Una botta di vita, recensione

Due pensionati, Elvio Battistini (Alberto Sordi) e Giuseppe Mondardini (Bernard Blier), stanchi di passare l’ennesimo afoso ferragosto a fissar mosche e abbandonati dalle rispettive famiglie, decidono di concedersi una fuga in automobile diretti in quel di Bordighera per trovare un amico. I due improvvisati compagni di viaggio provengono da mondi piuttosto diversi, colto ed elegante Giuseppe, genuino e piuttosto terra terra Elvio che però può vantare un eroico gesto durante la guerra che gli è costato una gamba.

Purtroppo la tappa a Bordighera non avrà l’esito sperato perchè l’amico da incontrare è morto, ma fatte le condoglianze di rito alla vedova e ripreso il viaggio, la coppia di allegri vegliardi incrocerà una bella ragazza che scroccando un passaggio porterà i due a sconfinare in Francia dove il riluttante Elvio, che ha qualche conto in sospeso con gli abitanti d’oltralpe, verrà convinto dall’amico viveur a cogliere l’attimo e tra grigliate sulla spiaggia e presunte nottate di sesso sfrenato, tra i due ben presto i nodi verranno al pettine e la resa dei conti, oltre che esilarante sarà alquanto rivelatoria.

Senza dubbio il regista Enrico Oldoini, che è da considerarsi il padre del moderno cinepanettone visto che due anni dopo girerà Vacanze di Natale ’90, deve molto ad un paio di veterani che anche di fronte ad una sceneggiatura che di certo non brilla, sono capaci di fare la differenza anche se a piccole dosi, con il francese Blier un po’ più a fuoco e vivace dell’Albertone nazionale che dal canto suo, nonostante lavori in souplesse non risparmia le sue cartucce migliori quando la storia langue.

Una botta di vita con un regista diverso forse avrebbe regalato qualcosa di più, restano comunque le performance un po’ malinconiche di due grandi attori che riescono non solo a compensarsi a vicenda, ma a compensare le lacune di una commedia nel complesso poco vivace.

Note di produzione: nel cast figurano anche Vittorio Caprioli e Philippe Noiret, le musiche sono di Manuel De Sica. Sordi oltre ad aver collaborato con Oldoini alla sceneggiatura tornerà a lavorare con il regista in Vacanze di Natale ’91.