Presagio finale-First Snow, recensione

locandina

Jimmy Starks (Guy Pearce) è un venditore che gira per gli states in cerca di attività commerciali dove piazzare dei juke box usati, durante una delle sue tappe e con la macchina in officina per una riparazione, incontrerà un indovino che gli predirà un futuro molto prossimo con indizi davvero sorprendenti e dettagliati, il risultato di una partita di basket e qualcosa che riguarderà le sue finanze, quando però si tratterà di approfondire dettagli della vita di Jimmy, l’uomo si rifiuterà di trattare l’argomento.

Jimmy constatata con mano l’affidabilità delle previsioni tornerà a cercare l’uomo chiedendogli un ulteriore consulto riguardo il suo futuro, e l’indovino spronato non potrà che accontentarlo, rivelandogli che la prima nevicata dell’anno coinciderà con la sua dipartita. Questo naturalmente sconvolgerà la vita di Jimmy che comincerà a chiedersi il come, il perchè, ma soprattutto se un destino scritto potrà mai essere cambiato.

Quattro anni dalla sua uscita negli States sono passati per questo thriller tenuto in naftalina, e che vede  solo ora una distribuzione nelle sale, la motivazione è alquanto misteriosa vista l’indubbia qualità dell’opera, che comunque almeno non rischia di finire nascosta in qualche scaffale di videoteca, fruendo invece di una meritoria visione in sala.

Guy Pearce si rituffa con efficacia nei tormenti da thriller del suo Memento, e anche qui costruisce un personaggio intrigante e non privo di suggestive sfumature, il resto lo fa il regista Mark Fergus sceneggiatore di Iron Man e I figli degli uomini, qui al suo debutto su grande schermo, che miscela sapientemente il thriller classico con una connostazione sovvrannaturale mai invasiva, che riesce a dare allo script una marcia in più.

Insomma non siamo di fronte ad un film memorabile, ma ad un dignitosa opera prima e ad un godibile rappresentante del genere, con un protagonista davvero azzeccato e uno script che pone domande senza per forza imporre risposte ovvie, e instillando nello spettatore qualche momento di riflessione, un film che potrà rivelarsi una gradita quanto inaspettata sorpresa.