Ex-Amici come prima, recensione in anteprima

Ancora storie di Ex che s’intrecciano con storie appena nate e storie già vissute come recitava il noto adagio e che sembrano destinate a durare il tempo di un battito d’ali di farfalla, in un moderno gioco delle coppie che trasforma l’amore in un reiterato gioco al rimpiattino all’insegna del rimpianto e della speranza, che vuoi o non vuoi resta sempre l’ultima a morire. Facciamo così la conoscenza nel primo episodio di due avvocati (Alessandro Gassman e Anna Foglietta) che ignorano le ripettive professioni, lei rappresenta la moglie di lui e lui finirà per innamorarsi di colei che è stata assoldata per spennarlo a dovere. Il secondo episodio vede lui (Enrico Brignano) in procinto di sposarsi con la nuova lei (Teresa Mannino) quando rispunta l’altra (Liz Solari) in realtà la vecchia lei che lui non ha mai dimenticato.

Nel terzo episodio c’è lui (Ricky Memphis) bambinone immaturo appena mollato che si finge psicologo e tra una seduta e l’altra conquista lei (Gabriella Pession) la sua unica paziente e dopo aver assistito alle tragicomiche peripezie erotiche di un giovane single dei giorni nostri (Paolo Ruffini), si chiude con il mondo della politica ed un europarlamentare (Vincenzo Salemme), indeciso tra una moglie ambiziosa (Tosca D’Aquino) ed una collega (Natasha Stefanenko) con cui riproverà le sensazioni, che sembravano ormai perdute, di un platonico innamoramento.

I fratelli Vanzina si cimentano con il sequel del campione d’incassi Ex di Fausto Brizzi confezionandone uno spin-off a propria immagine e somiglianza, infatti Ex-Amici come prima porta stampata in calce la firma della coppia di cineasti che trasformano la divertente e malinconica follia della pellicola originale in un classico e sin troppo pianificato film ad episodi, che non ha ne la verve ne tantomeno la spigliatezza emotiva dell’originale, con cui tranne l’incipit del titolo e l’attore Alessandro Gassman ha davvero poco o nulla da spartire.

Ex-amici come prima possiede gli stessi vizi, da alcuni considerate virtù di non lasciare alcuna traccia di sè tra qualche gag azzeccata e un’efficace scambio di battute, episodi non troppo isolati che però finiscono per perdersi all’interno di un canovaccio piuttosto incolore con qualche ormai fisiologica deriva da fiction televisiva e un cast che funziona a corrente alternata, insomma come già avevamo accennato con il recente Baciato dalla fortuna di Salemme, siamo di fronte un’operazione piuttosto innocua e in questo caso palesemente concepita per far cassa.

Nelle sale a partire dal 7 ottobre 2011