A joke of too much, cortometraggio

Oggi per lo spazio dedicato ai cortometraggi abbiamo selezionato un divertente omaggio all’omaggio, si perchè il regista Francesco Picone con il suo A Joke too much sulla scia dell’accoppiata da B-movie Robert Rodriguez e Quentin Tarantino si cimenta in un gustoso memorabilia di oltre trent’anni di cinema di genere con l’aggiunta di un originale tocco demenzial-grottesco.

Picone sforna un pestifero omaggio al blasonato Grindhouse giocando con il genere e relativi riferimenti visivi che hanno accompagnato alti e bassi di una  sconfinata filmografia dall’ipertrofica violenza grafica e dai contenuti piacevolmente eccessivi che hanno cresciuto a pane e trash un’intera generazione di filmaker e per farlo sceglie coraggiosamente il colore per il finto trailer che funge da incipit e ci presenta un trailer di un fantomatico Z-movie dal titolo L’invasione dei vermi spaziali.

Grazie a piccoli accorgimenti tecnici come l’effetto pellicola usurata, in un punto del corto come in Grindhouse un messaggio su schermo chiede venia per la mancanze di un frammento del film, il corto funziona in toto, anche nella seconda parte, quella più complicata da mettere in scena poichè più articolata di un trailer e che grazie anche ad un’ironia sempre marcata permette di portare a casa un buon risultato, in questo caso nobilitato da un montaggio di alto profilo e decisamente sopra la media rispetto al target di pellicole di riferimento.

Da cultore del cosiddetto cinema di serie B mi sono divertito molto a cogliere i mille riferimenti che il regista si diverte a frullare in un’opera divertente e soprattutto divertita che per una volta non sfrutta in modo sterile clichè che sono il cuore del genere, ma ce li propone conditi non solo con entusiasmo, ma anche con un pò di tecnica, che diciamocelo è sempre gradita.

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