Pochi giovani, poche donne e accuse di plagio: le prime polemiche a Cannes

Pronti, via! Che le critiche (immancabili) abbiano inizio per mettere un pò di sale sulla coda alla kermesse.

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In fondo, ogni rassegna che si rispetti ha i suoi detrattori. Le polemiche sono un rituale e, talvolta, portano bene. Il Festival di Cannes numero sessantasei che parte stasera nello sfarzo della Costa Azzurra con “Il Grande Gatsby” ne è pieno.

Pochi giovani

Al direttore Thierry Frémaux, ad esempio, contestano la scarsità di giovani cineasti presenti in concorso.

Nessuno, per intenderci, si lamenta della presenza dell’ottantenne Roman Polanski che presenta “Venus in Fur“. Tuttavia, molti avrebbero gradito che fosse dato più spazio ai nuovi talenti. L’età media dei registi in competizione, infatti, supera i 40 anni. Gli ‘addetti ai lavori’ temono che non possa generarsi il tanto atteso ricambio generazionale. Non bisogna infatti sottovalutare che alcuni tra i più famosi registi americani presenti sulla Croisette, (Soderbergh, James Gray e i Fratelli Coen), a Cannes hanno trionfato proprio da giovanissimi.

Poche donne

Si avverte non solo la necessità di ‘svecchiare’ il parco registi, bensì anche quella di portare più registe. L’unica in concorso è Valeria Bruni Tedeschi, italiana naturalizzata francese che presenta “Un chateau en Italia” e che abbiamo annovaerato tra i nostri rappresentanti al Festival. Non dimentichiamo, però, che nella sezione Un certain regard figura Valeria Golino con “Miele” e che c’è anche Sofia Coppola con “The Bling Ring”.

Il film di Sorrentino: un plagio?

Intanto, nelle ultimissime ore, un paparazzo accusa Paolo Sorrentino di plagio per “La grande bellezza”. Il fotografo si chiama Umberto Pizzi. Il motivo? Pizzi è il fotografo che ha ripreso la roma cafona di questi ultimi anni, fornendo a Dagospia le immagini per descrivere il panorama. Il tutto è confluito nel libro fotografico “Cafonal”, dal quale la pellicola di Sorrentino sembra prendere spunto in termini di ambienti e tematiche. Pizzi, sfogatosi su un noto settimanale con un’intervista, ha dichiarato che “le idee sono libere”, ma che ha già il numero di un esperto di diritti d’autore e se le immagini del film corrisponderanno alle immagini del libro prometterà battaglia.