Big Mama Tale padre tale figlio, recensione in anteprima

L’agente dell’FBI Malcolm Turner (Martin Lawrence) è al settimo cielo , il suo figliastro Trent (Brandon T. Jackson) è stato ammesso ad un prestigioso college, ma il ragazzo prutroppo, dotato di un notevole talento musicale ha intenzione di diventare un rapper e non intende proseguire gli studi.

Tra i due si crea qualche tensione, Trent ancora minorenne vorrebbe che il suo patrigno firmasse un contratto per un tour estivo, mentre Malcolm non ha alcuna intenzione di lasciare che il ragazzo rinunci ad un minimo sindacale di istruzione.

Trent allora per convincere il padre avrà la pessima idea di seguirlo durante un’appostamento in cui è coinvolto un testimone sotto copertura, naturalmente le cose prenderanno una pessima piega e dopo che Trent avrà assistito ad un omicidio diventerà egli stesso un testimone da proteggere.

Per riuscire a recuperare una preziosa chiavetta USB contenente prove vitali per il caso Malcolm sarà costretto ad indossare di nuovo i panni di Big Mama come sorvegliante in una scuola femminile di arte e naturalmente dovrà portare con se Turner che con il make-up giusto si trasformerà in Charmaine, la nipote di Big Mama.

Terzo appuntamento con la serie Big Mama, franchise che miscela comedy, family-movie e poliziesco, naturalmente se nel primo episodio non particolarmente  brillante la formula dava già palesi segni di stanca, dopo il mediocre secondo capitolo la trama poliziesca viene ulteriormente edulcorata per lasciare spazio ad una formato comedy gradevole, ma di certo non travolgente.

Il regista John Whitesell, che aveva già diretto Lawrence nel secondo episodio, giunto da noi con il titolo di FBI: Operazione tata, con Big Mama-Tale padre tale figlio mette in scena un corposo e un pò sfacciato meltin pot comedy pescando a piene mani da una serie di classici come Un poliziotto alla elementari piuttosto che Sister Act, aggiungendovi una location alla Saranno famosi e citando apertamente il film di Alan Parker con un’intera sequenza musicale e infine sfruttando il lato clownesco dell’operazione con un make-up alla Mrs. Doubtfire e tutta una serie di escamotage comici piuttosto rodati.

Bisogna ammettere che da tutto questo frullare e citare il regista ne esce dignitosamente, di certo siamo di fronte ad un prodotto che sembra pronto e confezionato per una comoda e consona visione casalinga, ma visti i precedenti capitoli questo leggero cambio di rotta sembra aver dato qualche frutto.

Nelle sale a partire dal 4 luglio 2011.

Note di produzione: nell’incipit del film apparizione nei panni di un postino per il prezzemolino Ken Jeong lanciatissimo dopo Una notte da leoni e il serial Community quest’anno è apparso nella parodia di Twilight Mordimi e in due blockbuster: Una Notte da leoni 2 e Transformers 3. il giovane Brandon T. Jackson qui figliastro di Lawrence è stato co-protagonista nel fantasy mitologico Percy Jackson.