Woody Harrelson: il texano dagli occhi di ghiaccio

Famoso per il suo serial-killer innamorato in Natural Born kIllers dell’accoppiata Tarantino/Stone, Woody Harrelson non si è lasciato imbrigliare da quel ruolo che è marchiato a fuoco nell’immaginario di ogni cinefilo e spettatore, la sua verstilità gli ha permesso di destreggiarsi tra i generi sfornando una vasta e variopinta galleria di personaggi che continua, nel tempo a divertirci a ad intrattenerci, un cowboy dal talento innato e dallo stile estremamente personale.

Woody harrelson nasce a Midland (USA), texano doc, dopo aver terminato gli studi in Indiana, si trasferisce a New York, dove esordisce con un pò di teatro sperimentale, poi la sit-com Cin Cin, che lo vede dietro il bancone del bar più famoso degli anni ’80 per ben otto anni, il suo barista svagato gli fa guadagnare un Emmy come miglior attore non protagonista.

L’esordio cinematografico è con Wildcats (1986) accanto a Goldie Hawn , seguirà la commedia Doc-Hollywood (1991), fino al suo primo ruolo da protagonista nella divertente comedy sportiva Chi non salta bianco è (1992), accanto a Wesley Snipes.

E’ il combattuto marito di Demy Moore in Proposta indecente (1993), e cowboy in Sonny & Pepper (1994) per approdare lo stesso anno sul set di Assassini nati-Natural Born Killers, qui sfoggia il suo sguardo da folle per affiancare juliette lewis in questo road movie affogato nel sangue e nella violenza, dirige Oliver Stone su una sceneggiatura di Quentin Tarantino.

Ancora Snipes sulla strada di Harrelson che si da all’action con Money train (1995), poi una puntata sul filone demenziale con il divertente Kingpin (1996), e Michael Cimino lo vuole nelle insolite vesti di un oncologo rapito da un malato terminale in cerca di risposte in Verso il sole (1996).

Ancora grandi registi per l’attore che diventa pornografo e miliardario nel controverso Larry Flint- oltre lo scandalo (1996) di Milos Forman e politicamente scorretto in Benvenuti a Sarajevo (1997) di Winterbottom, seguiranno la commedia corale di Levinson Sesso e potere (1997) ed il western Hi-lo country (1998).

Dopo la partecipazione al capolavoro di Terrence Malick La sottile linea rossa (1998), è la volta dell’interessante EDtv (1999), sorta di The Truman show con meno poesia ed improntato alla satira, questa sottovalutata commedia sarà seguita dal dramma sportivo Incontriamoci Las Vegas, (1999)  sangue e sudore per un riuscito racconto di uomini sul ring della vita.

Brett Ratner vorrà l’attore nei panni di un testardo e simpatico agente dell’FBI che da la caccia al ladro gentiluomo Pierce Brosnan in After the sunset (2004), poi è la volta di Altman, che lo sceglie per il nostalgico Radio America (2006), per poi perdersi nello psichedelico e surreale A scanner darkly (2006).

Il 2007 è un anno intenso, molte le partecipazioni, si parte con il militante Battle in Seattle, l’ottimo thriller Transsiberian, lo sperimentale The Grand, e il nichilista Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen, l’anno si concluderà con il film di Paul Schraeder in una sorta di rivisitazione/sequel del suo American Gigolò , The Walker.

Il 2008 si apre all’insegna del dramma familiare con Sleepwalking, poi accanto al re della commedia Will Ferrell nello sportivo-demenziale Semi-pro per concludersi con il secondo progetto della coppia Will Smith/Gabriele Muccino dopo La ricerca della felicità , il toccante Sette anime, a Gennaio 2009 nei cinema italiani.

Progetti futuri, dopo il travagliato e ancora in forse  Pinkville di Oliver Stone, la trasposizione cinematografica della serie cult  the A-team, il dark-action Bunraku e il catastrofico 2012 di Roland Emmerich.