Cinema post-apocalittico: i migliori 10 film

Il post-apocalittico, per il cinema di serie B e non solo, è stato un filone molto prolifico che nel corso degli ultimi cinquant’anni ci ha regalato un inquietante, ma anche catartico carico di ansie da fine del mondo, dal contagio zombesco all’incubo nucleare, dalla natura iraconda al cannibalismo, insomma c’è n’è davvero per tutti i gusti e fobie. Dopo il salto abbiamo cercato, non senza difficoltà,  di stilare una classifica con quei film che secondo noi meglio rappresentano il filone.

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Predators: effetti speciali, artwork e foto dal set

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In attesa di proporvi la nostra recensione in anteprima del sequel Predators prodotto da Robert Rodriguez e diretto da Nimrod Antal, regista ungherese al suo quarto lungometraggio dopo il thriller Vacancy e l’action Blindato, vi proponiamo una ricca galleria fotografica con foto dal set, alcuni bozzetti realizzati dal make-up artist Greg Nicotero a cui sono stati affidati gli effetti speciali e il look dei nuovi Predator.

Prima di lasciarvi alle immagini, qualche curiosità su Nicotero e il suo lavoro nel nuovo Predators, dove è stato supportato da Rodriguez nel film anche supervisore agli effetti speciali. In una recente intervista Nicotero ha raccontato di quanto Rodriguez fosse legato al film del 1987 e di quanto lo abbia voluto rispettare, Nicotero ci tiene a sottolineare che uno dei Predator che comparirà nel nuovo film è una copia esatta di quello creato dal compianto Stan Winston.

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George A. Romero, la saga dei morti viventi

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Oggi dedichiamo lo spazio della rubrica horror al maestro George A. Romero che nel lontano e tumultuoso ’68 riuscì ad organizzare un’indimenticabile marcia di protesta su grande schermo con il cult La notte dei morti viventi.

In un livido bianco e nero, a protestare un’orda di famelici zombie che raccontavano di fobia per il diverso, ansiogeni scenari da guerra fredda, e un’apocalisse dove l’istinto di sopravvivenza divora la razionalità e l’umanità diventa la portata principale di un’ultima cena a base di efferata violenza e istinti primordiali.

Dopo il salto vi presentiamo tutta la filmografia di Romero limitata al filone zombie, che ricordiamo il più rappresentativo per questo regista, più volte omaggiato, citato e imitato, ma inarrivabile nella messinscena da survival-horror e nel mettere in luce le crepe di una società che vive da sempre sull’orlo del collasso.

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10 film Splatter

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Ancora classifiche, e ancora horror stavolta con una delizioso retrogusto Splatter per gli amanti del gore più estremo e trasgressivo, che comprenda zombie antropofagi, demoni deformi e un vasto repertorio di mutazioni, liquefazioni, decapitazioni, amputazioni e chi più ne ha, più ne smembri.

Come avrete intuito dal colorito incipit andiamo a toccare un filone che non solo ha dei capisaldi indiscutibili, ma che va a contaminare con bagni di sangue e scene shock molta della classica  filmografia horror dove il gore è d’obbligo.

Quindi per ovviare a questa vastità di materiale a disposizione sceglieremo film dove lo splatter non è sporadico, ma ben presente ed incisivo, dove il disgusto e il cattivo gusto travalicano l’umana comprensione diventando arte.

Dopo il salto classifica e immagini, si sconsiglia di proseguire nella lettura se si è particolarmente sensibili, ma prima la menzione d’onore al capostipite del genere a cui assegnamo una sorta di premio speciale fuori classifica, ad Hershell Gordon Lewis, che con il suo Blood Feast (1963) ha artisticamente traviato ed ispirato un’intera generazione di cineasti, grazie di cuore.

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I bruttissimi, Day of the Dead 2-Contagium

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Per tutti gli zombofili in ascolto, se siete dei veterani del genere come il sottoscritto e ormai vi siete inevitabilmente sorbiti anche il peggio del peggio a disposizione sui nostri macilenti buongustai, avrete sicuramente avuto la sfortuna di incappare nel pessimo Day of the Dead 2-Contagium, fasullo sequel e quasi prequel del grandioso Il giorno degli zombi del maestro Romero.

Dopo un prologo ambientato alla fine degli  anni ’60, in cui in un ospedale militare si perde il controllo di un esperimento genetico atto a creare un’arma biologica, per poi dopo il canonico fallimento insabbiarne ogni traccia, eccoci vent’anni dopo in un ospedale psichiatrico costruito sulla vecchia struttura militare, dove un gruppo di pazienti rinviene un contenitore che naturalmente contiene il virus, e che i pazienti apriranno, con tutte le devastanti conseguenze del caso.

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Moebius-Chi bussa alla mia porta?, cortometraggio

Immagine []Oggi vi proponiamo una gradita sorpresa che abbiamo scovato sul web mentre eravamo alla ricerca di qualche interessante cortometraggio da proporvi. Bisogna dire che non se ne trovano moltissimi di cortometraggi horror/splatter degni di questo nome e in questo caso la nostra ricerca si è rivelata fruttuosa.

Moebius-Chi bussa alla mia porta? del regista Nicola Della Pepa parte da un incipit in puro stile Romero, ricercato bianco e nero compreso, per poi raccontarci le peripezie notturne di un ragazzo che occupato a godersi in tv un bell’horror a base di zombie, si ritrova egli stesso assediato proprio da un’orda di famelici cadaveri antropofagi.

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B-cult: La notte dei morti viventi

6a00d83451e55369e200e54f53cb408833-640wi []L’Apocalisse romeriana alle sue origini, gli anni ’60 con tutte le paure e l’evoluzione tecnologica del caso, la sensazione di insicurezza latente dell’uomo medio americano viene letta dal genio creativo di George A. romero che veicola così razzismo, paura della morte e della guerra, attraverso un’invasione decisamente terrestre e dalla forte connotazione mistico/politica e perchè no anche religiosa.

In La notte dei morti viventi la terra è assediata da un’orda di famelici zombie, il film ci accompagnerà durante l’intero arco di una lunga nottata d’assedio all’interno di una casa i cui occupanti lotteranno con se stessi, i loro istinti più bassi e la necessità di sopravvivere agli eventi e a un esercito di cadaveri ambulanti splendidamente fotografati in un livido bianco e nero, e forti di un make-up talmente realistico che all’epoca, parliamo del 1968, suscitò più di qualche polemica.

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