Trappola sulle Montagne Rocciose, recensione

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Casey Rayback (Steven Seagal), Navy Seal in congedo, deve affrontare un lungo viaggio in treno attraverso le Montagne rocciose per partecipare al funerale di suo fratello, morto in un incidente aereo insieme alla moglie.

Con Rayback viaggerà la nipote Sarah (Katherine Heigl), ma durante il viaggio un gruppo di terroristi capeggiati dal maggiore Penn (Everett McGill) e dallo scienziato informatico Travis Dane (Eric Bogosian), sequestra il convoglio con la ferma intenzione di impadronirsi di un pericoloso satellite-arma in orbita intorno alla Terra e capace di provocare a comando devastanti terremoti.

Lo sfortunato gruppo di mercenari non ha fatto i conti con l’oste, anzi con l’ostaggio Rayback, che sfoggerà tutta la sua letale tecnica marziale e l’addestramento militare per rompere, col maggior spargimento di sangue possibile, le uova nel paniere a Travis, Penn e soci.

Trappola sulle Montagne Rocciose, sequel dell’ottimo Trappola in alto mare, è l’inizio del declino su grande schermo di Seagal, dopo questo sequel sarà per Seagal l’inizio di una fulgida carriera direct-to-video interrotta solo da uno sfortunato tentativo di resurrezione su grande schermo nel 2001, con il discreto e videoclipparo Ferite Mortali.

Il film mantiene gli standard qualitativi delle migliori produzioni action di quegli anni, vista la ristretta location i combattimenti corpo a corpo aumentano per la felicità dei fan delle arti marziali e sparatorie e inseguimenti diventano inevitabilmente più rari, anche se la lunghezza del convoglio/location permette anche qualche dinamico siparietto campestre.

Decisamente da grande schermo lo script, ma molto più inverosimile di Trappola in alto mare, qui si sfiora la fantascienza e si ammicca alle ultratecnologiche e romanzesche armi stile James Bond, e anche ad un genere action-informatico che precorrerà una moda di questi ultimi anni, che attraverso titoli come Codice Swordfish e la quarta punata di Die Hard avrà il suo culmine.

Anche se notevolmente inferiore al primo episodio, Trappola sulle Montagne rocciose rimane un discreto action con una location molto particolare che da alla trita storia un surplus di dinamismo, per il resto è Seagal all’ennesima potenza, insomma pane per Seagalmaniaci a puristi dell’action.