B-cult, Nightmare Before Christmas

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Oggi per i B-cult ci occupiamo di un film d’animazione che ha nell’intenzione e nella realizzazione ben impresso il marchio di B-movie, stiamo parlando di Nightmare Before Christmas prodotto e ideato da Tim Burton e diretto dal Henry Selick (Coraline e la porta magica).

La storia narra le avventure di Jack Skeletron re delle zucche nel tetro mondo di Halloween, che attraverso una porta scopre il coloratissimo e gioioso mondo di Natale di cui si invaghisce decidendo di portare quella gioia e quei colori nel suo mondo, sconvolgendo così gli equilibri delle due dimensioni e causando un vero disastro.

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Mentre Hollywood insegue la tecnologia in maniera esasperata sfornando cartoon  sempre più realistici e coinvolgenti, Burton estrapola una fiaba dark da una sua poesia, crea il suo personale Grinch pasticcione donandogli un cuore pieno di buone intenzioni.

Burton punta su una delle tecniche più suggestive di sempre, la stop-motion, tecnica ormai soppiantata dalla computer animation con cui il regista aveva esordito realizzando il cortometraggio Vincent, e che il mago degli effetti speciali Ray Harryhausen ha utilizzato per regalarci meraviglie come gi scheletri de Gli argonauti e le creature mitologiche di Scontro di Titani.

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Burton crea un mondo anomalo popolato di freak e personaggi tutt’altro che rassicuranti, come è nel suo stile, aggiungendovi la connotazione del musical, tutto è all’insegna della ricercatezza visiva e della veste autoriale che contraddistinguerà anche il successivo La sposa cadavere.

Proprio grazie a questa sua peculiarità visiva, e il mondo di Halloween che rappresenta un’attrattiva in sè, il film diventa ben presto un cult per giovani e giovanissimi con tonnelate merchandising, videogames, libri, una versione 3D che nel 2006 porta al cinema un esercito di fan e un’intrigante rivisitazione in chiave manga ad opera di Jun Asuka.