Tango & Cash, recensione

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Due detective della polizia di Los Angeles, il griffato, fascinoso e genio della finanza Raymond Ray Tango (Sylvester Stallone), e il sanguigno e impulsivo Gabriel Gabe Cash (Kurt Russell), si sfidano a colpi di arresti e traffici illeciti sventati sulle prime pagine dei maggiori quotidiani, mentre il boss Ives Perret (Jack Palance) si ritrova nel bel mezzo della disfida perdendo milioni di dollari e tonnellate di droga.

Perret decide allora di sfruttare la competizione e l’egocentrismo dei due poliziotti organizzando con altri due boss, un elaborato complotto che incastrerà Tango e Cash per l’omicidio di un’agente federale, al complotto seguirà sospensione dal servizio, causa in tribunale e pubblico ludibrio, culminando con l’arresto e la detenzione in un dei peggiori carceri di massima sicurezza, pieno zeppo di criminali psicopatici pronti a farla pagare a chi ha collaborato a sbatterli in quell’inferno.

Il piano di Perret e soci prevede come gran finale l’eliminazione fisica dei due scomodi poliziotti con il supporto di alcune guardie carcerarie corrotte e un ‘orda di vendicativi galeotti, per fortuna la coppia si lancerà in una provvidenziale evasione, e una volta fuori si unirà per riabilitarsi e vendicarsi dell’odiato Perret, cosa che accadrà in un fracassone e funambolico finale da manuale.

Suonerà strano, ma c’è un regista d’autore dietro a Tango & Cash spassosa comedy-action che ha l’invidiabile pregio di chiudere un decennio d’oro per il genere, e cosa più importante l’intelligenza di non prendersi mai sul serio, potendo contare su due divi dotati di grande autoironia.

Dietro la macchina da presa Andrei Konchalovski, fratello del regista russo Nikita Mikhalkov, che sfoggia nel curriculum una serie di pluipremiate pellicole d’autore, tra cui Lo zio Vanja e Siberiade, senza dimenticare l’ottimo A trenta secondi dalla fine, serrato thriller-action scritto dal regista Akira Kurosawa e ambientato su un treno lanciato in un’innarestabile e folle corsa verso la morte. Per el sequenze finali di Tnago & Cash Konchalovski venne sostituito dal collega Albert Magnoli.

Tango & Cash offre l’occasione imperdibile per i cultori del genere di vedere all’opera l’inedita accoppiata Stallone/Russell, naturalmente Russell svetta sul collega, ma Stallone compensa le limitate capacità attoriali sfoggiando una buona dose di ironia e il carisma che ne ha fatto un divo a prescindere, il resto è una trama convenzionale piena di citazioni ed omaggi, ricca di verve al servizio di una coppia di divertiti protagonisti in gran forma.

Naturalmente per il film immancabili Razzies Award, nessuna vittoria, ma tre le nomination, peggior attore protagonista per Sly, peggior attrice non protagonista per un Kurt Russell in versione trasvestito e peggior sceneggiatura.

Nel cast figurano anche una giovanissima Teri Hatcher, la Susan Meyer del serial Desperate Housewives nei panni della sorella ribelle di Stallone, Brion James il replicante Leon Kowalski del cult Blade Runner, e il veterano James Hong, tra i suoi ruoli più noti il Lo Pen di Grosso guaio a Chinatown, dove l’attore cinese recitava proprio con Kurt Russell.