500 giorni insieme, colonna sonora

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Quest’oggi rubrica delle colonne sonore dedicata alla deliziosa comedy-romance indipendente 500 giorni insieme di Marc Webb, vera sorpresa di quest’anno e la cui colonna sonora come peraltro il film, è un geniale mix in questo caso di sonorità, che miscelano i grandi artisti di sempre, vedi Simon e Garfunkel o gli Smiths con le nuove leve della scena indy come la bravissima Regina Spektor.

lo score è affidato alla coppia Michael Danna/Rob Simonsen, il primo vanta molte illustri collaborazioni e la colonna sonora di Little Miss Sunshine, mentre il secondo milita in tv, tra i suoi lavori le musiche del serial Dollhouse in coppia con Michael Giacchino.

Dopo il salto le 16 tracce della compilation ed un bel video. Buon ascolto.

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Made for each other, trailer

Prossimamente arriverà nei cinema Made for each other, la commedia di Daryl Goldberg, con Christopher Masterson e Bijou Phillips. Il film racconta la storia di …

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Fading of the Cries, trailer

Prossimamente uscirà Fading of the Cries il film fantasy dell’esordiente Brain Metcalf, con Brad Dourif, Thomas Ian Nicholas, Elaine Hendrix, Halee Hirsh, Mackenzie Rosman e …

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The Paranoids, trailer

Il prossimo anno farà il suo esordio nei cinema The Paranoids, il film d’esordio di Gabriel Medina, interpretato da Daniel Hendler, Martin Feldman, Walter Jakob, …

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L’orso Yoghi, trama ufficiale

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E’ stata rilasciata la sinossi ufficiale de L’orso Yoghi, il film in 3D, girato in Nuova Zelanda, scritto da Brad Copeland, diretto da Eric Brevig, prodotto dalla Warner Bros, ispirato al famoso personaggio di Hanna e Barbera:

L’amatissimo orso ruba cestini arriva sul grande schermo in Yogi Bear. Il parco di Jellystone è in perdita, così l’avaro sindaco Brown ha deciso di chiuderlo e vendere il terreno. Questo significa che le famiglie non avranno più la possibilità di godersi l’esperienza delle bellezze della natura e che Yoghi e Bubu vengano sfrattati dall’unica casa che abbiano mai conosciuto. Messo di fronte alla sfida più grande che abbia mai dovuto affrontare, Yoghi dovrà dimostrare di essere realmente un orso più intelligente della media e così anche Bubu e unire le forze con il suo nemico storico, il Ranger Smith, per trovare un modo per salvare il parco di Jellyston dalla chiusura.

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I film più brutti del 2009 secondo AVClub

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Anche quest’anno il sito AVClub si cimenta in una top 19 elencando a parer loro i film più brutti del 2009, tra questi titoli alcuni non sono ancora arrivati in Italia e altri non transiteranno nemmeno nelle nostre sale per una più consona distribuzione direct-to-video.

Quello che si nota da subito è un eccessivo sbilanciamento dei generi approcciati, nonchè l’inserimento di film che se pur non memorabili, non definiremmo certo i più brutti in assoluto, come ad esempio Underworld-la ribellione dei Lycans, La dura verità o Bride Wars-La mia migliore nemica.

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Jack Frost, un B-movie da brivido

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Oggi per la rubrica The Horror Zone rimaniamo in tema natalizio e vi segnaliamo l’horror comedy Jack Frost di Michael Cooney, spassosa pellicola snobbata dalla distribuzione italiana, che potrebbe rivelarsi una valida alternativa per chi ama il tema natalizio, ma lo preferisce in salsa horror con massicce dosi di black-comedy.

Il serial killer Jack Frost (Jack MacDonald), durante il trasporto che lo porterà verso la sua esecuzione, viene coinvolto in un incidente stradale che lo trasformerà, causa contatto con liquami chimici che ne muteranno il DNA ibridandolo con il manto nevoso, in un letale…pupazzo di neve assassino!

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The Family Man, recensione

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Jack Campbell (Nicolas Cage) ha una Ferrari, un appartamento di lusso, un lavoro lucroso e sembra proprio non aver bisogno di nulla, almeno questo è qullo che lui afferma, tranne per il fatto che è un uomo solo e senza una famiglia con cui passare le festività natalizie e con cui condividere un periodo del’anno che col passar del tempo  potrebbe rivelarsi sempre più difficile da affrontare e nel quale questa sua malcelata solitudine riaffiora.

Una sera mentre Jack è in un negozio, assiste ad uno vivace scambio di battute tra un uomo che cerca di rifilare al commesso del negozio un biglietto della lotteria all’apparenza falso, la situazione potrebbe degenerare e quindi Jack decide di intervenire offrendosi di acquistare il biglietto, calmando così gli animi.

Questo suo gesto lo porterà a vivere un Natale decisamente alternativo, quello che avrebbe vissuto se avesse sposato la donna di cui era innamorato e si fosse creato una famiglia, vivendo una vita diametralmente  opposta a quella vissuta sinora, un’occasione per guardare il proprio percorso di vita da un’altra prospettiva e concedersi una seconda occasione.

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Conciati per le feste, recensione

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Natale si avvicina e Steve Finch (Matthew Broderick) come ogni anno coinvolge la famiglia in una corsa all’addobbo e allo spirito natalizio nel senso più caotico e ansiogeno del termine, quindi via ai preparativi, foto ad hoc e una casa che tutto il vicinato dovrà invidiare e prendere ad esempio.

E mentre Finch è in piena fase nataloide, il suo nuovo vicino di casa, il venditore di auto Buddy Hall (Danny DeVito) sembra arrivato dal nulla per rompergli le uova nel paniere, dato che l’uomo per fa si che la sua casa si possa vedere dallo spazio, grazie ad un sito con immagini satellitari, decide di trasformare la sua abitazione in una gigantesca luninaria entrando così in competizione con lo zelante vicino.

Qusto suo immane sforzo farà diventare la sua casa così appariscente da guadagnarsi l’ammirazione di tutto il quartiere, sino ad essere eletto presidente del comitato per le festività natalizie, cosa che manderà su tutte le furie Finch che relegato in un angolo, sarà costretto impotente ad ammirare l’escalation di popolarità dell’odiato vicino,

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Uno zoo in fuga, recensione

Uno Zoo In Fuga

Un gruppo di animali dello zoo di New York formato dal leone Samson, dalla saccente giraffa Bridget, dall’anaconda stralunata Larry, dal koala depresso Nigel e dallo scoiattolo Benny (innamorato della giraffa), decide di andare a salvare il leoncino Samson che, dopo aver sognato da tempo di poter replicare le gesta eroiche del padre, correndo libero nella savana, è rimasto intrappolato all’interno di un container e spedito in un’isola selvaggia.

Il gruppetto prima di raggiungere la meta deve affrontare la giungla d’asfalto, quella della metropoli americana. Nel mondo civilizzato, come in mezzo alla natura incontaminata, gli amici si ritrovano a dover fare i conti con delle realtà più grandi di loro e del tutto inaspettate: se in città devono imparare a prendere i mezzi di trasporto e trovare la via per il porto, nella giungla devono lottale contro lo gnu Kazar che vuole diventare il capo della catena alimentare e riuscire ad abbandonare l’isola prima che il vulcano, ancora attivo, erutti.

Uno zoo in fuga (The Wild) è un film d’animazione della Walt Disney Pictures del 2006, scritto da Ed Decter e John J. Strauss, diretto da Steve Spaz Williams, che ricorda fin troppo da vicino Madagascar (lo zoo, il gruppo di amici formato da un leone e una giraffa) e dedica grande attenzione al dettaglio trascurando in certi momenti l’originalità della trama.

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Babbo Natale non esiste, cortometraggio

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Se si volesse dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che Babbo Natale non esiste, come confutarlo se non con dei dati scientifici alla mano in stile Superquark, è questo che il cortometraggio Babbo Natale non esiste tenterà di dimostrarci,  naturalmente in maniera tutt’altro che seriosa e con inserti che omaggiano in maniera scherzosa il bonario nonnino più festoso e magico di sempre.

Dedicato a tutti coloro che non credono in babbo natale, queato è l’incipit che accompagna questo spassoso mash-up di immagini, spot e filmati di repertorio che cercherà di spiegarci in una manciata di minuti come e perchè Babbo Natale e le sue renne volanti non esistono nella realtà.

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Film parodia di Babbo Natale

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E’ la notte della vigilia, il festoso vegliardo di rosso vestito Babbo Natale è impegnato nel suo giro, pronto a dispensare memorabili risvegli ai tanti bambini che attendono con ansia di scartare i regali, ma in una delle case visitate incontrerà uno strambo ragazzino…

Continuiamo il nostro omaggio alle festività natalizie con la rubrica dedicata alle parodie, stavolta invece che puntare su grandi classici, vi segnaliamo un cortometraggio d’animazione pescato sul web che ci mostra cosa accadrebbe se Babbo Natale avesse la sfortuna di incrociare un bambino d’oggi.

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Il dottor Zivago, recensione

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Nella Russia zarista il giovane studente in medicina Yuri Zivago (Omar Sharif) sposata la cugina Tonya (Geraldine Chaplin) cresciuta con lui, incontrerà e si innamorerà di Lara Antipova (Julie Christie) ragazza di umili origini. Zivago la rincontrerà qualche tempo dopo in drammatiche circostanze aiutandola ad evitare la prigione dopo che Lara spara ed uccide l’amante della madre che l’ha sedotta e umiliata.

Le strade dei due torneranno ad incrociarsi allo scoppio della prima guerra mondiale al fronte, dove Lara è impegnata come crocerossina e nel frattempo si è sposata con un rivoluzionario, nuovamente separati Zivago farà ritorno a Mosca dove sarà costretto, famiglia al seguito, a lasciare la città in preda ai tumulti della rivoluzione bolscevica per rifugiarsi in un isolato vilaggio.

L’uomo ben presto scoprirà che a poca distanza dalla sua tenuta vive anche Lara, stavolta i due non resisteranno alla passione e diverranno amanti sino alla cattura di Zivago per mano dell’Armata rossa, i due torneranno insieme tempo dopo, e in un ultimo struggente addio si lasceranno ancora un’ultima volta per non incontrarsi mai più, anche se una figlia resterà a testimoniare la forza della loro travolgente storia d’amore.

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