Monte Carlo, recensione

La diciottenne Grace (Selena Gomez) lavora come cameriera in una tavola calda e sta per ritirare il suo sudato diploma, oltre a realizzare un sogno coltivato sin da bambina, visitare la Francia e soprattutto Parigi, città icona dell’amore e dell’arte. Quindi coinvolta la collega ed amica del cuore Emma (Katie Cassidy), Grace si prepara alla partenza con un tour organizzato nei minimi dettagli, inconsapevole che la madre, che di recente ha trovato un nuovo compagno con una figlia, ha un’ennesima sorpresa in riserbo per lei.

La sorpresa stavolta non è molto piacevole perchè sua madre d’accordo con il patrigno ha deciso che la figlia di quest’ultimo, Meg (Leighton Meester) che ha recentemente perso la madre per una brutta malattia partirà insieme a loro per Parigi, niente di male se non fosse che Meg e Grace non si sopportano e Meg piuttosto rigorosa non digerisce il vestiario spregiudicato e i modi estroversi di Emma.

Le tre se ne faranno comunque una ragione e ben presto si ritroveranno in quel di Parigi coinvolte in un terribile e forsennato tour che le trascinerà alla velocità della luce da un capo all’altro della città, senza un attimo di respiro per godersi musei e luoghi sino ad allora solo immaginati, per non parlare del terrificante albergo in cui sono alloggiate, insomma Grace è davvero delusa di come il suo sogno si sta realizzando.

Il destino però ha un piano B piuttosto contorto per le tre ragazze, così durante un’incursione, causa pioggia a dirotto, nei bagni di un lussuoso cinque stelle in centro città, il terzetto incrocerà la facoltosa e viziata Cordelia Winthrop-Scott (Selena Gomez) che assomiglia come una goccia d’acqua a Grace, questo sorprendente incontro avrà conseguenze inaspettate quando le tre in combutta decideranno di rubare l’identità della snob britannica, con lo scopo di godersi una settimana deluxe totalmente spesata in quel di Monte Carlo, con Grace che sarà costretta a spacciarsi per un’ereditiera miliardaria.

Dietro a dietro questo progetto comedy-romance per teenager diretto da Tom Bezucha (Big Eden) si cela l’attrice Nicole Kidman, che produce insieme a Denise Di Novi (Ramona and Beezus) e Arnon Milchan (Pretty Woman) l’adattamento di un romanzo scritto da Jules Bass, autore noto per aver diretto alla fine degli anni ’70 due adattamenti tv d’animazione dei fantasy Lo Hobbit e Il ritorno del re.

Questa curiosa e piuttosto ricca sinergia creativo-produttiva figlia una pellicola che rispetta appieno i clichè romance da teen-movie di ultima generazione, ma grazie ad un  terzetto di protagoniste ben assortite e l’utilizzo dell’escamotage del sosia, elemento tanto inverosimile quanto funzionale, si pone un gradino sopra le consuete produzioni per adolescenti che affollano il grande schermo, ma che in realtà sarebbero piu adatte al piccolo.

Se si riesce a superare indenni l’incipit parigino, quello con una fastidiosa regia da documentario turistico con tanto di inquadrature-cartolina e vista di Parigi sulle note della Vie en rose, quando entra in gioco la location monegasca il film dimostra una marcia in  più e si attesta sul godibile, tenendo sempre ben presente il target di pubblico a cui è indirizzato.

Note di prouzione: nel cast troviamo anche Andie Macdowell nei panni della madre di Grace e il Corey Monteith di Glee in quelli del ragazzo di Emma, le musiche sono di Michael Giacchino, premio Oscar per Up! della Pixar e nella colonna sonora anche due hit di Mika e Who Says interpretata da Selena Gomez & The Scene.