Assistiamo al percorso morale e spirituale di Confucio (Chow Yun-fat) dai suoi esordi nella politica che lo portarono in breve tempo da Governatore a Ministro della giustizia per poi insegnare poesia, musica, etica e riti ad alcuni discepoli che verranno poi scelti durante il loro percorso d’apprendimento per occupare importanti posizioni di comando, chi in veste di generale dell’esercito chi di governatore.
Purtroppo come spesso accade la lotta di Confucio contro alcune barbarie come la schiavitù e il suo guadagnare velocemente potere attirarono su di lui invidie e rancori che figliarono ben presto un suo esilio al di fuori del suo regno natio, esilio che lo portò a girovagare per diversi anni con i suoi discepoli patendo fame e stenti ed incontrando spesso ostilità e violenza.
Ci vorranno molti anni, alcuni discepoli morti lungo la strada e una guerra ai confini della sua patria affinchè il sovrano ormai vecchio e in fin di vita capisca l’errore commesso e permetta a Confucio di far ritorno in patria, dove morirà di vecchiaia dopo aver completato i suoi scritti che diventeranno una guida per intere generazioni di cinesi.