Ocean’s 13, recensione

oceans_thirteen_ver3 []Il vecchio amico Reuben (Elliott Gould) giace in nun letto d’ospedale dopo un infarto, causa del malore un imbroglio/tradimento/raggiro ordito dal luciferino ed avidissimo Willie Bank (Al Pacino) proprietario di casinò e losco affarista che non sa che è meglio non sfidare la banda di Ocean o toccare uno dei suoi membri.

Fatto sta che Bank rifiuta una possibilità di dialogo messa sul piatto da Ocean  inconsapevole che la sua inprovvida decisione lo porterà a breve sul  lastrico, d’altro canto quale miglior occasione per i nostri amici che riunirsi e organizzare una nuova stangata con cui punire l’avidone di turno e vendicare il caro amco in difficoltà?

L’assalto da più fronti al casino di Bank è presto pianificato, i nostri amici dovranno però vedersela con un sofisticatissimo sistema rintraccia-bari, simulare un terremoto e chiedere l’aiuto di una vecchia conoscenza, il pericoloso Dirk Benedict (Andy Garcia) con un conto ancora aperto e pronto a sfruttare la banda di cui conosce bene le doti.

Terzo colpo grosso con quelli della stangata made in Soderbergh, il regista stavolta ha per le mani uno script più solido del confusionario Ocean’s 12, la storia torna alle origini, il sordido villain di turno ha  le fattezza del grande Al Pacino, la femme fatale della situazione è Ellen Barkin, e il gruppo è al gran completo Clooney/Pitt/Damon in testa e con l’aggiunta di una vecchia conoscenza, stavolta dal lato opposto della barricata, l’ambiguo Dirk Bendict alias Andy Garcia.

Soderbergh dimostra ancora una volta come l’affiatamento fuori dal set sia una manna per le performance di fronte alla macchina da presa, tutto sembra assumere una leggerezza che traspare sullo schermo, tutti si divertono e l’atmosfera è cool e intrigante quel tanto che basta per ammiccare ancora una volta e con il dovuto rispetto alle atmosfere del classico con Frank Sinatra.

Ocean’s 13 convince, diverte e lo fa con indubbia eleganza, i truffaldini, gigioni ed elegantemente cialtroneschi colleghi di Danny Ocean/George Clooney non si contendono la scena, nessuna primadonna, ligi al dovere e forti di una goliardica amicizia portano a termine il loro compito intrattenendo lo spettatore con ironia e  dialoghi brillanti, cosa si puo volere di piu?