Una piccola impresa meridionale: tutto ciò che c’è da sapere sul nuovo film di Rocco Papaleo

Siamo in un piccolo paese di una piccola regione del Sud. La vita è pittoresca, piena di sapori, odori, colori, di parole, chiacchiere, di silenzi pesanti e di mattine illuminate da un sole grande come il cuore di chi lo abita. Siamo, in altri termini, sul set di “Una piccola impresa meridionale”, nuovo film di e con Rocco Papaleo che per l’occasione ha scelto Barbara Bobulova e Riccardo Scamarcio come compagni di viaggio.

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Tre sono i ‘protagonisti del film’. Un film che racconta la storia di uno scandalo. Un duplice scandalo. Un ex parroco, don Costantino, viene confinato dalla madre, mamma Stella, in un vecchio faro dismesso, lontano da occhi indiscreti, per evitare che in paese sappiano che si è spretato. Mamma Stella, infatti, ha già un altro scandalo da affrontare: sua figlia Rosa Maria ha lasciato il marito, Arturo, ed è scappata con un misterioso amante. Il vecchio faro in disuso, che è di proprietà della famiglia di Costantino e che dovrebbe garantirgli un isolamento, comincia ad attirare personaggi bizzarri, trasformandosi via via in un refugium peccatorum. Dopo l’ex prete arriva una ex prostituta, Magnolia. Poi il cognato cornuto, Arturo. Infine una stravagante ditta di ristrutturazioni chiamata per riparare il tetto del faro. Una commedia di equivoci e colpi di scena che conquisterà gli spettatori dal primo istante. La piccola impresa meridionale è nel miracolo che si compie: la riparazione di un edificio, infatti, può costituire l’inizio di una ricostruzione più massiccia che scava nel profondo.

Nel dettaglio, ecco le tre aree di interesse del film:

Le figure femminili: Mamma Stella, Valbona e Rosa Maria

Mamma Stella ha fatto la maestra elementare per tutta la vita. E’ una donna modellata dalla disciplina che impone agli altri, ma prima di tutto a se stessa. Cattolica, austera e un po’ bigotta si trova ad affrontare due grandi dispiaceri causati dai figli Costantino, che si è spretato, e Rosa Maria, che ha tradito il marito, fuggendo dal paese con un misterioso amante verso Pechino, come riportano le ultime notizie. Ad aiutare Mamma Stella c’è Valbona,la sua badante, bellissima donna dotata di un’incantevole “grazia sgraziata”.

La piccola impresa: la Meridionale Ristrutturazioni S.r.l.s.

Azienda a responsabilità limitatissima. Un metodo, questo, studiato per mettere le mani avanti dal momento che è stravagante l’organico che la rappresenta. Raffaele Bellin è il titolare, maneggia una filosofia pratica, ha l’intuito dei cani randagi sommato a una visione onesta ma pragmatica della vita. Mela Bellin, è l’improbabile assistente di dieci anni che in realtà dovrebbe essere a scuola. Jennifer, così recita la targhetta sulla sua tuta, è il manovale aggiunto. In realtà si chiama Gennaro, ma preferisce un nome d’arte che meglio assecondi la sua indole di acrobata. La Ditta approda al faro per riparare i tetti malconci e sul perché pratichino prezzi stracciati diciamo che non c’è altro da aggiungere. Ma come spesso accade le apparenze ingannano.

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Il prete spretato, il cornuto e la prostituta

Costantino è un ex prete, spretatosi per via di una donna che però lo preferiva vestito da prete. A 50 anni si ritrova senza più soldi, lavoro e casa, per questo decide di tornare nel paese d’origine dove vive la madre. Mamma Stella, appresa la notizia, pone una condizione: “In paese non si deve sapere”. E lo costringe all’isolamento in un vecchio faro dismesso di proprietà della famiglia. Qui lo raggiungerà Magnolia, top escort quarantenne in pensione che si considera una imprenditrice professionalmente realizzata. Vive in un mondo tutto suo, in cui riesce miracolosamente a tenere insieme cinismi da professionista del sesso e candori da ragazzina, svagatezze e pragmatismi. Al Faro arriva anche Arturo il cognato cornuto di Costantino, che dopo il tradimento di sua moglie, scappata con un misterioso amante, vuole sfuggire alle malelingue del paese.

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