Viaggio nel mondo dei cattivi: Jack Torrance e i vari psicopatici

Se persino l’animazione non può farne a meno, portando al cinema “Cattivissimo Me” e “Cattivissimo Me2”, vuol dire che la cattiveria continua inesorabilmente ad esercitare tutto il suo fascino per il grande schermo. Sono crudeli, psicopatici, decisamente fuori di testa, sono i “villain”, quei personaggi che per la loro propensione alla malvagità sono diventati i protagonisti indiscussi di film divenuti dei cult (anche grazie a loro).

shining

Tirando le somme di tanto apprezzamento nei confronti del lato oscuro del cinema, ci sono dei personaggi che hanno conosciuto un successo senza precedenti e il solo pensare a loro fa venire i brividi.

Chi non ricorda lo sguardo allucinato di Jack Torrance che in “Shining” è interpretato da un invasato Jack Nicholson nei panni, appunto, dello scrittore in crisi creativa, isolato in un hotel da brivido teatro di massacri.

Quello stesso sguardo che trasforma una banale frase come “Wendy, sono a casa, amore” in un avvertimento dopo il quale chiunque desidererebbe scappare, soprattutto se pronunciato dopo aver spaccato la porta a colpi d’ascia. Da qui, nel film del maestro Stanley Kubrick, la furia omicida dell’allucinato Jack non conosce limiti.

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Vent’anni prima, ci troviamo sempre in un hotel, o meglio, un motel, luogo solitario, con pochissimi clienti, quanti bastano per essere terrorizzati a dovere dal gestore Norman Bates.

In “Psyco”, Hitchcock ci offre un altro inquietantissimo sguardo, che stavolta non sta dietro una porta ma dietro la tendina della doccia, una scena la cui follia è sottolineata proverbialmente da un crescendo musicale proprio da maestro del brivido.

Il killer che pugnala giovani donne sotto la doccia, interpretato da Anthony Perkins, ha un curriculum clinico da manuale, sociopatico, affetto da sdoppiamento della personalità, misogino e con un complesso edipico decisamente irrisolto.

“Misery non deve morire”, è quanto deciso dalla sadica infermiera mitomane, nel film di Rob Reiner, interpretata da Kathy Bates. Nulla può il suo romanziere preferito, sequestrato dalla folle Annie Wilkes, capitato malauguratamente dalle sue parti. Il povero sventurato conoscerà bene quali sevizie e torture è capace di infliggere l’infermiera, così affezionata al suo grosso coltello da cucina.

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