Ghost Town, recensione in anteprima

la-locandina-di-ghost-town-85712Il dentista Bertram Pincus (Ricky Gervais) è un palese esempio di misantropia all’ultimo stadio, non sopporta il prossimo, la compagnia, le persone in generale, e questo ne fa un solitario ed uno scorbutico, insomma non proprio il vicino di casa o il compagno di lavoro ideali.

un bel giorno durante un delicato intervento di colonscopia contro il parere del medico, Pincus chiede una superflua anestesia totale, e dopo l’intervento comincia a vedere e sentire cose strane.

Tornato in ospedale a chiedere spiegazioni, scopre che durante l’intervento il suo cuore ha smesso di battere per alcuni minuti, e che le sue allucinazioni sono in realtà fantasmi che solo lui può vedere e sentire.

I fantasmi in questione cominceranno a tormentare giorno e notte il povero Pincus che disperato accetterà di aiutare il fantasma di un certo Frank Herlihy (Greg Kinnear) che gli chiederà, in cambio di un pò di tranquillità, di persuadere la sua vedova a non sposare un losco avvocato cacciatore di dote.

Il regista e sceneggiatore David Koepp, che nel suo curriculum sfoggia ottimi thriller come Secret Window ed Echi Mortali, oltre agli script di Spiderman e il quarto capitolo di Indiana Jones, stavolta si cimenta con una comedy fantastica a base di fantasmi e romance, un connubio che negli anni ci ha regalato più di qualche ottima pellicola.

Come accadeva a Whoopi Goldberg in Ghost, anche qui abbiamo un medium per forza, alcuni fantasmi scocciatori e un pò di romance. il tutto miscelato in una deliziosa commedia sovrannaturale che ha nel protagonista Ricky Gervais, ricordate il direttore di Una notte al museo? una piacevole e sorprendente rivelazione.

Che i modi molto british e lo humour di Gervais avessero delle grandi potenzialità già lo si era intuito, ma qui l’attore ha la giusta cornice per sfornare un esilarante repertorio di tic, battute e cinismo all’inglese che incantano per tempi e raffinatezza.

Dialoghi brillanti, due co-protagonisti come Greg Kinnear e Tea Leoni sempre all’altezza, il lato sovrannaturale particolarmente intrigante e un protagonista semplicemente spassoso, Ghost Town è tutto questo e molto di più. Da vedere.