Recensione: Defiance-i giorni del coraggio

1941, la Polonia è invasa dai nazisti, che raggiunte le città iniziano un lento e inesorabile massacro, decimando le locali comunità ebraiche. Durante una loro incursione i fratelli Bielsky vedono uccidere i loro genitori e decidono di rifugiarsi nella foresta che confina con la loro casa, foresta che i tre conoscono a menadito.

Tuvia (Daniel Craig), Zus (Liev Schreiber) e Asael (Jamie Bell) incontrano così altri  fuggitivi, e Tuvia, che nel frattempo sembra aver naturalmente preso il comando dei profughi, decide che chiunque sia in fuga dai nazisti dovrà essere accolto, e così tra la riluttanza di Zus, preoccupato per la carenza di cibo e l’approssimarsi dell’inverno, e il continuo arrivare di molti ebrei attirati dal passaparola delle imprese dell’eroe Tuvia Bliensky, quella della foresta si trasforma in una vera e proprio comunità.

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Incasso al botteghino: Madagascar 2 si riprende la prima posizione. Tutto invariato negli States

Anno nuovo, classifica vecchia: è questo ciò che si potrebbe pensare leggendo la prima classifica dei film che hanno incassato di più al botteghino nel 2009, in particolar modo se si desse uno sguardo solo a quella americana.

Tutto ciò è giusto fino ad un certo punto: negli States le prime cinque posizioni sono le stesse con Io & Marley, davanti a Racconti incantati, Il curioso caso di Benjamin Button, Operazione Valchiria, Yes Man, Sette anime e Le avventure del topino Desperaux, ma ci sono tre considerazioni da fare. La prima: non sono usciti nuovi film per tutta la settimana; la seconda: tutti i film hanno guadagnato meno rispetto alla settimana precedente; la terza alle spalle dei primi sette sale qualcosa si muove con Il dubbio che sale in ottava posizione scalzando Ultimatum alla Terra e The Millionaire che rientra in classifica al decimo posto.

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Incassi al botteghino: vincono Natale a Rio e Marley & Me

L’avevamo annunciato nello speciale di due giorni fa e così è stato: Natale a Rio, sconfitto settimana scorsa da Madagascar 2, questo weekend si è preso la prima posizione, battendo il film della Dreamworks con oltre 7.8 milioni ad oltre 6.9 milioni di euro. Il terzo posto rimane ad appannaggio de Il cosmo sul comò, così come il quarto rimane a Come un uragano. Deludente quinto posto per The Spirit, che esordisce con quasi ottocentomila euro, ma non convince il pubblico. L’altra novità, La duchessa, distribuito in sole 160 sale, si piazza in ottava posizione con quasi seicentomila euro, davanti a Il bambino con il pigiama a righe, che distribuito in solo 83 copie, supera i quattrocentomila euro.

In America, prima dello stop di nuove uscite (le nuove pellicole verranno distribuite a partire dal 9 gennaio), ben tre film battono il precedente record di incassi nel weekend natalizio detenuto da Ali e sono Io & Marley, primo, con trentasette milioni di dollari (oltre 51 totali), Racconti incantati, secondo, con ventotto milioni di dollari (oltre 38 totali) e Il curioso caso di Benjamin Button, terzo, con ventisette milioni (oltre 39 totali e penalizzato dal fatto di avere meno sale e meno proiezioni a causa della sua lunga durata).

Alle loro spalle si piazza Valkyrie (Operazione Valchiria), quarto con oltre ventun milioni di dollari (30 totali) e l’ex terzetto di testa della settimana scorsa, Yes Man, Sette anime e Le avventure del topino Despereaux, rispettivamente in quinta, sesta e settima posizione.

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Incassi al botteghino: vincono Madagascar 2 e Yes Man. Bene Sette anime e Natale a Rio

Come era prevedibile, la classifica dei maggiori incassi al botteghino è stata completamente rivoluzionata, sia in Italia, che in America. Il colpo di scena più grande accade nel nostro Paese, dove Madagascar 2, che incassa quasi quattro milioni e mezzo batte, di più di un milione di euro Natale a Rio, secondo, che riesce ad avere la meglio sul nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo, Il cosmo sul comò, terzo con più di due milioni e trecentomila euro.

Alle loro spalle, appena giù dal podio, si posiziona un’altra nuova uscita, Come un uragano, con quasi ottocentomila euro, Ultimatum alla Terra, leader la scorsa settimana, quinto questo weekend con poco più di mezzo milione di euro, e Come Dio Comanda con quattrocentomila euro. La top ten italiana si chiude con Ember, settimo, Il bambino con il pigiama a righe, ottavo, il redivivo The Millionaire, nono e Twilight, decimo.

In America Yes Man, con il grande Jim Carrey è subito in testa alla classifica con diciotto milioni di dollari, ma solo perché ha 700 sale in più di Sette anime: il film di Muccino è, infatti, secondo sedici milioni di dollari, ma ha la media d’incasso per copia più alta (5801, contro 5288). Seguono, più staccati, Le avventure del topino Despereaux, con dieci milioni e mezzo, Ultimatum alla terra con dieci milioni e Four Christmases (Tutti insieme inevitabilmente) quinto, che con gli oltre sette milioni e mezzo supera i cento milioni totali.

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Recensione: Il bambino con il pigiama a righe

Anni ’40 Bruno, otto anni, al ritorno da scuola trova la sua casa in fermento, sembra dal gran movimento e dall’agitazione della madre che stiano per trasferirsi, in Bruno nascono le prime paure, l’allontanarsi da luoghi familiari e dagli amici lo preoccupa molto, e le sue paure si fanno reali quando parte e si ritrova in campagna in una grande ed inquietante casa isolata, senza nessun vicino con cui giocare. Ben presto la noia si farà strada nelle lunghe giornate del bambino e la curiosità lo porterà ad esplorare i dintorni, compresa quella “fattoria” circondata dal filo spinato oltre il bosco.

Le sue continue domande sulla strana fattoria che vede dalla finestra, abitata da delle persone che indossano dei pigiami a righe innervosisce non poco la famiglia di Bruno, la sorella Gretel sembra comunque non interessarsi molto del fratellino, la madre racconta storie su fantomatici campi di lavoro raccontategli dal marito ufficiale nazista, ma la curiosità di Bruno è forte e lo porta a fare la conoscenza di uno degli internati, un bambino della sua stessa età Shmuel, instaurera’ con lui una tenera amicizia che sfocierà in terribili conseguenze e nella scoperta di una crudele e sconcertante verità.

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Il bambino con il pigiama a righe: video, foto e intervista a Mark Herman

Venerdì uscirà in Italia, Il bambino con il pigiama a righe, il film Miramax, tratto dal premiato romanzo di John Boyne, che vuole offrire una prospettiva unica sugli effetti del pregiudizio, dell’odio e della violenza sulle persone innocenti durante il tempo di guerra.

Oggi, dopo il salto, vogliamo offrirvi le dichiarazioni del regista Mark Herman e una clip in anteprima, della storia di un amicizia tra Bruno figlio di un comandante nazista e Shmuel, un ragazzo ebreo imprigionato in un campo di concentramento, raccontata attraverso gli occhi del fantasioso ragazzo tedesco di otto anni, che viene tenuto all’oscuro della realtà bellica.

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Mark Herman: l’Inghilterra che sogna

Mark Herman, regista inglese dalla non prolificissima filmografia, classe 1954, studia cinema in due prestigiose scuole inglesi, la National Film School e la Leeds polytechnics, il suo primo lungometraggio Tutta colpa del fattorino (1992) è una commedia dai toni farseschi interpretata da Dudley Moore e Bryan Brown, un’opera sopra le righe, ben recitata, ma alla continua ricerca di un equilibrio, un film riuscito a metà, ma non dimentichiamo che è pur sempre un’ opera prima.

Già con la seconda pellicola, Grazie signora Thatcher (1996), Herman raggiunge quell’equilibrio tanto cercato, una commedia sul proletariato inglese che ha ancora voglia di sognare, una miniera chiude, molti lavoratori restano disoccupati, la passione per la musica, alcuni di loro suonano in una banda musicale, li porterà a realizzare un sogno, nonostante le traversie incontrate lungo il cammino.

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Il bambino con il pigiama a righe, trailer, galleria fotografica e sinossi

Oggi vogliamo parlarvi di un film (di cui vi offriamo, dopo il salto, il trailer e una galleria fotografica), che ha sorpreso per gli enormi incassi ai botteghini americani, seppur distribuito in poche copie: Il bambino con il pigiama a righe.

Il film racconta la storia di Bruno (Asa Butterfield), un bambino di otto anni figlio di un ufficiale nazista (David Thewlis) che, a causa della promozione del padre si deve trasferire a Berlino, dove non ha nessun amico. Bruno, disobbedendo alle indicazioni della madre (Vera Farmiga), esplora il giardino posteriore della casa e, nelle vicinanze, trova una fattoria, dove vive Shmuel (Jack Scanlon), un ragazzino che vive dietro il filo spinato. I due fanno amicizia e scoprono la tremenda realtà degli adulti.

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Incassi al botteghino: in Italia ancora Twilight, in USA Four Christmases

In Italia, seppur ci siano state ben quattordici nuovi film, alcuni dei quali pure molto sponsorizzati, trionfa al botteghino anche questa settimana Twilight: il film dei giovani vampiri, seppur sia aiutato dall’ampia distribuzione (ma ad onor del vero ha la media per sala più alta) con gli oltre due milioni di euro si conferma la pellicola che ha incassato di più. Alle sue spalle il cane supereroe Bolt, supera il milione e settecentomila euro, risultando la new entry più altra.

Nei primi cinque posti in Italia, il terzo, il quarto e il quinto, sono occupati da alcune vecchie conoscenze: Nessuna verità, La fidanzata di papà e Changeling.

Le altre uscite: così così Max Payne, sesto, e Solo un padre, settimo e Ti stramo, decimo; bene Never Back Down, ottavo, con più di cinquecentocinquantamila euro seppur distribuito in sole centocinquantasette sale (3.685€ di media). Male Death Race, undicesimo e Palermo Shooting, diciassettesimo. Fuori dai primi venti gli altri.

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Incassi al botteghino: Twilight vince in Italia, USA e nel mondo

Esce e vola in testa alla classifica, facendo registrare l’incasso più alto di novembre sia in Italia, che negli States: stiamo parlando di Twilight. In America, l’incasso per i nuovi vampiri (70 milioni 553 mila dollari) supera quello dell’esordio di Quantum of solace (70 milioni e 400 mila dollari) e di Madagascar 2 (63 milioni 500 mila telespettatori) , mentre in Italia batte quello novembrino de La fidanzata di papà (2 milioni 559 mila euro) e di 007 (3 milioni 36 mila euro).

In Italia, la seconda posizione è ancora del cinepanettone con Massimo Boldi e Simona Ventura (1 milione e mezzo), la terza è della new entry Nessuna verità, la quarta di Changeling, che perde un posto, ma supera i due milioni e mezzo totali e la quinta è di Quantum of solace, che supera un totale di sei milioni e mezzo.

In America, il distacco tra il primatista e gli altri è ancora più netto e ne esce penalizzato Bolt. Il cartone animato, seppur distribuito in 200 copie in più incassa solamente 27 milioni di euro, piazzandosi dietro pure a James Bond, secondo che, con 27 milioni e 400 mila euro, supera la soglia dei 109 milioni totali. Crolla al quarto posto Madagascar 2, con 16 milioni (137 totali).

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