Una famiglia mostruosa: la commedia di Volfango De Biasi

Una famiglia mostruosa
Una famiglia mostruosa: film

Una famiglia mostruosa è una commedia che mescola l’ilarità ai tratti tipici dell’horror, firmata da Volfango De Biase. Il regista, ha sapientemente miscelato lo stile tipico della commedia italiana di genere, ai caratteri della tradizione che fanno eco ad un genere che metaforicamente, ben si presta a dare enfasi al racconto, di due famiglie, che hanno, per diversi aspetti tratti di mostruosità. La messa in scena della diversità, ha rappresentato in questo film la carta vincente: un racconto che è classico, ma che assume dei tratti esilaranti, grazie alle differenze apparentemente notevoli tra i due nuclei familiari, che in realtà, hanno in comune forme di mostruosità diverse, e che dunque, finiscono per somigliarsi, in qualche modo.

 

E’ questo un inedito del cinema italiano, un tentativo, quello del regista, di mescolare generi e ideologie, che però, si intrecciano. Una famiglia mostruosa, racconta della storia di un ragazzo, Adalberto, appartenente ad una famiglia nobile, ma particolare: padre vampiro, madre strega, zio senza cervello, sorella anche lei vampira; lui stesso, è un licantropo. La famiglia del protagonista vive in un castello, è dunque contestualizzata in un luogo preciso, buio e tetro: Adalberto incontra una ragazza, di cui si innamora e che resta incinta di lui. La scelta dei due giovani è quella di far conoscere le due famiglie e ufficializzare cosi la loro unione.

 

E’ qui che entra in scena il gioco degli equivoci: il protagonista, cerca in tutti i modi di celare la sua reale identità e quella della sua famiglia, che invece, palesa tutti i tratti della mostruosità che li caratterizza. Allo stesso tempo però, anche la famiglia di lei, ricca, anche se non nobile, mostra la sua reale natura: e cosi i due nuclei familiari a confronto, si denudano mostrandosi per quello che sono: nobili ma mostri con poteri magici, e ricchi con tratti trash, goffi e arrivisti. Il gioco degli equivoci, si palesa attraverso un fiume di dialoghi pregni di comicità, di non detti e incomprensioni volti a suscitare la risata.

 

Volfango De Biase, ha scelto di fare un film diverso, che avesse al suo interno una serie di ingredienti: la tematica familiare, assolutamente comune e attuale, svecchiata attraverso la caratterizzazione dei personaggi, la leggerezza data dalla comicità di contrasto, ma anche dalla comicità di genere all’italiana; l’equivoco, e qualche richiamo alle tematiche dei film natalizi, dove il gioco delle incomprensioni è sempre vincente, cosi come in questo caso. Il cast è composto da Massimo Ghini, Lucia Ocone, Paolo Calabresi, Lillo, Pippo Franco, Ilaria Spada e dai due ragazzi, Cristiano Caccamo ed Emanuela Rei.