Cannes 2010 sabato 22: ieri proteste per Hors La Loi di Bouchareb

Siamo in dirittura d’arrivo, decima giornata e ultimo week-end sulla croisette per il Festival di Cannes, quest’anno dopo Draquila-L’Italia che trema della Guzzanti che ha innescato la canonica polemica politica, ieri ci ha pensato Outside of the law (Hors La Loi) del regista franco-algerino Rachid Bouchareb a creare polemiche, con scesa in piazza e tafferugli di un migliaio di manifestanti contro il film e un certo clima di tensione, tale da giustificare una proiezione con tanto di perquisizioni e un aumento delle forze dell’ordine.

Il film racconta gli anni dell’occupazione francese dell’Algeria attraverso gli occhi di tre fratelli separati a causa della guerra che si rincontrano a Parigi. Il film ricostruisce il massacro di algerini da parte dei coloni francesi a Setif nel 1945, e proprio questa ricostruzione sembra aver creato qualche perplessità in parte del governo francese che accusa il regista di aver tralasciato le violenze subite dai francesi, voci parlano anche di pressioni sugli organizzatori in questi giorni affinchè il film non venisse proiettato.

Bouchereb dal canto suo durante l’incontro con i giornalisti si dice perplesso della ferocia con cui è stato attaccato il suo film, che la critica, polemiche a parte ha comunque apprezzato, e cerca di smorzare i toni:

Il film ha suscitato molto interesse ma dovremmo cominciare a discuterne con calma…l’intera storia dell’indipendenza dell’Algeria non è stata ancora scritta, è una storia ancora importante perchè continua ad avere un’eco anche sul presente.

Nonostante attenzione e polemiche sul film si Bouchereb, non è certo passato inosservato l’ultimo lavoro dell’inglese Ken Loach che torna a Cannes dopo la Palma d’oro del 2006 per Il vento che accarezza l’erba, e stavolta punta il dito senza troppi mezzi termini  sulla privatizzazione della guerra in Iraq, il suo Route Irish è un indignato revenge-movie politico che denuncia contractor e corporation che lucrano su conflitti che figliano milioni di vittime innocenti.

Route Irish racconta di due amici d’infanzia che separati dalla vita tornerannno insieme come contractor in Iraq nel 2004, ma uno dei due perderà la vita e l’altro roso dai sensi di colpa indagherà a fondo in cerca di redenzione, ma troverà solo vendetta. Loach durante l’incontro con i giornalisti ne ha un pò per tutti:

Sul premiere David Cameron: L’Inghilterra ha perduto l’ennesima chance, e ha nuovamente portato al potere un privilegiato, che ha studiato in scuole private, sa fare bei sorrisi e indossare bei vestiti e, soprattutto, sa distruggere la working class, togliendole i servizi pubblici…Cameron fermerà la guerra in Iraq? Solo se servirà, altrimenti proseguirà nel crimine.

Su Obama: Ha un obbligo morale: esaminare gli affari criminali e le torture di questa guerra, dove uccidere un iracheno equivale a uccidere un kafir, un infedele. In Argentina i criminali di guerra sono assicurati alla giustizia: questo, per ora, Obama non l’ha fatto.

Sul conflitto iracheno: per me sta facendo solo vittime: milioni di bambini mutilati, case incendiate, famiglie distrutte, quattro milioni di persone in fuga. Ma vittime di questa guerra ingiusta sono pure i soldati americani, cui è dedicato il film.

Concludiamo come nostra abitudine con il programma odierno, che prevede la proiezione in giornata di tutti i cortometraggi in concorso e le ultime due pellicole della Selezione ufficiale, il sequel Burnt by the sun 2: The exodus, il regista russo Nikita Mikhalkov torna a sedici anni da Il sole ingannatore, film che gli è valso una Palma d’oro ed un Oscar come miglior film straniero nel 1994, a raccontare anche nei panni di protagonista il periodo più terribile del regime staliniano.

Ultimo film che chiuderà le proiezioni della Selezione ufficiale è Tender son: The Frankenstein Project una versione originale e trasgressiva, tra black-comedy e splatter-drama, del Frankenstein di Mary Shelley diretto dal regista ungherese Kornel Mundruczo. Un diciassettenne torna a casa dopo un’infanzia passata in un istituto, sperando di scoprire chi è il padre e di trovare l’affetto della madre, le cose andranno diversamente e frustrazione e rabbia porteranno alla luce la creatura mostruosa e disperata che si cela in lui.

Vi lasciamo con una galleria fotografica del movimentato red carpet dell’anteprima di Outside of the law (Hors La Loi).