Presa mortale, recensione

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Il Marine John Triton (John Cena), in congedo e appena tornato dall’Iraq, decide di prendersi una vacanza con la bella moglie Kate (Kelly Carlson), nel frattempo in una gioielleria quattro malviventi portano a termine un furto e fuggono fermandosi ad una stazione di servizio dove incrociano Triton e la moglie intenti a far benzina.

L’arrivo di due agenti causerà un conflitto a fuoco e la banda prenderà in ostaggio la moglie del marine, dopo aver fatto saltare l’intera stazione, Rome (Robert patrick) il capobamda, si dalla fuga con i complici e Kate pensando di aver ucciso Triton che invece prende una macchina della polizia e si lancia all’inseguimento.

Inizierà cosi un sarrata caccia in cui Triton utilizzerà il suo addestramento e darà sfogo a tutta la sua rabbia per recuperare la moglie, nel frattempo la banda seminerà cadaveri lungo la strada e avrà un inaspettato alleato tra le forze dell’ordine.

Dopo Dwayne The Rock Johnson e prima del collega Steve Stone Cold Austin ecco un altro wrestler far capolino sul grande schermo con un film prodotto ad hoc per lui dalla WWE, John Cena esordisce con un action dignitoso, prevedibile quanto ogni buon film d’azione deve essere e con un villain, il versatile Robert Patrick, particolarmente efficace.

Il regista John Bonito, nel curriculum qualche lavoro televisivo, si preoccupa di confezionare un action serrato e adrenalinico quel tanto che basta per far dimenticare le due righe di script su cui si basa l’intera operazione, il risultato è discreto, ma pare non abbia convinto gli spettatori che ne hanno decretato un parziale insuccesso ai botteghini, risultato che ha spinto molti istributori internazionali a distribuire il film direttante in DVD.

Gli ammiratori del massiccio gladiatore e chi ama l’action pura troverà pane per i suoi denti, a chi cerca qualcosa in più consigliamo il recente 12 Round, seconda e più incisiva prova di Cena, alla regia il veterano Renny Harlin.