Recensione: Non c’è due senza quattro

Due cugini miliardari brasiliani Bastiano (Terence Hill) e Antonio (Bud Spencer) Coimbra, sono in pericolo di vita, qualcuno li minaccia ed hanno l’originale idea di rivolgersi ad un’agenzia specializzata in sosia chiedendogli due sostituti che dovrebbero esporsi al posto loro per salvaguardarne la sicurezza.

L’agenzia si rivolge allo stuntman Elliott (Terence hill) ed al sassofonista in libertà vigilata Greg (Bud Spencer) chiedendogli di impegnarsi in questo scambio con i cugini brasiliani per sette giorni, il tempo necessario a portare a termine un affare molto importante che consiste nella firma di un contratto che qualcuno vuole impedire ad ogni costo.

Il compito dei due sosia non sarà solo quello di attirare eventuali spiacevoli attenzioni di malviventi vari, ma anche quello di scoprire chi è che trama nell’ombra e per invogliare la coppia  i due miliardari offrono prima la bella cifra di un milione di dollari per la temporanea sostituzione poi  un sostanzioso extra se riusciranno a far uscire allo scoperto la mente nascosta dietro il complotto.

I due accettano e tra scazzottate ed equivoci riusciranno a portare a termine il compito e a trasformare persino le abitudini dei due raffinati miliardari che affascinati dai modi rudi e spicci dei loro sosia, decideranno di imitarli cambiando completamente il loro stile di vita.

La coppia non scoppia anzi si sdoppia, film riuscito questo Non c’è due senza quattro, Bud Spencer e Terence Hill si divertono e ironizzano sui loro personaggi calandosi nei panni di due facoltosi milardari ricchi e raffinati, così che l’effetto esilarante e coinvolgente dei  loro personaggi originali viene accentuato dal gioco di specchi e il film non fa che guadagnarci, certo il tutto è in parte smorzato dal doppiaggio italiano che cambia le voci ai protagonisti, ma i due attori ce la mettono tutta per distinguere fisicamente le caratterizzazioni.

Sicuramente uno delle pellicole più recitate dal duo, costretto dal copione alla doppia interpretazione, non mancano all’appello la location esotica, il film è stato girato interamente in Brasile, le scazzottate, le gag ben rodate, e una strizzatina d’occhio alla commedia degli equivoci di fattura hollywoodiana, naturalmente con la prospettiva tutta italiana del nostrano E.B. Clucher, l’Enzo Barboni dell’altra action-comedy girata a Miami I due superpiedi quasi piatti. il film è divertente e molto fumettoso come è nello stile della coppia, vivamente consigliato.