Uno sguardo dal cielo, recensione

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C’è un pò di maretta in casa Biggs, Henry (Courtney B. Vance) predicatore ha qualche problema con la sua comunità minacciata dalle brame di un avido e determinmato uomo d’affari intenzionato a mettere le mani sul quartiere, di riflesso il pastore ha anche problemi coniugali visto che il suo tempo viene totalmente assorbito dai fedeli con lamentele continue della bella moglie Julia (Whitney Houston).

E allora visto l’approssimarsi del Natale ci pensa l’onnipotente a sistemare le cose, e la famiglia Biggs avrà ben presto lavisita di Dudley (Denzel Washington) un angelo con tutte le credenziali a posto che però non si sa come, invece che risolvere l’intricata situzuazione vi aggiungerà del suo complicando ulteriormente le cose.

Aggiungimaoci che l’angelo è belloccio quindi la trascurata signora Biggs sente un  attrazione per lui, e che chi dovrebbe sostenerne l’intervento terreno e aver fede, il buon pastore Biggs, non crede minimamente alla storia dell’angelo inviato dal cielo, e per Dudley si presenterà una delle misioni più difficili della sua carriera da quando ha ricevuto  le ali.

La regista Penny Marshall (Big, Risvegli) si ispira ad una pelicola del 1947 , La moglie del vescovo con Cary Grant, per allestire una gradevole comedy natalizia infarcita di buoni sentimenti, adobbi natalizi e un Babbo Natale versione angelo che ha le fattezze ed il talento di Denzel Washington.

Una fiaba all black che non colpisce particolarmente, am neanche lascia indifferenti perchè come insegna il successo di operazioni del genere anche in versione tv, qualcuno di voi conoscerà la serie tv Il tocco di un angelo, Angeli e Natale filano d’amore e d’accordo da sempre.

Uno sguardo dal cielo è uno di quei film perfetti per una serata natalizia davanti alla tv tra un regsalo scartato ed una fetta di panettone, insomma una pellicola che non aspira a nulla più che intrattenere, il film della Marshall ci accompagna in un’avventura senza troppi eccessi di zucchero, con una corposa dose di buoni sentimenti, un cast discreto e una confezione senza sbavature, insomma il Natale è servito.