Crisi economica nel cinema: la soluzione francese e quella italiana

La crisi economica nel mondo del cinema non la sente solo Hollywood, ma anche il Vecchio continente. Per questo motivo, sia l’Italia che la Francia stanno cercando nuove strategie, ma mentre quelle italiane sono basate sulla richiesta di soldi alla Comunità Europea, quelle francesi sono a livello legislativo.

L’Italia ha ottenuto dalla Commissione europea 104 milioni di incentivi fiscali per la produzione cinematografica, a sostegno delle produzioni italiane di interesse culturale (già rabbrividisco al pensiero): gli incentivi, che si potranno usare fino al 31 dicembre 2010, potranno coprire fino al 50% delle tasse per le normali produzioni e fino all’80% dei film a basso costo.

I francesi, nel frattempo, si dimostrano più astuti di noi: per convincere le produzioni straniere a girare i film o parte di essi sul proprio suolo nazionale, il parlamento ha inserito in Finanziaria una norma
(esistente per i film nazionali) che taglia le tasse sul set per i produttori stranieri di film, pari al 20% e per un massimo di 4 milioni. Unici requisiti? I film devono contenere elementi legati alla cultura francese e devono effettuare almeno 5 giorni di riprese in Francia.