Addio a Francesco Rosi, maestro del cinema d’inchiesta

Se ne va un grande regista del cinema italiano, Francesco Rosi, che lascia moglie e una figlia, aveva 92 anni. Il regista nato e cresciuto a Napoli, si era poi trasferito a Roma dal alcuni anni.

Venezia 2012 clip della cerimonia d'apertura e del Leone d'oro a Francesco Rosi

La sua carriera nel cinema era iniziata alla fine degli anni ’40 quando iniziò a muovere i primi passi al fianco di Luchino Visconti in quella che per lui sarà un’esperienza folgorante, facendo da aiuto regista per il film “La terra trema”. È solo 10 anni dopo che esordisce come regista di un film tutto suo, dal titolo “La sfida”, del 1958, grazie al quale vince il Premio Speciale della Giuria alla Mostra di Venezia.

Venezia riconosce ancora una volta il suo grande talento quando gli consegna il Leone d’Oro per quello che è considerato il suo capolavoro “Le mani sulla città”, film che lo consacra anche come l’inventore del cinema d’inchiesta italiano.

Da quel momento si sono susseguite altre pietre miliari del nostro cinema, e allora, come non ricordare “Salvatore Giuliano”, “Il caso Mattei”, Lucky Luciano”, “Cristo si è fermato a Eboli”. Tra gli anni ’80 e ’90 arrivano poi “Cronaca di una morte annunciata”, “Dimenticare Palermo” e “La tregua”.

Il suo ultimo riconoscimento a Venezia è stato il Leone d’Oro alla Carriera nel 2012.