Oscar 2013: chi ha vinto e chi ha perso

Il momento di tirare le somme sulla Notte degli Oscar appena trascorsa è arrivato. Viene da chiedersi chi ne esce a testa alta e chi invece sconfitto. Chi ha brillato? Chi ha demeritato? Quali erano le sensazioni a margine della serata? Andiamo, dunque, con ordine.

In fondo, molti di noi sapevano già. “Argo”, che ha battuto “Lincoln” portandosi a casa la Statuetta del Miglior Film nonché altre due statuette di minor valore, era arrivato alla notte degli Oscar in ‘pompa magna’, dopo aver già vinto tutto ciò che c’era da vincere.

Il suo trionfo, dunque, non è certo una sorpresa. Di contro, “Lincoln” era arrivato con ben 12 candidature al Dolby Theatre. Soltanto due di queste, una media pessima, sono state tradotte in Oscar. Spielberg e soci devono accontentarsi solo della affermazione (la terza in carriera) di Daniel Day-Lewis e della statuetta per la miglior scenografia. Poco male? No, poco e male.

Le foto dei protagonisti

C’è chi è riuscito, comunque, a fare di peggio: “Zero Dark Thirty”, anche esso candidato tra i Miglior Film, prevale solo nella categoria del montaggio sonoro. Povera Kathryn Bigelow! Resta, clamorosamente, a secco “Re della terra selvaggia”, apparsa alla vigilia come una delle possibili sorprese trattandosi di una pellicola di alta qualità.

Capitolo “Django Unchained”. Quentin Tarantino ha fatto un buon film. Ma i giurati dell’Academy of Motion Pitures, Art and Science hanno da subito messo dei paletti insormontabili. La sua versione dello spaghetti-western è stata estromessa dalle categorie che pesano sin dal momento delle nomination.

Ieri, però, “Django Unchained” si è portato a casa due premi molto imporanti: sceneggiatura originale, scritta proprio da Tarantino, e miglior attore non protagonista. Quest’ultima statuetta è appannaggio dell’immenso Christopher Waltz.

L’Amour trionfa

Si sapeva anche questo: “Amour” di Michael Haneke, candidata anche a miglior film in assoluto e alla migliore attrice, in virtù della straordinaria interpretazione dell’anziana Emmanuelle Riva, trionfa come migliore opera straniera. Meritato.

Musica, maestra

A modo suo ha vinto anche Barbra Streisand. Erano passati moltissimi anni dall’ultima apparizione agli Academy.

La regina della canzone americana è tornata, intonando il nostalgico brano “Come eravamo”. Lo ha fatto nella serata di Adele, vincitrice con la sua “Skyfall” della statuetta come Miglior Canzone.

Gino Strada felice solo a metà

Tra i corti documentari campeggiava “Open Heart”, dedicato alla attività in Sudan da parte di Emergency. L’opera, malgrado la presenza dello stesso Gino Strada al Dolby Theatre, non è riuscita però ad accaparrarsi l’ambito premio.

Bilancio

Appare, infine, interessante dare uno sguardo alle statistiche. Ecco quali erano i  film con più nomination e quante di queste si sono tradotte in statuette. Noteremo che “Lincoln” è stato letteralmente snobbato e che “Vita di Pi” è, forse, il film che esce a testa alta dopo questa edizione:

Vita di Pi: 4 su 11

Les Misérables: 3 su 8

Argo: 3 su 7

Lincoln: 2 su 12

Skyfall: 2 su 5

Django Unchained: 2 su 5

Il lato positivo – Silver Linings Playbook: 1 su 8

Amour: 1 su 5

Zero Dark Thirty: 1 su 5

Anna Karenina: 1 su 4

Les Misérables ‘visto’ da Twitter

Solo commenti positivi. Solo elogi, inni alla precisione e alla bellezza inaudita di questo film. Si riassume così il nostro tweet-report de “Les Misérables”, film uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso giovedì 31 gennaio. Dopo soli 2 giorni ne parlano tutti e parlano di tutti gli aspetti del film.

E’ sempre molto divertente leggere i ‘commenti a caldo’ della gente che esce dal cinema e non vede l’ora di comunicare cosa pensa di una determinata opera. Riteniamo sia una delle sfumature più belle del ‘Passaparola’, che Twitter amplifica nella maniera più corretta che ci sia.

Così, presi dalla curiosità, abbiamo spulciato tra i vari pareri in 140 caratteri, per capire cosa ne pensa la gente di questo film diretto da Tom Hooper sulla falsa riga del capolavoro di Victor Hugo. Un film che diventa musical per dare un valore aggiunto alla storia di Jean Valjean. E lo fa grazie ad un cast di lusso, non a caso valorizzato a dovere dai commenti del ‘popolo’ di Twitter.

Da una prima lettura dei post sembra che Anne Hathaway strappi applausi (e lacrime) a scena aperta. E c’è già chi dice che l’Oscar sia suo. Ecco tutti i pareri (positivi) sul film:

#LesMiserables Non ci sono parole. Solo lacrime e forti emozioni…(Lorella Cuccarini)

 

Che bella Anne Hathaway. Sta scalando posizioni nella mia classifica. #lesmiserables

 

#LesMis è un capolavoro: 157 minuti di film, e 150 li ho passati a piangere!

 

#lesmiserables mai un gruppo di attori era stato definito con tanta precisione

 

l’ho aspettato per due mesi. penso che se l’avessi aspettato per tutta la vita non ci avrei rimesso NIENTE #LesMis

 

Les Miserables. Un film che ti fa restare senza parole. Uno spettacolo, semplicemente uno spettacolo.

 

E comunque a vedere #LesMiserables era dura sentire le canzoni perché piangevano tutti #abbestia … Alla fine ero zuppo anch’io…

 

Ho visto “Les Miserables” ed è un film SPETTACOLARE!! Giuro che se non prende neanche un Oscar, protesto.

 

Oggi sono andata a vedere Les Misèrables. Uno dei film più belli che abbia mai visto.

 

Ragazzi, Les Miserables è stupendo. Me lo devo guardare in originale

 

L’Italia: in 8 a vedere Les Miserables, tutto esaurito per un film di Boldi.

 

Andate a vedere Les Misérables perchè merita, davvero.

 

ho bisogno di vedere Les Misérables, davvero.

 

Quanti di voi hanno trascorso la serata al cinema, vivendo le grandi emozioni de Les Misérables?

 

Lo so che ascoltare a ripetizione l’ost di #lesmis mi sta facendo male, ma non riesco a smettere lo stesso.

 

Ma l’accoppiata Mc Donald’s e Les Miserables di stasera potrebbe essermi mortale?

 

Les Misérables, The Impossible, Frankenweenie, Django Unchained ma quanti film fichissimi sono usciti sto periodo?!?

 

Ho visto #LesMiserables al Barberini di Roma oggi pomeriggio. E un applauso al cinema di pomeriggio non lo vivevo da tempo… #capolavoro

 

Ah, un consiglio: andate a vedere Les Miserables. Si merita tutte le nomination agli Oscar quel film. E che cast. CHE CAST.

 

E comunque… Io sto dalla parte di Eponine e di tutte le ragazze costrette a stare nella friendzone (la storia della mia vita). #LesMis

 

Ho appena scoperto che nel cast de “Les misérables” c’è anche Helena Bonham Carter. Lo andrò a vedere solo per lei.

 

L’Oscar e’ di Anne Hathaway,non ce n’e’ per nessuno #LesMis

 

Sappiate che #LesMis è un mattonazzo sullo stomaco ma è uno di quei film che va visto assolutamente. Grande regia e grandi attori.

 

Leggendo i commenti tutti positivi su #LesMis, non vedo l’ora che sia sabato sera per andare al cinema.

 

“Les Misérables” mi ricorda perché ho deciso che nella vita voglio fare l’attrice. Meraviglioso. Un capolavoro.

 

 

 

 

Al cinema dal 31 gennaio: “Les Misérables”, “The Impossible”, “Looper”, “The Last Stand – L’ultima sfida”, “Aspromonte”,

Arrivano i “nostri” e sono più agguerriti che mai. Possiamo dire che anche quello che inizia oggi è e sarà un gran bel week-end nelle sale cinematografiche. I film in uscita sono attesissimi e i loro protagonisti hanno storie che vale la pena farsi raccontare. Da dove iniziamo? Beh, sicuramente da “Les Misérables“. Come non amare un classico fino al punto da renderlo un film e un musical nel contempo? Per farlo basta prendere i migliori attori sulla piazza (leggasi Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne, Sacha Baron Cohen) e far si che a dirigerli sia un maestro (in questo caso leggasi Tom Hooper).

La storia di Jean Valjean sopravvive nei secoli, configurandosi come una di quelle che vale la pena conoscere nella propria vita. I miserabili sono e saranno sempre una lente di ingrandimento per osservare la società, analizzandone movenze e dinamiche, apprezzando o disprezzando i tempi che prima cambiavano e che adesso corrono. In fondo, Hugo e Hooper in comune non hanno solo la stessa iniziale del cognome. Hanno l’anima del mittente e del destinatario di un classico. Il primo lo ha scritto, il secondo lo ha rispettato e reso grande. Il film, neanche a dirlo, è in lizza per gli Oscar.

Un altro film attesissimo è di certo Looper. In America dicono che sia il nuovo “Matrix”, anche se il suo regista si chiama Rian Johnson e non ha nulla a che vedere con i famosi fratelli Wachowski (che per intenderci sono coloro che ultimamente hanno portato in sala Cloud Atlas). Il cast di “Looper”? Niente male: Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis, Emily Blunt, Jeff Daniels e Paul Dano sono pronti a deliziare il pubblico.

Una delle storie che più ci ha colpito è sicuramente quella relativa a “The Impossibile”. Basato su una storia vera, il film è diretto da J.A Bayona, vanta la presenza di Naomi Watts e Ewan McGregor e si concentra sul racconto di una famiglia che è riuscita a sopravvivere miracolosamente allo Tsunami. Una famiglia che al primo soffio di rabbia della natura è passata da un paradiso (erano in vacanza in Thailandia) all’inferno della catastrofe, tale però da rinvigorire il suo orgoglio e l’amore degli uni verso gli altri membri del nucleo.

Da ultimo, ma in senso di “Dulcis in fundo”, eccoci a parlare del ritorno di Arnold Schwarzenegger in “The Last Stand – L’ultima sfida”. Dopo la sua esperienza politica, come Governatore della California, Schwarzy alias Mister Muscolo è pronto a indossare nuovamente i panni del protagonista. Sarà uno sceriffo anzianotto, capace però di mantenere il trono di miglior attore da Action Movie, malgrado età (e flop) avanzino.

Les Misérables, recensione in anteprima

Francia, 1815: Luigi XVIII viene ripristinato al potere e la rivoluzione è un lontano ricordo; Jean Valjean (Hugh Jackman) è uno schiavo ai lavori forzati che, una volta tornato in libertà, cambia la propria identità grazie all’aiuto del vescovo Myriel (che gli offre in don gli argenti della propria chiesa che precedentemente Valjean aveva tentato di rubare) per diventare Monsieur Madeleine, proprietario di una piccola fabbrica a Montreuil e poi sindaco della cittadina nel 1823. Questo è solo l’inizio di Les Misérables, dal 31 gennaio in tutte le sale italiane.

La potenza della parola in musica

Una delle sue dipendenti, Fantine (Anne Hathaway) è una sarta che cade in disgrazia per mantenere sua figlia Cosette (Isabelle Allende); nel frattempo, il poliziotto che seguiva Valijean ai lavori forzati è a caccia del fuggitivo da 8 anni Javert (Russell Crowe) e viene assegnato alla sicurezza pubblica di Montreil, dove incontra il ricercato – non riconoscendolo inizialmente.

Colto dal sospetto, Javert scopre la vera identità di Madeleine e ricomincia la fuga; intanto, però, Valjean ha promesso alla morente Fantine di custodire sua figlia Cosette; così, il fuggitivo si prende carico anche della bambina e insieme spariscono per altri 9 anni.

È il 1832 e Valjean con Cosette ormai adulta (Amanda Seyfried) sono nascosti nella capitale: casualmente, Cosette incontra Marius (Eddie Redmayne) e se ne innamora, ma l’insurrezione di Parigi incombe e Marius è uno dei rivoluzionari: Valjean salva la vita a Marius, la salva a Javert (che, per la vergogna e la paura di perdere obiettività e lasciar libero il fuggiasco e andare contro il suo concetto di giustizia) e scappa senza Cosette per lasciare che si sposi con Marius e abbia una vita serena; ma la morte lo raggiunge e Cosette ha il tempo solo per dare un ultimo saluto a colui che per lei è stato come un padre.

Il giudizio del CineManiaco

L’adattamento cinematografico di Tom Hooper di è una folle delizia corale in 152 minuti di continua musicalità: teatrale, drammatica, eroica musica per una storia di lotta e sofferenza; come nella produzione teatrale, Les Misérables ha ridottissimi dialoghi (quasi inesistenti) è in maggior parte cantato, con le performance vocali del cast registrate direttamente sul set.

La maestria della direzione di Hooper però si basa certamente su un cast fenomenale, con il massimo apporto e rendimento da parte di ogni attore in scena, per una vicenda sentita nel profondo e uno Hugh Jackman strepitoso.

Voto 7.5

Scheda Film

USCITA CINEMA: 24/01/2013
GENERE: Drammatico, Musical
REGIA: Tom Hooper
SCENEGGIATURA: William Nicholson, Alain Boubil, Claude-Michel Schӧnberg, Herbert Kretzmer
CAST: Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter

Trailer

Meno 8 a “Les Misérables”: due nuove clip

Mancano otto giorni all’uscita di “Les Misérables” nelle sale cinematografiche italiane. Uno dei film più attesi di questa coda invernale, candidato a ricevere 8 Premi Oscar, è dunque in rampa di lancio. L’attesa è spasmodica, dal momento che a Hollywood lo hanno messo in Nomination come Miglior FilmMiglior AttoreMiglior attrice non protagonista. Sono queste tre delle otto statuette che “Les Misérables” rischia di portare a casa.

A Heart full of love

D’altronde, quando ti chiami Tom Hooper e hai già vinto un Oscar per “Il discorso del Re”, se ti danno in mano un capolavoro non puoi non renderlo ancora più bello.

Nel contempo, se ti chiami Hugh Jackman o Anne Hathaway, o ancora Russel Crowe, sai bene che la posta in gioco e alta e che Victor Hugo ci avrebbe tenuto tanto a vederti recitare uno dei ruoli del suo masterpiece.

On my own

Cosa troveremo in “Les Misérables”? Coloro che non hanno letto il libro, e che probabilmente lo leggeranno dopo aver visto il film (spesso succede, si sa, il mondo è cambiato), una volta seduti in sala avranno il piacere di essere catapultati nella Francia del 21esimo secolo, dinanzi ad una storia storia di sogni infranti e amore non corrisposto. Una storia di sacrifici e riscatto, atta a dimostrazione senza tempo che la sopravvivenza dello spirito umano è possibile. Hugh Jackman veste i panni dell’ex detenuto Jean Valjean, sulle cui tracce da decenni c’è Javert (poliziotto spietato, interpretato da Russel Crowe) per aver infranto il regime di libertà condizionata. Quando Valjean deciderà di prendersi cura di Cosette (Seyfried), giovane figlia dell’operaia Fantine (Hathaway), le loro vite cambieranno per sempre.

Come? Tutti al cinema il 31 gennaio per scoprirlo.

Box Office Usa 18-20 gennaio 2013: la settimana trionfale di Jessica Chastain

Non c’è dubbio. Il week end appena trascorso porta la firma dell’attrice Jessica Chastain. Da illustre sconosciuta a star indiscussa del mainstream, l’attrice è in prima e seconda posizione al box office. Il botteghino del fine settimana premia l’esordiente “La Madre”, primo in classifica con 28 milioni guadagnati. Al secondo posto “Zero Dark Thirty” conferma di essere un ottimo film, incassando altri 17 milioni di dollari e protandosi a 55 milioni complessivi in due settimane, dopo l’exploit al Box Office Usa della scorsa settimana. Prevista quota 100.

Ottimo week end anche per “Il lato positivo – Silver Linings Playbook”, il quale raddoppia le entrate in confronto alla settimana precedente e ottiene 55 milioni complessivi: anche questo film dovrebbe arrivare senza problemi a quota 100.

A metà classifica, invece, perde posizioni “Gangster Squad”, che si porta a 32 milioni, mentre è positivo l’esordio di “Broken City”, che incassa ben 9 milioni.

Chi fa un brutto tonfo è “Ghost Movie”, primo al Box Office Usa della settimana scorsa. L’ultimo botteghino recita 8 milioni scarsi, per un totale di 30 in due week end.

L’effetto-film di Natale, come previsto, sta definitivamente svanendo. Con ogni probabilità questa è stata l’ultima settimana in top ten per “Django Unchained”, giunto a 138 milioni, “Les Misérables”, giunto a 132 milioni e “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato”, giunto a quota “287 milioni”.

Flop del fine settimana: la palma se la aggiudica “The Last Stand con Schwarzenegger“, ultimo in classifica con appena 6.3 milioni guadagnati. Segno che le star dei favolosi ‘Eighties’ hanno ormai fatto il loro tempo?

Classifica Box Office Usa 18-20 gennaio 2013 

1 La madre (Mama) $ 28.123.000

2 Zero Dark Thirty $ 17.600.000

3 Il lato positivo – Silver Linings Playbook $ 11.351.000

4 Gangster Squad $ 9.110.000

5 Broken City $ 9.000.000

6 Ghost Movie $ 8.330.000

7 Django Unchained $ 8.243.000

8 Les Misérables $ 7.814.000

9 Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato $ 6.405.000

10 The Last Stand – L’ultima sfida $ 6.300.000

Les Misérables: due nuovi spot per riscaldare i motori

– 1 a Les Misérables. Trepidante attesa e fazzoletti già pronti per commuoversi. Il film del Premio Oscar Tom Hooper, trasposizione cinematografica del capolavoro di Victor Hugo, è in rampa di lancio, atteso da due eventi importanti: il debutto nelle sale italiane e l’esito degli Oscar, per i quali ha ricevuto ben 8 candidature (secondo solo a Lincoln). Senza dimenticare che  il film ha già trionfato ai Golden Globe 2013.

Una cosa possiamo dirla: Hugo è stato portato già tante volte sugli schermi, ma questa versione ha un ‘che’ di unico. Un’essenza difficile da replicare ulteriormente.

Gustiamoci, intanto che vi raccontiamo, il primo dei due nuovi spot:

Evento dell’anno

Cosa troveremo di speciale nel film di Hooper? Uno straordinario Hugh Jackman nel ruolo di Jean Valjean, una Anne Hathaway dimagrita di dieci chili e con i capelli corti nel ruolo di Fantine, un musical cantato in presa diretta senza doppiaggio.

La trasformazione fisica della Hathaway colpisce non poco. Ha lavorato tanto per questo film e..si vede.

il taglio di chioma la rende vicinissima a Fantine. Il suo carisma le permette di interpretare al meglio questa straordinaria madre, costretta a vendere capelli e denti per nutrire la piccola Cosette.

E poi troveremo un’interpretazione perfetta del concetto di redenzione. Hooper lo ha affidato al Vescovo di Digne, rendendolo portavoce di questa nozione socio-religiosa.

Per il regista Premio Oscar con Il Discorso del Re, il tema della redenzione è affascinante quanto le deprivazioni che costringono Fantine a vivere di stenti fino a morire, nonché quanto la storia d’amore tra Marius e Cosette.

Forse, il titolo di questo secondo e ultimo spot che anticipa l’uscita delle sale di Les Misérables, rende l’idea:

Una storia indimenticabile

Così Misérables da aspirare a 8 Oscar

Sono tornati al cinema, diretti dal Premio Oscar Tom Hooper (Il discorso del Re) per far piangere e gioire il pubblico. Questo è l’obiettivo dei (Les) Misérables. Il valore dei sentimenti, la potenza degli ideali, la capacità di redimersi, sono il fulcro di un film che deve e dovrà parte della sua fortuna all’omonimo romanzo di Victor Hugo dal quale è tratto.

Hugh Jackman, che grazie a Les Misérables  ha vinto il golden globe come miglior attore in un film brillante, parla di questa pellicola affermando che è stato in grado di toccare la sua anima.

Racconta che, trattandosi di un vero e proprio musical, gli attori cantano in diretta, senza doppiaggio. Non ci credete? Guardate qui!

Il mondo rileggerà nella propria lingua le parole sullo schermo grazie ai sottotitoli.

La forza di Les Misérables allora è proprio questa: non mettere alcun filtro alla vita.

Il suo percorso è stato bagnato a dovere già dall’esordio. La platea che ha assistito alla Premiere era in lacrime. Come non innamorarsi di un simil capolavoro?

Come non aspettarsi che riceva una pioggia di candidature per gli Oscar 2013?

NOMINATION

Per il momento Les Miseràbles, in uscita al cinema il prossimo 31 gennaio, è in lizza per otto statuette:

Miglior film

Miglior attore a Hugh Jackman

Miglior attrice non protagonista a Anne Hathaway

Miglior canzone Suddenly

Miglior scenografia

Migliori costumi

Miglior trucco

Miglior missaggio sonoro

PREMI

Il film di Hooper, tuttavia, ha già portato a casa ben 3 golden glob2 2013.

Miglior attrice non protagonista a Anne Hathaway

Miglior film brillante

Miglior attore in un film brillante a Hugh Jackman

 

Box Office Usa 11-13 gennaio 2013: la sorpresa è Ghost Movie

E’ stato un fine settimana ricco di sorprese per il cinema americano, che dopo le Nomination per gli Oscar 2013 e la consegna dei Golden Globe entra in uno dei periodi più caldi dell’anno.

In America l’effetto Academy si fa sentire forte e chiaro. Il film che più ne sta ‘approfittando’ è sicuramente Zero Dark Thirty. Dopo il primo periodo in uscita limitata in poche sale, il film diretto da Kathryn Bigelow è primo in classifica con 24 milioni di incasso ed una media da far paura per ogni sala.

Il podio è poi arricchito da due new entry, Ghost Movie e Gangster Squad. Ghost Movie parte a razzo, a dimostrazione del buon momento dell’horror (eccezion fatta per un caso che vedremo tra poche righe) e delle parodie. Da vero e proprio outsider, questo film fatto con 2,5 milioni di euro ne guadagna 29 in una settimana. Gangster Squad incassa ben 16 milioni e raggiunge la terza posizione. Questo film doveva uscire in estate, ma la strage nel cinema Aurora ha obbligato i produttori al rinvio.

L’effetto film di Natale invece sta pian piano esaurendosi. In altri termini Django e Les Misèrables sono pressoché fermi (su ottimi incassi), ma sicuramente sfrutteranno la coda proveniente da Golden Globe e Oscar per risalire la classifica.

Bene, invece, Lo Hobbit, che arriva a quota 840 milioni in tutto il mondo, anche se al Box Office Italiano non va così bene. Lincoln, invece, scende di qualche posizione, poco sopra  Parental Guidance e Non aprite quella porta 3D. Eccoci al caso emblematico di cui parlavamo prima.  Non aprite quella porta 3D è stato primo al Box Office Usa della settimana precedente con un incasso spaventoso. Ora è nono. Stranezze della vita? O ‘effetto Academy’?

CLASSIFICA BOX OFFICE USA 11-13 gennaio 2013

1  Zero Dark Thirty  – € 24.000.000

2 Ghost Movie – € 18.817.000

3 Gangster Squad – € 16.710.000

4 Django Unchained  –  € 11.065.000

5  Les Misérables –  € 10.127.000 

6  Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato –  € 9.080.000

7  Lincoln –  € 6.314.000

8  Parental Guidance – € 6.100.000

9  Non aprite quella porta 3D –  € 5.150.000

10 Il lato positivo – Silver Linings Playbook –  € 5.000.000

Golden Globe 2013, ecco chi ha vinto

Sono stati assegnati in nottata a Los Angeles i Golden Globe, e non sono mancate le sorprese. Nella marcia di avvicinamento alla Notte degli Oscar del prossimo 24 febbraio 2013, quello dei Golden Globe è sicuramente l’appuntamento intermedio più importante per aggiornare gli indici di gradimento, scoprire chi sono i favoriti e capire quali sono gli outsider da tenere d’occhio.

Il risultato, come si diceva, è pieno di sorprese. Nella cerimonia tenutasi a Los Angeles e presentata dalle comiche Tina Fey e Amy Poehler, il premio per il miglior film drammatico è andato ad Argo,  diretto da Ben Affleck, che si porta a casa anche la statuetta di miglior regista. Una doppietta strepitosa per quest’opera che narra con dovizia di particolari e pathos  un’operazione dei servizi segreti americani effettuata durante la rivoluzione khomeinista in Iran.

Eccola, dunque, la prima sorpresa. Argo batte Lincoln (in lizza per 12 Academy). Affleck batte Spielberg. Lincoln, per forza di cose era il cavallo vincente sul quale tutti hanno scommesso alla vigilia. Torna a casa con un solo (importante) riconoscimento, quello a Daniel Day Lewis che vince il Golden Globe come miglior attore drammatico per la sua interpretazione del presidente famoso per aver abolito lo schiavismo. Lincoln, dunque, torna a casa a mani quasi vuote, nonostante durante la cerimonia sia salito sul palco uno sponsor d’eccezione, Bill Clinton. L’ex Presidente degli Usa è salito sul palco, guadagnandosi l’ovazione del pubblico e spendendo parole importanti per il suo predecessore, descritto come un uomo in grado di mantenere unita l’America in virtù del suo impegno al fianco degli schiavi.

Doppietta anche per Django Unchained, che si porta a casa la miglior sceneggiatura (Golden Globe a Quentin Tarantino, neanche questa volta premiato per la miglior regia) e per la miglior interpretazione secondaria (Golden Globe a Cristopher Waltz).

Contro ogni previsione della vigilia, porta a casa ben tre premi Les Misèrables, indicato come miglior commedia e pregiato del riconoscimento di miglior attore di commedia a Hugh Jackman e di miglior attrice non protagonista ad Annie Hathaway.

 

I VINCITORI DEI GOLDEN GLOBE 2013

Miglior film drammatico: Argo

Miglior commedia: Les Misèrables

Miglior attore drammatico: Daniel Day Lewis (Lincoln)

Miglior attrice drammatica: Jessica Chastain (Zero Dark Thirty)

Miglior attore di commedia: Hugh Jackman (Les Misèrables)

Miglior attrice di commedia: Jennifer Lawrence (Silver Linings Playbook)

Miglior film straniero: Amour

Miglior regista Ben Affleck (Argo)

Miglior sceneggiatore Quentin Tarantino (Django Unchained)

Miglior attore non protagonista: Christopher Waltz (Django Unchained)

Miglior attrice non protagonista: Anne Hathaway  (Les Misèrables)

Miglior canzone originale: Adele (Skyfall)

Nomination Oscar 2013: dalle 14.30 diretta live

 

Alle 14.30 di oggi (ora italiana, a Los Angeles saranno le cinque e trenta del mattino), l’Academy annuncerà in diretta dal  Samuel Goldwyn Theater di Los Angeles i candidati agli Oscar per il 2013. Per la prima volta dal 1972, quest’anno i presentatori delle Nomination saranno due. Il primo host in co-abitazione della storia sarà affidato a  Seth MacFarlane e Emma Stone. MacFarlane (regista di Ted e autore dei Griffin) sarà peraltro il presentatore dell’attesissima cerimonia di premiazione che si terrà il 24 febbraio 2013 al Dolby Theater di Hollywood.

Noi del Cinemaniaco seguiremo per voi l’esito di questa importante giornata, che terrà col fiato sospeso tutto il modo, appassionati di cinema e non.

I favoriti sono tanti. Si va da Lincoln (per la regia di Steven Spielberg) a Les Miserables, da Django Unchained a The Master, passando per Silver Linings Playbook, Vita di Pi, Lo Hobbit, fino ad arrivare ad Amour (papabile concorrente europeo in gara).

Di conseguenza, gli attori che ambiscono a ricevere il premio sono altrettanto numerosi: Daniel Day-Lewis (Lincoln), Hugh Jackman (Les Misérables), Denzel Washington (Flight) sono tra i favoriti. Senza contare che tra gli attori non protagonisti figurano Robert De Niro e Leonardo Di Caprio, sicuramente non i due ultimi arrivati.

Tra le attrici, sono in tante a sperarci. L’ultimo anno ha portato grandi film, con grandi protagoniste. Parliamo di Jennifer Lawrence, Jessica Chastain, Marion Cotillard e Naomi Watts.

In lizza ci sono anche Skyfall e Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno, in attesa di ricevere candidature importanti, trattandosi di due pellicole che evadono dalla dimensione ‘Blockbuster’ per consolidarsi come storia recente del cinema.

Manca dunque veramente poco e poi il vero viaggio verso la conquista delle statuette potrà iniziare.

L’Italia, forse, seguirà senza particolare trasporto le nomination per via dell’assenza di rappresentanti provenienti dalla nostra Nazione, dopo il rifiuto dei fratelli Taviani.

Box Office Usa 4-6 gennaio 2013: incasso ‘spaventoso’ per Non aprite quella porta 3D

Il primo appuntamento nelle sale cinematografiche americane per il 2013 vede primeggiare un film horror: si tratta di Non aprite quella porta, in versione 3D, che non ha goduto di un’ottima fama prima della sua uscita.

La critica lo ha stroncato, ma forse ciò ha contribuito ad aumentare l’interesse degli spettatori, al punto tale che nei primi 3 giorni il film ha guadagnato 23 milioni di dollari.

Dietro si piazza in seconda posizione Django Unchained, film che stiamo aspettando anche in Italia, e che continua a macinare incassi da record: al momento la nuova fatica di Tarantino è giunta a quota 106 milioni di dollari.

Django rischia di essere il più grande successo ‘al botteghino’ per il regista di Pulp Fiction, Le Iene, Jackie Brown e Inglorious Bastards.

Lo Hobbit, invece, perde posizioni proprio come al box office italiano di questo primo week end del nuovo anno.

Il film è arrivato a quota 263 milioni di dollari, e 777 in tutto il mondo, ma scende di due posti in classifica.

Ottimo anche il rendimento di Les Misérables, che supera quota 100 milioni.

Benino Parental Guidance, male Jack Reacher. Il film di Tom Cruise, fermo a quota 64 milioni, arreca un grosso dispiacere a Tom Cruise, mai stato così ‘povero’ in termini di guadagni nelle sale.

Prosegue bene il cammino di Lincoln (raggiunta quota 146 milioni), che è in lizza per una nomination all’Oscar, elemento che potrebbe ovviamente giocare a suo favore. Negli ultimi posti troviamo The Guilt Trip e Promised Land.

CLASSIFICA BOX OFFICE USA 4-6 GENNAIO 2013

1 Non aprite quella porta 3D – $ 23.000.000;

2 Django Unchained – $ 20.082.000;

3 Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato – $ 17.525.000;

4 Les Misérables – $ 16.117.000;

5 Parental Guidance – $ 10.125.000;

6 Jack Reacher – La prova decisiva – $ 9.300.000;

7 This Is 40 – $ 8.559.000;

8 Lincoln – $ 5.258.000;

9 The Guilt Trip – $ 4.530.000;

10 Monsters & Co. 3D – $ 3.923.000;

Les Misérables, recensione

Les Misérables è la degna trasposizione cinematografica di uno dei musical che hanno avuto più successo nella storia, tratto ovviamente dal celeberrrimo romanzo di Victor Hugo.

TRAMA

Ci troviamo in Francia nella prima metà dell’Ottocento, esattamente nel 1832. Jean Valjean, protagonista della storia, è appena uscito di galera ed è in cerca della redenzione.

Gira per le strade sotto falso nome e sotto mentite spoglie, al punto da diventare un fortunatissimo imprenditore, nonché il sindaco di una città situata nella provincia francese.

Il suo problema è che è perseguitato dall’ispettore Javert. Per tale ragione Jean Valjean sarà costretto a scappare un’altra volta, portandosi dietro la piccola orfana Cosette, che tratterà alla stregua di una figlia.

SCHEDA

USCITA CINEMA: 31/01/2013

GENERE: Drammatico, Musical

REGIA: Tom Hooper

SCENEGGIATURA: William Nicholson

CAST:

Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne, Samantha Barks, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter, Aaron Tveit

COMMENTO

La trasposizione cinematografica del romanzo di Hugo è stata affidata a Tom Hooper, regista dotato di grande personalità che è riuscito ad imporre la sua idea di cinema. D’altronde, Tom Hooper, premio Oscar per Il discorso del re, non è proprio l’ultimo arrivato.

In Les Misérables ha dimostrato di saperci fare anche con i film in costume.

Dalla sua ha avuto interpreti straordinari quali Hugh Jackman, Russell Crowe e Anne Hathaway, che gli hanno sicuramente reso la vita più facile (tutto il contrario di ciò che accade nella vicenda di Jean Valjean, per farla breve).

Aspettando gli Oscar: i premi del Sindacato Produttori

Si comincia a fare sul serio. Il prossimo 25 Febbraio 225 Paesi del mondo saranno davanti allo schermo per godersi la Notte degli Oscar e tifare a distanza per i propri beniamini. 5.000 tra loro avranno l’onere e l’onore di scegliere coloro che si contenderanno le statuette.

Già, perché quest’anno le Nomination agli Oscar si votano da casa.

Ma la stagione dei Premi più prestigiosi ha un preludio alla Notte degli Oscar, da non perdere assolutamente.

Parliamo dei Producers Guild Awards, i riconoscimenti del Sindacato Produttori d’America, per i quali si sanno già i candidati sin dalla Notte italiana degli Oscar.

Il Premio in questione è di vitale importanza perché le preferenze dei Sindacati sono un ottimo indice per capire chi può ambire alle candidature, che saranno ufficializzate il prossimo 10 gennaio.

Non manca un po’ di sana cabala. Chi negli ultimi anni si è aggiudicato i PGA ha poi vinto anche la Statuetta per il film migliore.

I 10 FILM IN NOMINATION PER I PRODUCERS GUILD AWARDS

Eccoli, dunque, i film che sono candidati a vincere i PGA.  Da segnalare la presenza di Skyfall, primo film della saga di James Bond ad ambire al prestigioso riconoscimento, proprio nell’anno in cui ricorre il cinquantenario dell’uscita del primo film su 007. Chissà se la coppia Sam Mendes-Daniel Craig riuscirà ad onorare la memoria dell’agente speciale britannico più famoso nel globo. Dovranno, però, vedersela con Lincoln, Zero Dark Thirty e Django. Le premiazioni si terranno il prossimo 26 gennaio a Los Angeles.

Argo

Beasts of the Southern Wild

Django Unchained

Les Misérables

Lincoln

Moonrise Kingdom

Silver Linings Playbook

Skyfall

Vita di Pi

Zero Dark Thirty