Ulisse non è mai tornato da Argo. Argo invece torna al cinema, la sua personale Itaca lasciata per accaparrarsi i premi più prestigiosi in attesa che Penelope tessesse quello al top del top: la statuetta degli Academy Awards come miglior film, vinta battendo “Lincoln” domenica scorsa a Los Angeles. Ora, Ben Affleck e soci sono prepotentemente richiesti nelle sale. Ed è tempo di accontentare tutti.
Argo
Oscar 2013: chi ha vinto e chi ha perso
Il momento di tirare le somme sulla Notte degli Oscar appena trascorsa è arrivato. Viene da chiedersi chi ne esce a testa alta e chi invece sconfitto. Chi ha brillato? Chi ha demeritato? Quali erano le sensazioni a margine della serata? Andiamo, dunque, con ordine.
In fondo, molti di noi sapevano già. “Argo”, che ha battuto “Lincoln” portandosi a casa la Statuetta del Miglior Film nonché altre due statuette di minor valore, era arrivato alla notte degli Oscar in ‘pompa magna’, dopo aver già vinto tutto ciò che c’era da vincere.
Il suo trionfo, dunque, non è certo una sorpresa. Di contro, “Lincoln” era arrivato con ben 12 candidature al Dolby Theatre. Soltanto due di queste, una media pessima, sono state tradotte in Oscar. Spielberg e soci devono accontentarsi solo della affermazione (la terza in carriera) di Daniel Day-Lewis e della statuetta per la miglior scenografia. Poco male? No, poco e male.
Le foto dei protagonisti
C’è chi è riuscito, comunque, a fare di peggio: “Zero Dark Thirty”, anche esso candidato tra i Miglior Film, prevale solo nella categoria del montaggio sonoro. Povera Kathryn Bigelow! Resta, clamorosamente, a secco “Re della terra selvaggia”, apparsa alla vigilia come una delle possibili sorprese trattandosi di una pellicola di alta qualità.
Capitolo “Django Unchained”. Quentin Tarantino ha fatto un buon film. Ma i giurati dell’Academy of Motion Pitures, Art and Science hanno da subito messo dei paletti insormontabili. La sua versione dello spaghetti-western è stata estromessa dalle categorie che pesano sin dal momento delle nomination.
Ieri, però, “Django Unchained” si è portato a casa due premi molto imporanti: sceneggiatura originale, scritta proprio da Tarantino, e miglior attore non protagonista. Quest’ultima statuetta è appannaggio dell’immenso Christopher Waltz.
L’Amour trionfa
Si sapeva anche questo: “Amour” di Michael Haneke, candidata anche a miglior film in assoluto e alla migliore attrice, in virtù della straordinaria interpretazione dell’anziana Emmanuelle Riva, trionfa come migliore opera straniera. Meritato.
Musica, maestra
A modo suo ha vinto anche Barbra Streisand. Erano passati moltissimi anni dall’ultima apparizione agli Academy.
La regina della canzone americana è tornata, intonando il nostalgico brano “Come eravamo”. Lo ha fatto nella serata di Adele, vincitrice con la sua “Skyfall” della statuetta come Miglior Canzone.
Gino Strada felice solo a metà
Tra i corti documentari campeggiava “Open Heart”, dedicato alla attività in Sudan da parte di Emergency. L’opera, malgrado la presenza dello stesso Gino Strada al Dolby Theatre, non è riuscita però ad accaparrarsi l’ambito premio.
Bilancio
Appare, infine, interessante dare uno sguardo alle statistiche. Ecco quali erano i film con più nomination e quante di queste si sono tradotte in statuette. Noteremo che “Lincoln” è stato letteralmente snobbato e che “Vita di Pi” è, forse, il film che esce a testa alta dopo questa edizione:
Vita di Pi: 4 su 11
Les Misérables: 3 su 8
Argo: 3 su 7
Lincoln: 2 su 12
Skyfall: 2 su 5
Django Unchained: 2 su 5
Il lato positivo – Silver Linings Playbook: 1 su 8
Amour: 1 su 5
Zero Dark Thirty: 1 su 5
Anna Karenina: 1 su 4
Oscar 2013: cosa ricorderemo di questa edizione
Era una sfida tra Argo e Lincoln, ma nell’aria il primo era il favorito sul secondo. E alla fine ha vinto. Trionfando. Il capolavoro di Ben Affleck, “Argo”, batte “Lincoln” e si porta a casa il premio Oscar come Miglior Film per questa avvincente edizione del 2013.
Tanto per non farsi mancare niente, “Argo” vince anche due statuette meno prestigiose ma comunque importanti: quella per la sceneggiatura non originale e quella per il montaggio.
E “Lincoln”?
Si diceva che Spielberg dovesse vincere l’Oscar per la Miglior Regia, che invece è stato appannaggio di Ang Lee per “Vita di Pi“.
Il film sul presidente che ha combattuto la schiavitù, concentrato sugli ultimi mesi della sua vita, trionfa. Ma non come ci si aspettava. Come da pronostici, Daniel Day-Lewis, che al Lincoln di Spielberg ha prestato il volto, vince l’Oscar come Miglior Attore Protagonista. Scontato.
Meno scontato è che il suo terzo Oscar di questa categoria vinto in carriera. Tra le donne il medesimo premio è andato a Jennifer Lawrence per “Il lato positivo”. Il suo, però, più che un trionfo è stato un tonfo, data la caduta rovinosa rimediata al momento di ricevere la statuetta.
Vita di Pi sconfigge l’italiano
Ci ricorderemo di questa notte degli Oscar 2013 per tante cose. Una di queste è indubbiamente la rivincita a sorpresa di Ang Lee, il quale si aggiudica la miglior regia per il suo “Vita di Pi”, e porta a casa nel complesso il maggior numero di riconoscimenti, quattro: gli altri sono fotografia, effetti speciali e colonna sonora. Con l’ultimo “Vita di Pi” batte l’unico candidato italiano, Dario Marianelli, autore delle musiche di “Anna Karenina”.
Seth MacFarlane sottotono, ‘salvato’ da Michelle Obama
Principalmente, però, sono i due momenti per i quali ricorderemo questa Notte delle Stelle. Senza ombra di dubbio il primo concerne la presenza, assolutamente fuori programma, di Michelle Obama. Che sorpresa! Quando siamo giunti al momento della proclamazione del miglior film in gara, infatti, il Dolby Theatre si collega in diretta con la Casa Bianca. Sul maxi schermo del luogo in cui si svolge la cerimonia appare, in tutta la sua bellezza la first lady, in abito da sera, che apre la busta dell’Academy e annuncia la vittoria di Affleck.
Polemiche da Teheran
Non è tutto oro quello che luccica sulla statuetta ad “Argo” per il Miglior Film.
A Teheran, come prevedibile, non l’hanno presa bene. Le due agenzie stampa principali del Paese, Mehr e Fars, stigmatizzano il successo del film, ambientato nel Paese all’epoca del sequestro degli ostaggi all’ambasciata americana, poiché influenzato da motivazioni di natura politiche.
Così, anche Michelle Obama presente (secondo le agenzie in maniera non casuale) diventa bersaglio delle critiche.
Perché, si chiedono a Teheran, la Obama era presente proprio quando c’era da premiare un film anti-iraniano?
La presenza della moglie del Presidente Usa ha sicuramente risollevato le quotazioni di una cerimonia avvincente ma ‘incolore’. Ci si aspettava qualcosa in più già dal suo presentatore, Seth MacFarlane. Un pizzico di irriverenza e un po’ di coraggio non avrebbero di certo guastato.
La caduta di Jennifer Lawrence
Chi ha invece avuto bisogno di essere risollevata è Jennifer Lawrence, trionfatrice con il tonfo al momento in cui doveva salire sul palco e ricevere l’ambito riconoscimento come Miglior Attrice protagonista. La sua caduta (non è peraltro la prima volta che la Lawrence da spettacolo in questo senso) è sicuramente il secondo momento per il quale ricorderemo questa edizione degli Academy.
Oscar 2013: “Argo” batte “Lincoln”
Alla fine ce l’ha fatta “Argo” di Ben Affleck a vincere l’Oscar come miglior film. Steven Spielberg è il grande sconfitto. Ma questa edizione sarà ricordata per il grande equilibrio che ha regnato: non ci sono veri trionfatori. Ang Lee e il suo “Vita di Pi” portano a casa quattro Oscar, tra cui quello per la migliore regista.
Michelle Obama annuncia che “Argo” è il Miglior Film
Come nelle previsioni il premio Oscar per il miglior attore protagonista è andato a Daniel Day-Lewis per “Lincoln”, per lui terza statuetta vinta da protagonista, un record. La statuetta per la miglior attrice a Jennifer Lawrence per “Il lato positivo”.
Il premio Oscar per il miglior attore non protagonista è andato a Christoph Waltz per “Django Unchained”, l’attore austriaco ha battuto tutte le teste di serie della sua sessione: Robert De Niro, Philip Seymour Hoffman, Alan Arkin e Tommy Lee Jones.
Scontata anche la statuetta per miglior attrice ad Anne Hathaway per “Les Miserables”.
Per la miglior regia l’Oscar lo vince Ang Lee per “Vita di Pi”, mentre Tarantino si aggiudica il premio per la miglior sceneggiatura originale.
Tutti i premi Oscar 2013
L’attesa durava dal 10 gennaio, giorno in cui sono state annunciate le nomination delle varie categorie, proprio dallo stesso Seth MacFarlane in coppia con l’attrice Emma Stone.
Ora, i verdetti di una serata che ha festeggiato degnamente il cinquantesimo anniversario della saga dedicata a James Bond con un tributo.
Miglior film
Nomination:
Amour, regia di Michael Haneke
Argo, regia di Ben Affleck
Django Unchained, regia di Quentin Tarantino
Il lato positivo – Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook), regia di David O. Russell
Lincoln, regia di Steven Spielberg
Les Misérables, regia di Tom Hooper
Re della terra selvaggia (Beasts of the Southern Wild), regia di Benh Zeitlin
Vita di Pi (Life of Pi), regia di Ang Lee
Zero Dark Thirty, regia di Kathryn Bigelow
VINCITORE: Argo, regia di Ben Affleck
Oscar 2013: i bookmaker dicono “Argo”
Gli Oscar? Sembrano le elezioni italiane. Il favorito cambia di mese in mese. Così, quando la conquista della Premiership sembrava essere ormai appannaggio di Bersani ecco tornare sotto dalle retrovie Silvio Berlusconi.
Lo stesso può dirsi per gli Academy. Inizialmente “Lincoln” era uno dei favoriti ai prossimi Oscar, che saranno assegnati questa domenica a Los Angeles.
Argo?
Attualmente, però, di gran carriera “Argo” macina posizioni nelle statistiche fino a trovarsi in testa alla tabella dei bookmaker per la statuetta al Miglior film. Negli ultimi trenta giorni, il film diretto da Ben Affleck ha guadagnato tutti i premi più importanti assegnati alla vigilia degli Oscar. Così, ogni bookie dice che ad “Argo” andrà l’Oscar più prestigioso, sceso 1,14 sulla lavagna di Paddy Power, dinanzi al biopic di Steven Spielberg che, secondo i bookmaker, si consolerà con il premio alla Miglior regia (dato a 1,25) e al Miglior attore, Daniel Day-Lewis, (dato a 1,02).
Protagonisti
Appare di poco più alta la quota per Jennifer Lawrence, protagonista de Il lato positivo. L’Oscar come Migliore attrice è dato a 1,62.
Attori non protagonisti
Più combattuta è la lotta per la conquista del premio al Miglior attore non protagonista, con Tommy Lee Jones (“Lincoln”) a 2,20, seguito da Christoph Waltz (“Django Unchained”) a 2,50.
Attrici non protagoniste
Non ha rivali Anne Hathaway: l’Oscar come non protagonista per la sua interpretazione di Fantine nel kolossal “Les Miserables” vola basso a 1,02.
Amour
Ha poche chance per il premio al Miglior Film e per quello alla Migliore regia, ma “Amour” di Michael Haneke è in testa alla lavagna (a 1,03) per il Miglior film straniero.
Pixar vs Disney
Il duello tra Pixar e Disney si gioca per la statuetta al Miglior film d’animazione: “Ribelle – The Brave” è dato a 2,20, seguito da “Ralph Spaccatutto” a 2,25. Tra i cortometraggi, salgono le quotazioni de “Simpson: Maggie Simpson in the Longest Day”, dato 13,00, lontano anni luce dal cortometraggio “Paperman” a 1,33.
Oscar 2013: scatta il countdown
Possiamo partire con il conto alla rovescia. Mancano poco meno di tre giorni a domenica 24 febbraio, giorno in cui presso il Dolby Theatre di Los Angeles verrano consegnati gli ambitissimi Academy Awards, per 2013 .
Siamo dunque pronti a ripassare le nomination e a immaginare chi arriverà alla vittoria finale dei prestigiosissimi Oscar nelle principali categorie.
Vale la pena ricordare chi sono i film con più nomination:
“Lincoln“: il capolavoro di Steven Spielberg è pluri-nominato. Vanta 12 candidature:
– Attore protagonista;
– Attore non protagonista;
– Attrice non protagonista;
– Miglior film;
– Regia;
– Costumi;
– Scenografia;
– Colonna sonora originale;
– Fotografia;
– Sonoro;
– Montaggio;
– Sceneggiatura non originale;
“Vita di Pi“: il film di Ang Lee vanta 11 nomination:
– Film;
– Regia;
– Sceneggiatura non originale;
– Fotografia;
– Scenografia;
– Montaggio;
– Colonna sonora;
– Canzone;
– Effetti speciali;
– Sonoro;
– Montaggio sonoro.
8 candidature per “Il lato positivo” di David O. Russell, (candidato nelle sezioni Film, Regia, Attore protagonista, Attrice protagonista, Attore non protagonista, Attrice non protagonista, Sceneggiatura non originale e Montaggio) e “Les Misérables“: il film di Tom Hooper è in corsa per:
– Film;
– Attore protagonista;
– Attrice non protagonista;
– Scenografia;
– Canzone;
– Sonoro;
– Costumi;
– Trucco.
Il valore delle Nomination
Appare opportuno fare alcune distinzioni sulle candidature. “Lincoln” è in lizza per gli Oscar più prestigiosi, mentre sicuramente “Vita di Pi” vincerà una sorta di ‘premio della critica’ visti i tecnicismi presenti nella pellicola, i cui dettagli storici e i cui riferimenti al romanzo tracciano una via ben precisa, verso la vittoria.
In corsa per il Miglior film, non dimentichiamolo, ci sono anche “Amour” del regista Michael Haneke, il già fortunato “Argo” di Ben Affleck, “Re della terra selvaggia” di Benh Zeitlin, “Django Unchained” di Quentin Tarantino e “Zero Dark Thirty” di Kathryn Bigelow.
I protagonisti
Chi sarà il miglior attore? Il favorito della vigilia è senza dubbio “Daniel Day-Lewis”, che ha indossato in maniera egregia i panni del Presidente Lincoln. Per lui potrebbe trattarsi del terzo Oscar in carriera.
Con lui ci sono Bradley Cooper (“Il lato positivo”), Hugh Jackman per “Les Misérables”, Joaquin Phoenix per “The Master” e l’ottimo ‘pilota’ di Flight, Denzel Washington.
Attenzione alle donne: in corsa per il ruolo di miglior attrice c’è la piccolissima Quvenzhané Wallis, che con il suo debutto a 9 anni in “Re della terra selvaggia” si porta già a casa l’entrata provvisoria nel guinnes per la candidatura più ‘giovane’ all’Oscar.
Di contro, troviamo a controbilanciare la presenza dela Wallis, l’anziana (ma non diteglielo) Emmanuelle Riva, splendida attrice di 86 anni che recita in Amour. Curiosità: il suo compleanno è il 24 febbraio. Quale miglior regalo per lei, se non la vittoria di un Oscar?
Tra i due ‘estremi’ anagrafici troviamo le attrici americane più in forma del momento: Jessica Chastain per “Zero Dark Thirty” e la ventiduenne Jennifer Lawrence per “Il lato positivo”. Non dimentichiamoci di Naomi Watts, 40 anni, per “The Impossible”. Le ultime tre nominate non hanno mai vinto un Oscar e quella di quest’anno è la loro sseconda candidatura.
Verso gli Oscar 2013: la sfida è tra “Argo” e “Lincoln”
Mai dare nulla per scontato. Sembra essere questo il motto che accompagna la spasmodica attesa degli Oscar 2013.
Qualcuno pensa che i giochi siano già fatti, che i vincitori siano già annunciati. Non è così, anche a giudicare dalle nomination agli Oscar, che di per sé sono state già abbastanza emblematiche sotto questo punto di vista.
Prendiamo ad esempio “Argo“. Nelle ultime settimane le quotazioni del film sono salite vertiginosamente.
Oggi, l’opera di Ben Affleck ‘rischia’ seriamente di vincere la Statuetta come Miglior Film, “Lincoln” permettendo (?).
I bookmaker ci scommettono. Occorrerà naturalmente fare i conti con la giuria degli Academy Awards, composta da elementi che non si fanno trascinare dal vento che tira fuori dal Dolby Theatre.
I giurati, questo è certo, hanno assegnato 12 candidature al “Lincoln” e qualcosa vorrà pur dire.
Molti, però, sono pronti a metterci la mano sul fuoco.
Danno “Argo” miglior film e “Lincoln” capace di conferire l’Oscar per la miglior regia a Steven Spielberg.
In questo caso, però, bisognerebbe comunque fare i conti con Ang Lee e Michel Haneke, che hanno le loro (forti) chance di vittoria.
In fondo, la speranza che vinca un outsider, è radicata nel cuore dei più passionali e non è detto che la giuria non accontenti questi ultimi.
Per quanto riguarda gli attori, la sfida sembra essere tra Daniel Day-Lewis e Anne Hathaway, con il benestare dei bookmaker e della critica mondiale.
Intanto, Jennifer Lawrence punta alla statuetta come Miglior Attrice protagonista, ma dovrà vedersela con Jessica Chastain, sulla cresta dell’onda ma penalizzata dalle molte polemiche intorno a “Zero Dark Thirty“, film che ha impreziosito con un’ottima interpretazione.
Non dimentichiamoci, però, della ‘veterana’ Emmannuelle Riva, altra possibile vincitrice, le cui quotazioni sono schizzate negli ultimi giorni.
Intanto “Amour“, film in cui Riva recita, rimane il super favorito come miglior pellicola straniera.
E “Django“? Digerita l’assenza dal tabellino dei miglior registi candidati grazie ad incassi strabilianti in tutto il mondo, Quentin Tarantino è in lizza per la sceneggiatura originale, statuetta che contende a “Zero Dark Thirty” e (tanto per cambiare) “Amour”.
Le sorprese, dunque, non finiscono mai. Bisogna aspettare ancora una settimana per capire come andrà.
DGA Awards 2013: ecco i vincitori
Sono stati annunciati ieri sera, all’interno di unacena che tenutasi presso il Ray Dolby Ballroom di Hollywood & Highland (Los Angeles) i vincitori della sessantacinquesima edizione dei Directors Guild Of America Awards, prestigiosissimi riconoscimenti conferiti ai migliori registi cinematografici e televisivi dell’anno.
Bum Bum Ben Affleck
Pronti, via, ed è subito clamore: Ben Affleck si porta a casa il Premio come miglior regista, malgrado non sia neanche nominati in questa categoria per gli Oscar con il suo “Argo”. Eppure, il buon Ben, continua a portarsi a casa premi su premi. Meglio così, in fondo, no?
Va invece a Lena Dunham il premio in virtù della miglior regia di una puntata comedy, grazie al pilot di “Girls”. Jay Roach, con il suo “Game Change”, si guadagna intanto il riconoscimento per la miglior regia di un film tv.
E’ appannaggio di Rian Johnson, regista del quinto episodio della terza stagione di “Breaking Bad”, il primo DGA come regista di una serie drammatica.
Ricordiamo, a tal proposito, che Rian Johnson è il regista dell’attesissimo “Looper“, nelle sale italiane dallo scorso giovedì.
DGA AWARDS 2013: I vincitori
Outstanding Directorial Achievement in Dramatic Series
Rian Johnson Breaking Bad, “Fifty-One” (AMC)
Outstanding Directorial Achievement in Movies For Television and Mini-Series
Jay Roach Game Change (HBO)
Outstanding Directorial Achievement in Comedy Series
Lena Dunham Girls, “Pilot” (HBO)
Outstanding Directorial Achievement in Reality Programs
Brian Smith Master Chef, “Episode #305” (FOX)
Outstanding Directorial Achievement in Musical Variety
Glenn Weiss 66th Annual Tony Awards (CBS)
Outstanding Directorial Achievement in Daytime Serials
Jill Mitwell One Life To Live, “Between Heaven and Hell” (ABC)
Outstanding Directorial Achievement in Children’s Programs
Paul Hoen Let it Shine (Disney Channel)
Golden Globe 2013, ecco chi ha vinto
Sono stati assegnati in nottata a Los Angeles i Golden Globe, e non sono mancate le sorprese. Nella marcia di avvicinamento alla Notte degli Oscar del prossimo 24 febbraio 2013, quello dei Golden Globe è sicuramente l’appuntamento intermedio più importante per aggiornare gli indici di gradimento, scoprire chi sono i favoriti e capire quali sono gli outsider da tenere d’occhio.
Il risultato, come si diceva, è pieno di sorprese. Nella cerimonia tenutasi a Los Angeles e presentata dalle comiche Tina Fey e Amy Poehler, il premio per il miglior film drammatico è andato ad Argo, diretto da Ben Affleck, che si porta a casa anche la statuetta di miglior regista. Una doppietta strepitosa per quest’opera che narra con dovizia di particolari e pathos un’operazione dei servizi segreti americani effettuata durante la rivoluzione khomeinista in Iran.
Eccola, dunque, la prima sorpresa. Argo batte Lincoln (in lizza per 12 Academy). Affleck batte Spielberg. Lincoln, per forza di cose era il cavallo vincente sul quale tutti hanno scommesso alla vigilia. Torna a casa con un solo (importante) riconoscimento, quello a Daniel Day Lewis che vince il Golden Globe come miglior attore drammatico per la sua interpretazione del presidente famoso per aver abolito lo schiavismo. Lincoln, dunque, torna a casa a mani quasi vuote, nonostante durante la cerimonia sia salito sul palco uno sponsor d’eccezione, Bill Clinton. L’ex Presidente degli Usa è salito sul palco, guadagnandosi l’ovazione del pubblico e spendendo parole importanti per il suo predecessore, descritto come un uomo in grado di mantenere unita l’America in virtù del suo impegno al fianco degli schiavi.
Doppietta anche per Django Unchained, che si porta a casa la miglior sceneggiatura (Golden Globe a Quentin Tarantino, neanche questa volta premiato per la miglior regia) e per la miglior interpretazione secondaria (Golden Globe a Cristopher Waltz).
Contro ogni previsione della vigilia, porta a casa ben tre premi Les Misèrables, indicato come miglior commedia e pregiato del riconoscimento di miglior attore di commedia a Hugh Jackman e di miglior attrice non protagonista ad Annie Hathaway.
I VINCITORI DEI GOLDEN GLOBE 2013
Miglior film drammatico: Argo
Miglior commedia: Les Misèrables
Miglior attore drammatico: Daniel Day Lewis (Lincoln)
Miglior attrice drammatica: Jessica Chastain (Zero Dark Thirty)
Miglior attore di commedia: Hugh Jackman (Les Misèrables)
Miglior attrice di commedia: Jennifer Lawrence (Silver Linings Playbook)
Miglior film straniero: Amour
Miglior regista Ben Affleck (Argo)
Miglior sceneggiatore Quentin Tarantino (Django Unchained)
Miglior attore non protagonista: Christopher Waltz (Django Unchained)
Miglior attrice non protagonista: Anne Hathaway (Les Misèrables)
Miglior canzone originale: Adele (Skyfall)
Aspettando gli Oscar: i premi del Sindacato Produttori
Si comincia a fare sul serio. Il prossimo 25 Febbraio 225 Paesi del mondo saranno davanti allo schermo per godersi la Notte degli Oscar e tifare a distanza per i propri beniamini. 5.000 tra loro avranno l’onere e l’onore di scegliere coloro che si contenderanno le statuette.
Già, perché quest’anno le Nomination agli Oscar si votano da casa.
Ma la stagione dei Premi più prestigiosi ha un preludio alla Notte degli Oscar, da non perdere assolutamente.
Parliamo dei Producers Guild Awards, i riconoscimenti del Sindacato Produttori d’America, per i quali si sanno già i candidati sin dalla Notte italiana degli Oscar.
Il Premio in questione è di vitale importanza perché le preferenze dei Sindacati sono un ottimo indice per capire chi può ambire alle candidature, che saranno ufficializzate il prossimo 10 gennaio.
Non manca un po’ di sana cabala. Chi negli ultimi anni si è aggiudicato i PGA ha poi vinto anche la Statuetta per il film migliore.
I 10 FILM IN NOMINATION PER I PRODUCERS GUILD AWARDS
Eccoli, dunque, i film che sono candidati a vincere i PGA. Da segnalare la presenza di Skyfall, primo film della saga di James Bond ad ambire al prestigioso riconoscimento, proprio nell’anno in cui ricorre il cinquantenario dell’uscita del primo film su 007. Chissà se la coppia Sam Mendes-Daniel Craig riuscirà ad onorare la memoria dell’agente speciale britannico più famoso nel globo. Dovranno, però, vedersela con Lincoln, Zero Dark Thirty e Django. Le premiazioni si terranno il prossimo 26 gennaio a Los Angeles.
Zero Dark Thirty
Top 10 Film: i migliori del 2012 secondo l’American Film Institute
L’American Film Institute (AFI) ha annunciato la sua annuale top 10 in cui elegge i migliori film dell’anno. Immancabili nella lista il blockbuster Il cavaliere oscuro: il ritorno, il pluripremiato Operazione Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow, il musical Les Miserables, ma c’è anche spazio per il cinema di genere con il western Django Unchained di Tarantino e d’autore con il Moonrise Kingdom di Wes Anderson. Dopo il salto trovate la lista completa.
Box Office USA 16-18 novembre 2012: Breaking Dawn parte 2 svetta, 007 – Skyfall da record
Come da copione il box-office statunitense in questo ultimo fine settimana è stato monopolizzato dall’uscita del blockbuster annunciato Breaking Dawn parte 2. Il capitolo finale di Twilight con i suoi 141.300.000$ esordisce in vetta alla top 10 degli incassi, batte il precedente Breaking Dawn parte 1 (138.100.000$), ma non il record della saga che resta al secondo capitolo New Moon (142.800.000$) e totalizza worldwide oltre 340 milioni. Quattro anni, cinque film e oltre 2 miliardi e mezzo di dollari per uno dei franchise più lucrosi di sempre.
Box office Italia 8-11 novembre 2012: Hotel Transylvania batte James Bond
Dopo il box office americano è il momento di dare un’occhiata agli incassi italiani che a quanto sembra lo scorso ottobre hanno avuto una flessione, dopo il +34% registrato in concomitanza con l’anticipo al giovedì delle prime cinematografiche, gli incassi lo scorso mese non hanno consolidato il trend, registrando un -4,9% rispetto ad ottobre 2011.
Box office USA 9-11 novembre 2012: Skyfall da record, superati i 500 milioni worldwide
Fine settimana ai botteghini statunitensi all’insegna di James Bond, il nuovo ed acclamato 007 – Skyfall debutta praticamente in solitaria e porta in cassa novanta milioni di dollari (anteprime del giovedì incluse), stabilendo un nuovo record per quanto riguarda gli esordi del franchise piazzandosi al primo posto come miglior debutto della serie, conquistando un quarto posto tra i migliori esordi di sempre, dietro a The Avengers, The Dark Knight Rises e The Hunger Games e superando il mezzo miliardo di dollari worldwide (518,000,000$).