Cattivissimo me, recensione in anteprima

Gru è un aspirante supercattivo in un mondo in cui prolificano come funghi nemesi e villain da fumetto, così mentre misteriose e spettacolari sparizioni mettono in allarme la popolazione, in un laboratorio segreto Gru e il suo esercito di iperattive creaturine gialle conosciute come Minions pianifica il furto dei furti che eleggerà Gru il più malvagio tra i malvagi, un piano tanto ambizioso quanto strampalato, trafugare nientemeno che la luna.

Gru per attuare il suo piano ha però bisogno di un elemento indispensabile, anzi tre, tre orfanelle che Gru adotterà e che serviranno al suo  ambizioso progetto, il problema è che mentre la preparazione del furto del millennio progredisce, le tre adorabili orfanelle cominceranno a trattare Gru come un vero padre e se all’inizio questo causerà solo qualche fastidio all’aspirante cattivissimo, con il tempo rivelerà la vera essenza di Gru, quella che non gli ha permesso sino ad oggi di diventare il più spietato dei supercriminali.

La coppia di animatori Pierre Coffin e Chris Renaud, quest’ultimo insieme al co-produttore della pellicola Christopher Meledandri ex-collaboratore del reparto animazione della 20th Century Fox per cui entrambi avevano curato la fortunata trilogia de L’era glaciale, debuttano come registi nel loro primo lungometraggio d’animazione e grazie ad un taglio squisitamente europeo nella scelta del tratto grafico e l’accurata caratterizzazione dei personaggi tipica dei blockbuster made in Hollywood, la sinergia creativa nata sotto l’egida della Universal Pictures colpisce nel segno con un prodotto originale che si allontana dalla deriva ipercitazionista di tanti recenti prodotti d’oltreoceano.

Cattivissimo me sfoggia un villain davvero spassoso che ricorda molte delle caratteristiche dark e ironiche che hanno fatto la fortuna di franchise come La famiglia addams, un solido comparto spalle che vanta due personaggi femminili ben caratterizzati, ci riferiamo a mamma Gru e alla cinica signorina Hattie, senza dimenticare gli esilaranti e folleggianti Minions che qualcuno ha già giustamente paragonato al team di pinguini del campione d’incassi Madagascar.

Bisogna però ammettere che sono le tre adorabili trovatelle a conquistare la scena, capaci senza dubbio di colpire al cuore anche lo spettatore più arcigno, trasformandosi in elemento narrativo portante senza il quale il simpatico protagonista e la sua orda di Minions non sarebbero tanto incisivi.

Tirando le somme Cattivissimo me sfoggia un comparto 3D alquanto superfluo, un doppiaggio del protagonista sufficiente, senza naturalmente fare sterili paragoni con l’originale di Steve Carell, personaggi e storia che possono vantare un’originalità ed un’evoluzione non facilmente riscontrabili in operazioni analoghe e anche se bisogna dire che il comparto tecnico non strabilia, questo debutto è senza dubbio da considerarsi pienamente riuscito.

Nelle sale dal 15 ottobre 2010