La paura nel cuore, recensione

Zooni (Kajohl) è una ragazza non vedente del Kashmir che per la prima volta può viaggiare e senza i propri genitori al seguito, quindi entusiasta e in compagnia di alcune amiche si appresta a godersi il breve periodo d’indipendenza a Nuova Delhi grazie a Rehan (Aamir Khan), un affascinante guida turistica. Rehan molto gentile e fascinoso è in realtà un gran donnaiolo, ma Zooni non da ascolto agli avvertimenti delle amiche e inizia una relazione con lui.

Zooni però rimane incinta, e i due decidono quindi di sposarsi, Rehan nel frattempo ha deciso di aiutarla a riacquistare la vista e prenota la ragazza per un intervento agli occhi., ma dopo l’intervento a Zooni, ancora convalescente, viene comunicato che Rehan è morto in un attentato terroristico.

La ragazza sconvolta dalla notizia torna con i genitori in Kashmir dove ricomincia la sua vita, ma di lì a qualche anno un uomo braccato dalle autorità si presenta alla sua porta chiedendo aiuto…

La paura nel cuore è una pellicola indiana del 2006 distribuita in patria con il titolo di Fanaa, è un film che predilige la connotazione drammatica alle classica comedy romance, stavolta è il terrorismo a fare da cornice alla storia d’amore diretta da Kunal Kohli, già regista del romance Vogliamo essere amici?

Il film, ben accolto in patria dal pubblico, ebbe pareri contrastanti da parte della critica che sembrò non apprezzare la connotazione thriller-romance, il film è in parte ispirato ad una spy-story di Ken Follett del 1978,  e in particolar modo la regia di Kohli, apprezzando invece l’indubbia chimica tra i due protagonisti che già avevano lavorato insieme nel 1998 nel film Ishq.

Come c’era da aspettarsi per la sua connotazione politica di fondo, la pellicola creò qualche controversia, come quello tra il protagonista Aamir Khan e il governo del Gujarat, alcune dichiarazioni dell’attore in una conferenza stampa crearono un incidente diplomatico, con la conseguenza che il film venne bandito dalle sale della regione nonostante petizioni e proteste della casa produttrice.

Di seguito la consueta e sempre coinvolgente parte musicale della pellicola:

Chand Sifarish

Mere Haath Mein

Chanda Chamke

Des Rangila

Dekho Na