L’uomo senza volto, recensione

Maestro e allievo sono senza ombra di dubbio una delle congiunzioni più felici nella storia del cinema. Lo sono, di sicuro, anche ne “L’uomo senza volto”, un film che racconta dell’incontro tra una vita iniziata male e una vita che aveva deciso di finire peggio.

TRAMA

Due personaggi, due età diverse, due episodi diversi che solcano le loro età, due esperienze e due esistenze particolari. In comune, principalmente, una passione: quella per il volo.

Si volta per sentirsi liberi, per dimenticare, o per emulare un proprio eroe. L’eroe, come nel caso del giovane Chuck, può essere anche un genitore.

A volte, invece, come nel caso di Mcload, si decide di non voler più volare.

Finché qualcosa cambia.

Chuck è un ragazzo con un forte desiderio. Vuole diventare il pilota ell’esercito per emulare le gesta di suo papà, scomparso prematuramente. Chuck ricorda poco di suo padre, ma ricorda quel tanto che gli basta per volerlo fare felice e per essere come lui.

Per entrare nell’accademia militare, Chuck ha bisogno di una guida, di un tutore.

Sua madre e sua sorella, però, non credono in lui. Anche perché, in famiglia, le cose non vanno come dovrebbero.

Troppi litigi, troppo astio. Talvolta capita, quando viene a mancare una delle figure fondamentali quali quella del proprio papà/marito.

Chuck, così, decide di rivolgersi fuori dalla cerchia dei propri ‘affetti’. Per ragioni circostanziali arriva a conoscere un signore misterioso. Chuck non sa che questo signore, che ha il volto sfigurato in seguito ad un brutto incidente occorsogli proprio in fase di volo, diventerà il suo maestro.

Ci vorrà il tempo per superare la barriera dei segreti, nonché il tempo per accettare di convivere con dei rimorsi terribili. Già, perché il signor McLoad portà con sé di una vita rubata alla terra. Un suo allievo è morto in un incidente aereo e lui, ex maestro di volo, si sente responsabile. Così tanto da voler ritirarsi a vita solitaria, lontano da tutto e da tutti.

Poi un giorno, appunto, arriva Chuck. Il resto è una nuova storia. Bella, grazie alla regia e al ruolo principale, interpretati entrambi da Mel Gibson, nonché grazie al messaggio che si cela dietro.