Oggi per i film da riscoprire vi proponiamo Teste rasate di Claudio Fragasso, uno dei primi istant-movie italiano che ha cercato di raccontare in tempo reale, siamo nel 1993, il fenomeno del nazifascismo e dei cosiddetti Naziskin, gruppi giovanili di estrema destra che all’epoca proliferavano in tutta Europa diventando di fatto un fenomeno mediatico piuttosto rivelante.
Fragasso fa quello che il collega Ricky Tognazzi aveva già fatto due anni prima con il suo Ultrà fotografando una realtà giovanile allo sbando che finisce inevitabilmente per sfogare un senso di frustrazione e mancanza di ideali nella violenza, nel film di Tognazzi attraverso il tifo violento, nel caso di Fragasso puntando ad un patriottismo distorto e all’epurazione violenta del diverso come unico mezzo per imporre una volontà debole amplificata dal branco.





Irena (Ksenia Rappoport) , ex-prostituta proveniente dai paesi dell’Est, ha la ferma intenzione di lavorare per la famiglia Adacher, il suo desiderio e così forte che escogita un piano per intrufolarsi nella famiglia, comincia con il lavare le scale nel palazzo dove vive la famiglia, poi fa amicizia con la tata che si occupa della loro figlioletta e poi dopo un misterioso incidente in cui viene coinvolta la tata, ne prende il posto.
Umberto Spinazzola regista e sceneggiatore, il suo esordio dietro la macchina da presa risale al 1999 con il film Cous-cous, da non confondersi con l’omonima opera del 2007 del regista Abdel Kechice.


