Le 10 migliori Bond Girl di tutti i tempi

Non c’è 007 senza la sua bond girl. La saga continua con Penelope Cruz nel sequel di “Skyfall“. Ma quali sono state le dieci figure più rappresentative di questo ruolo durante i 23 precedenti film dell’agente segreto?

ursula andress

Oscar 2013: chi ha vinto e chi ha perso

Il momento di tirare le somme sulla Notte degli Oscar appena trascorsa è arrivato. Viene da chiedersi chi ne esce a testa alta e chi invece sconfitto. Chi ha brillato? Chi ha demeritato? Quali erano le sensazioni a margine della serata? Andiamo, dunque, con ordine.

In fondo, molti di noi sapevano già. “Argo”, che ha battuto “Lincoln” portandosi a casa la Statuetta del Miglior Film nonché altre due statuette di minor valore, era arrivato alla notte degli Oscar in ‘pompa magna’, dopo aver già vinto tutto ciò che c’era da vincere.

Il suo trionfo, dunque, non è certo una sorpresa. Di contro, “Lincoln” era arrivato con ben 12 candidature al Dolby Theatre. Soltanto due di queste, una media pessima, sono state tradotte in Oscar. Spielberg e soci devono accontentarsi solo della affermazione (la terza in carriera) di Daniel Day-Lewis e della statuetta per la miglior scenografia. Poco male? No, poco e male.

Le foto dei protagonisti

C’è chi è riuscito, comunque, a fare di peggio: “Zero Dark Thirty”, anche esso candidato tra i Miglior Film, prevale solo nella categoria del montaggio sonoro. Povera Kathryn Bigelow! Resta, clamorosamente, a secco “Re della terra selvaggia”, apparsa alla vigilia come una delle possibili sorprese trattandosi di una pellicola di alta qualità.

Capitolo “Django Unchained”. Quentin Tarantino ha fatto un buon film. Ma i giurati dell’Academy of Motion Pitures, Art and Science hanno da subito messo dei paletti insormontabili. La sua versione dello spaghetti-western è stata estromessa dalle categorie che pesano sin dal momento delle nomination.

Ieri, però, “Django Unchained” si è portato a casa due premi molto imporanti: sceneggiatura originale, scritta proprio da Tarantino, e miglior attore non protagonista. Quest’ultima statuetta è appannaggio dell’immenso Christopher Waltz.

L’Amour trionfa

Si sapeva anche questo: “Amour” di Michael Haneke, candidata anche a miglior film in assoluto e alla migliore attrice, in virtù della straordinaria interpretazione dell’anziana Emmanuelle Riva, trionfa come migliore opera straniera. Meritato.

Musica, maestra

A modo suo ha vinto anche Barbra Streisand. Erano passati moltissimi anni dall’ultima apparizione agli Academy.

La regina della canzone americana è tornata, intonando il nostalgico brano “Come eravamo”. Lo ha fatto nella serata di Adele, vincitrice con la sua “Skyfall” della statuetta come Miglior Canzone.

Gino Strada felice solo a metà

Tra i corti documentari campeggiava “Open Heart”, dedicato alla attività in Sudan da parte di Emergency. L’opera, malgrado la presenza dello stesso Gino Strada al Dolby Theatre, non è riuscita però ad accaparrarsi l’ambito premio.

Bilancio

Appare, infine, interessante dare uno sguardo alle statistiche. Ecco quali erano i  film con più nomination e quante di queste si sono tradotte in statuette. Noteremo che “Lincoln” è stato letteralmente snobbato e che “Vita di Pi” è, forse, il film che esce a testa alta dopo questa edizione:

Vita di Pi: 4 su 11

Les Misérables: 3 su 8

Argo: 3 su 7

Lincoln: 2 su 12

Skyfall: 2 su 5

Django Unchained: 2 su 5

Il lato positivo – Silver Linings Playbook: 1 su 8

Amour: 1 su 5

Zero Dark Thirty: 1 su 5

Anna Karenina: 1 su 4

Golden Globe 2013, ecco chi ha vinto

Sono stati assegnati in nottata a Los Angeles i Golden Globe, e non sono mancate le sorprese. Nella marcia di avvicinamento alla Notte degli Oscar del prossimo 24 febbraio 2013, quello dei Golden Globe è sicuramente l’appuntamento intermedio più importante per aggiornare gli indici di gradimento, scoprire chi sono i favoriti e capire quali sono gli outsider da tenere d’occhio.

Il risultato, come si diceva, è pieno di sorprese. Nella cerimonia tenutasi a Los Angeles e presentata dalle comiche Tina Fey e Amy Poehler, il premio per il miglior film drammatico è andato ad Argo,  diretto da Ben Affleck, che si porta a casa anche la statuetta di miglior regista. Una doppietta strepitosa per quest’opera che narra con dovizia di particolari e pathos  un’operazione dei servizi segreti americani effettuata durante la rivoluzione khomeinista in Iran.

Eccola, dunque, la prima sorpresa. Argo batte Lincoln (in lizza per 12 Academy). Affleck batte Spielberg. Lincoln, per forza di cose era il cavallo vincente sul quale tutti hanno scommesso alla vigilia. Torna a casa con un solo (importante) riconoscimento, quello a Daniel Day Lewis che vince il Golden Globe come miglior attore drammatico per la sua interpretazione del presidente famoso per aver abolito lo schiavismo. Lincoln, dunque, torna a casa a mani quasi vuote, nonostante durante la cerimonia sia salito sul palco uno sponsor d’eccezione, Bill Clinton. L’ex Presidente degli Usa è salito sul palco, guadagnandosi l’ovazione del pubblico e spendendo parole importanti per il suo predecessore, descritto come un uomo in grado di mantenere unita l’America in virtù del suo impegno al fianco degli schiavi.

Doppietta anche per Django Unchained, che si porta a casa la miglior sceneggiatura (Golden Globe a Quentin Tarantino, neanche questa volta premiato per la miglior regia) e per la miglior interpretazione secondaria (Golden Globe a Cristopher Waltz).

Contro ogni previsione della vigilia, porta a casa ben tre premi Les Misèrables, indicato come miglior commedia e pregiato del riconoscimento di miglior attore di commedia a Hugh Jackman e di miglior attrice non protagonista ad Annie Hathaway.

 

I VINCITORI DEI GOLDEN GLOBE 2013

Miglior film drammatico: Argo

Miglior commedia: Les Misèrables

Miglior attore drammatico: Daniel Day Lewis (Lincoln)

Miglior attrice drammatica: Jessica Chastain (Zero Dark Thirty)

Miglior attore di commedia: Hugh Jackman (Les Misèrables)

Miglior attrice di commedia: Jennifer Lawrence (Silver Linings Playbook)

Miglior film straniero: Amour

Miglior regista Ben Affleck (Argo)

Miglior sceneggiatore Quentin Tarantino (Django Unchained)

Miglior attore non protagonista: Christopher Waltz (Django Unchained)

Miglior attrice non protagonista: Anne Hathaway  (Les Misèrables)

Miglior canzone originale: Adele (Skyfall)

Skyfall, 5 nomination per tenere alta la bandiera del Cinema ‘Pop’

Ha totalizzato 6.200.000 euro in soli 5 giorni di programmazione. Ecco, questo, era il principale ostacolo tra Skyfall e la corsa alle nomination (che ben presto diventerà la corsa agli Oscar)

Già, perché, a giudicare dai suoi colleghi di ‘Categoria’, i film che quest’anno hanno conquistato il record di incassi, non saranno a Hollywood il 24 febbraio al Dolby Theatre di Hollywood. Oppure ci saranno, ma per portare a casa bruscolini.

In altri termini, c’è una grosso gap tra i gusti del pubblico e le pellicole in nomination. Batman, Lo Hobbit e The Avengers ne sanno qualcosa. I cosiddetti ‘Blockbuster’ stravendono al botteghino ma non sono in lizza nel distretto di Hollywood quando c’è la chiamata per gli Academy.

Skyfall, però, fa eccezione. Eccome se fa eccezione!

La nuova avventura dell’agente 007, in fondo, è partita sin da subito con il piede giusto, incassando nel primo giorno d’apertura 700mila euro. Per l’occasione, la spia più famosa al mondo è stata nuovamente interpretata da Daniel Craig. In una sola giornata, quella del 1° novembre, Skyfall ha fatto registrare un box office di quasi 2 milioni di euro, portando a casa il miglior incasso nella storia del mercato italiano.

I record di Skyfall sono ‘manna dal cielo’ per celebrare i 50 anni di 007, straordinaria franchise senza tempo. Sicuramente, il suo approdo agli Academy in maniera così ‘massiccia’, è dovuto anche a questo particolare anniversario. Malizia? Vedremo.

CANDIDATURE

Cinque nomination per Skyfall, si diceva. Certo, non sono le 12 di Lincoln, ma sono cinque nomination importanti:

MIGLIOR FOTOGRAFIA: Roger Deakins

MIGLIOR COLONNA SONORA: Thomas Newman

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE : “Skyfall” di Adele Adkins e Paul Epworth

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO: Per Hallberg e Karen Baker Landers

MIGLIOR SONORO: Scott Millan, Greg P. russell e Stuart Wilson

Manca, ahinoi, la candidatura di Sam Mendes come miglior regista. A suo modo anche questa è una delle sorprese delle nomination per gli Oscar 2013.

Con ogni probabilità, però, Skyfall porterà a casa almeno tre delle cinque candidature. Scommettiamo?

Aspettando gli Oscar: i premi del Sindacato Produttori

Si comincia a fare sul serio. Il prossimo 25 Febbraio 225 Paesi del mondo saranno davanti allo schermo per godersi la Notte degli Oscar e tifare a distanza per i propri beniamini. 5.000 tra loro avranno l’onere e l’onore di scegliere coloro che si contenderanno le statuette.

Già, perché quest’anno le Nomination agli Oscar si votano da casa.

Ma la stagione dei Premi più prestigiosi ha un preludio alla Notte degli Oscar, da non perdere assolutamente.

Parliamo dei Producers Guild Awards, i riconoscimenti del Sindacato Produttori d’America, per i quali si sanno già i candidati sin dalla Notte italiana degli Oscar.

Il Premio in questione è di vitale importanza perché le preferenze dei Sindacati sono un ottimo indice per capire chi può ambire alle candidature, che saranno ufficializzate il prossimo 10 gennaio.

Non manca un po’ di sana cabala. Chi negli ultimi anni si è aggiudicato i PGA ha poi vinto anche la Statuetta per il film migliore.

I 10 FILM IN NOMINATION PER I PRODUCERS GUILD AWARDS

Eccoli, dunque, i film che sono candidati a vincere i PGA.  Da segnalare la presenza di Skyfall, primo film della saga di James Bond ad ambire al prestigioso riconoscimento, proprio nell’anno in cui ricorre il cinquantenario dell’uscita del primo film su 007. Chissà se la coppia Sam Mendes-Daniel Craig riuscirà ad onorare la memoria dell’agente speciale britannico più famoso nel globo. Dovranno, però, vedersela con Lincoln, Zero Dark Thirty e Django. Le premiazioni si terranno il prossimo 26 gennaio a Los Angeles.

Argo

Beasts of the Southern Wild

Django Unchained

Les Misérables

Lincoln

Moonrise Kingdom

Silver Linings Playbook

Skyfall

Vita di Pi

Zero Dark Thirty

007 – Skyfall, recensione del nuovo Bond

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007 – Skyfall, 15 nuove immagini

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