sua solita vis ironica e sorniona, non fanno sentire la mancanza del partner di una vita, e il rispetto di tutti i clichè della comedy action-avventurosa all’italiana condita con fumettose scazzottate, gag formato famiglia e cattivi da comica, danno alla pellicola una marcia in più ponendola senza dubbio tra i più divertenti e riusciti film interpretati dall’attore napoletano. Naturalmente memorabile score ad opera dei fratelli Guido e Maurizio De Angelis, alias Oliver Onions. (di seguito un video con la song tratta dalla colonna sonora Banana Joe).