Applausi per Nicole Kidman e The Railway Man al Toronto Film Festival

Quando alla fine di un film gli spettatori in sala devono trattenere le lacrime con difficoltà, quel film è riuscito. E’ una legge universale, un assioma, e si può applicare solo a quei film capaci di lasciare un segno nel cuore. Film che ti emozionano, lasciandoti di sesso. Fermo sulla tua poltroncina, con gli occhi che non si schiodano dal grande schermo.

"The Railway Man" Premiere - Arrivals - 2013 Toronto International Film Festival

In Canada, al Toronto Film Festival edizione 2013, è successo con  “The Railway Man”. Il film, presentato all’interno della kermesse e diretto dall’australiano Jonathan Teplitzky, vanta un cast di lusso composto da Nicole Kidman e Colin Firth. La storia è di quelle che vale la pena raccontare, dal momento che “The Railway Man” racconta un capitolo poco chiaro del secondo conflitto bellico mondiale, ripercorrendo la vita straordinaria di un ex soldato britannico. Il suo nome era Eric Lomax (Firth). Eric incontra e affronta un ufficiale giapponese che lo aveva torturato quando era stato prigioniero, quarant’anni prima.

Il film (che per le vicende narrate pare ricordare da vicino “Furyo” di Nagisa Oshima) è tratto dal libro autobiografico dello stesso Lomax.

Standing ovation

Non solo commozione. Con “The Railway Man”, Nicole Kidman si guadagna una standing ovation. L’attrice era presente in sala insieme al regista, a Colin Firth e alla vera donna che l’attrice interpreta: lei si chiama Patti, adorata moglie di Lomax che lo aiuterà a rimarginare le sue ferite e gli resterà accanto fino alla morte, pochi mesi fa. “The Railway Man” con molta probabilità si è già guadagnato un posto nella corsa agli Oscar 2014, e in questo senso il festival di Toronto si rivela sempre più un trampolino di lancio per i film della “stagione dei premi”.

(Credit/Getty Images)