Avatar & Titanic, James Cameron parla del suo futuro in 3D

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Sembra che il 3D versione casalinga sia ormai uno dei punti fermi nella strategia commerciale dei piu grandi proeduttori di televisori e tecnologia home-video, per affermare questo trend  il regiata James Cameron è stato coinvolto in un grande evento in quel di New York, che ha visto i Black Eyed Peas esibirsi in un rutilante show che Cameron ha ripreso, utilizzando proprio la nuova tecnologia 3D che ha trasformato il suo Avatar in nuovo e imprescindibile punto di riferimento per tutte le produzioni hi-tech che verranno.

Cameron per l’occasione ha rilasciato un’intervista al quotidiano USA Today parlando del progetto Titanic, del futuro dei televisori 3D, e della possibilità di una distribuzione in Blu-ray di un Avatar in formato tridimensionale..

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Cameron è ottimista, ma frena l’entusiasmo, parla del 3D di ultima generazione come di una solida infrastruttura produttiva creata nel tempo, grazie a film, registi e produttori che hanno collaborato a creare la base su cui poi si è affermato il nuovo supporto tecnologico da cui è nato Avatar, l’ultima, e a suo modo anche la prima tappa di un viaggio ancora in divenire.

Cameron parla del 3D non come una moda, ma come un’evoluzione vera e propria dell’intrattenimento che ora punta ad uscire dalle sale ed entrare nelle case degli spettatori, ma avverte che la produzione e la richiesta di televisori 3D non equivale ad una giusta e soddisfacente offerta di prodotti, insomma in soldoni ci sarebbero troppi televisori e pochi film da vedere nel nuovo formato, la gente acquista in massa i televisori sull’onda emotiva dei film in sala, televisori che potranno sfruttare, al massimo del loro potenziale ed in modo soddisfacente solo fra tre o quattro anni.

Cameron parla chiaro, ci sarà una richiesta troppo elevata che le produzioni in 3D  non potranno ancora soddisfare, il regista avverte che si rischia di deludere i consumatori proponendogli un 3D non all’altezza di quello fruito in sala, bisogna spiegare che c’e differenza tra un concerto tv ripreso in 3D, un film come Avatar e un film che viene girato in 2D  e riversato in 3D, vedi Alice in Wonderland, tre approcci al formato diversi che figliano diversi livelli qualitativi.

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Insomma una corsa all’acquisto e all’offerta che potrebbe avere l’effetto di frenare l’utilizzo e la diffusione del 3D casalingo, Cameron afferma che bisogna fare attenzione al formato dei televisori e al contenuto del prodotto, preparare i direttori della fotografia a maneggiare il formato in maniera adeguata, comunque ammette che non ci sono grosse difficoltà, Cameron ricorda l’Oscar a Mauro Fiore, e la facilità di quest’ultimo nell’apprendere ed implementare la  nuova tecnica di lavorazione.

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Altro argomento scottante è il vecchio catalogo che dovrebbe essere riversato nel nuovo formato, Cameron non crede che i film troppo datati potranno mai subire una conversione di qualità, mentre per alcuni grandi classici, cita ad esempio la trilogia originale di Star Wars, dovrebbero essere convertiti e supervisionati dai realizzatori originali, nel caso di Star Wars dallo stesso George Lucas, onde evitare una conversione frettolosa e poco curata in stile catena di montaggio.

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Cameron torna a puntualizzare la differenza tra un film realizzato in 3D e uno convertito in 3D, la differenza è palese e innegabile, bisognerebbe pensare al 2D convertito come ad un 2.8D, c’è sempre una differenza di qualità, come accaduto per Alice in Wonderland ed accadrà per Clash of the Titans che è appunto in fase di conversione, Cameron racconta che attualmente si utilizzano tempi di conversione di circa 8 settimane, ma secondo lui ci vorrebbero da sei mesi ad un anno per avere un 3D di qualità.

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Il regista anticipa che per la primavera del 2012 uscirà una versione 3D del suo Titanic, e parla anche di Avatar e dei soprendenti incassi europei della versione 3D, tutte le più grandi nazioni europee si stanno adeguando, in Francia il 50% delle sale supporta il nuovo formato, in Russia le sale sono addiritura il 60%, dei 10o milioni di dollari incassati in Russia l’80%  proveniva da sale 3D. Il regista resta ancora vago sull’uscita di una versione Blu-ray e 3D di Avatar, non c’è ancora nulla di pianificato, parla di un’eventuale uscita autunnale, ma ancora non c’è nulla di ufficiale.