
Oggi per I bruttissimi ci occupiamo di un altro film che ha sbancato i Razzies nel 1995 inanellando una sequela di riconoscimenti veramente impressionante tra cui quello di peggior film degli anni ’90!
Stiamo parlando di Showgirls, film che esplora il filone erotico-danzereccio senza un minimo di intreccio significativo e puntando tutto su coreografie da strip-club e bellezze dalle gambe chilometriche.
Il regista Paul Verhoeven prosegue sul filone glamour-erotico e dopo Basic Istinct gira questo pasticcio insignificante che ha forse nei numeri musicali l’unica nota positiva.

Oggi per I bruttissimi, un vero scult datato 1984, Sheena, regina della giungla di John Guillermin, regista del remake King Kong del suo sequel King Kong 2 e del disaster-movie L’inferno di cristallo, insomma un incidente di percorso per un professionista dal dignitoso curriculum.
Il buon vecchio Sly non contento della sua macchiettistica e impacciata performance nella commedia di John landis Oscar-un fidanzato per due figlie, ormai convinto di avere le doti per una fulgida carriera comedy, ci regala un altro gioilellino trash da dimenticare, la commedia Fermati, o mamma spara.
Il regista Vince D’Amato ci mostra come realizzare un trashone direct-to-video con un trama che non ha ne capo ne coda e con una serie di attori che sfoggiano interpretazioni da pernacchia d’oro.
Se pensavate che la versione cyber-terminator di Jason X fosse già troppo, ecco che alcuni geniacci made in Hollywood sfornano questo filamaccio direct-to-video scomodando Van Helsing e la sua nemesi, il famigerato Conte Dracula.
Oggi ci occupiamo di un prodotto direct-to-video in questi giorni sugli scaffali delle nostre videoteche, The Vanguard, horror ispirato al recente 28 giorni dopo e relativo sequel e a tutto il filone post-apocalittico più in generale.
Se al peggio non v’è mai fine, Today you die con Steven Seagal aggiunge un nuovo significato alla nostra rubrica e raggiunge il top della nostra piccola classifica di bruttissimi, ed in questo particolare caso si guadagna il premio per il peggior copione di tutti i tempi.
Per oggi vi abbiamo riservato un bruttissimo malinconico, perchè Panarea è un triste addio alle armi di due grandi della cosiddetta commedia all’italiana, stiamo parlando di Castellano e Pipolo che negli anni ’80 tra alti e bassi ci hanno comunque regalato una serie di commedie divertenti e alcuni miei piccoli scult personali come Asso con adriano Celentano e Attila flagello di Dio con Diego Abatantuono.
Un bel pastrocchio questo Zombie Holocaust di Marino Girolami che si ispira, ed usiamo un eufemismo, al filone cannibal di Deodato e a quello zombie di Fulci, rubacchiando a destra e a manca per confenzionare un maldestro horror low-budget veramente scadente.
Ci scuseranno i realizzatori di questo trashissimo ultrascult, ma proprio non si sentiva il bisogno di un secondo capitolo che raccontasse le origini del famelico sciame di tafanos che vuole distruggere il mondo.
Sylvester Stallone è uno di quegli attori dotati di una indubbia fisicità ed un certo carisma che ben sopperiscono, la maggior parte delle volte almeno, alle evidenti carenze a livello interpretativo. Purtroppo queste carenze diventano macroscopiche quando vengono evidenziate da pelicole come Avengin Angelo che puntano sul romance e sulla recitazione invece che sull’action e sul carisma.
Roberto D’Agostino esplora la vallettopoli degli anni ’90 dispensando il peggio del mondo dello spettacolo e in questo caso anche il peggio di un non cinema compiaciuto e che parla di se stesso diventando auto-referenziale fino alla nausea e trasformando in colorate macchiette tutti coloro che si avvicinano al tritacarne televisivo.
Paganini Horror ovvero quando il trash supera se stesso, si autocita parodiandosi e sconfinando nel demenziale più estremo.