
Sono tempi di grosse saghe, divise in blocchi per eseigenze pratiche. L’importante è che i vari episodi non vengano girati a una distanza eccessiva l’uno dall’altro. Altrimenti rischiamo di trovarci davanti a dei vecchi bambini, questo non è mai bello, anzi, è antiestetico e anche un pò grottesco.
Tornando alle saghe, ci troviamo di fronte al passaggio verso un mondo incredibile: il mondo di Narnia. Ma non siamo noi a varcare la soglia di questo incredibile, fantastico mondo: noi siamo gli spettatori, e guardiamo i protagonisti della nostra vicenda, Peter (William Moseley), Susan (Anna Popplewell), Edmund (Skandar Keynes)e Lucy (Georgie Henley), che attraversano il passaggio e dal grigiore dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ci troviamo proiettati in un universo fantasy di tutto rispetto.
E’ Lucy la prima a fare il passo. E la sua giovanile ingenuità le permette di concepire, senza troppi problemi, l’amicizia con un fauno, il signor Tumnus (James McAvoy), che, come in un tutorial in carne ed ossa, svela alla piccola le regole che devono essere rispettate per vivere a Narnia. Tuttavia la piccola Lucy entra nel magico mondo in un momento un pò drammatico: il magico paese non possiede più il Natale, sottrattogli dalla perfida Jadis, la Strega Bianca (Tilda Swinton).