Buon compleanno Metro-Goldwyn-Mayer

La società cinematografica Metro-Goldwyn-Mayer, per tutto il 2014 celebrerà la storia dello Studio. L’occasione? I suoi primi 90 anni.

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Pensando alla MGM ci viene subito in mente il grosso leone del logo, ebbene Leo the Lion, questo il nome della mitica mascotte, ruggisce dal 1924.

In quell’anno il magnate Marcus Loew comprò ed unì la Metro Picture Corp. con la Goldwyn Picture e Louis B. Mayer Productions. Nacque così lo storico Studio hollywoodiano che vanta più di 175 film vincitori agli Academy Awards, tra cui 14 Oscar per il miglior film.

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La MGM produrrà Killer Pizza di Adam Green?

Collider via Deadline annuncia che la MGM è in trattative per acquistare l’adattamento Killer Pizza scritto dallo sceneggiatore Adam Green e basato sull’omonimo romanzo di Greg Taylor. La storia segue un adolescente che ottiene un lavoro estivo presso una pizzeria, scoprendo che in realtà il negozio è solo una copertura per operazioni segrete di caccia al mostro.

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La MGM adatterà i libri di Where’s Waldo?

Collider riporta che la MGM ha acquisito i diritti per adattare in un lungometraggio per il grande schermo la serie di libri per bambini Where’s Waldo?. Per chi non li conoscesse, i libri contengono un’impressionante scena di massa in cui l’obiettivo è quello di trovare Waldo, un signore allampanato con gli occhiali e un inconfondibile vestito bianco e rosso. La serie contiene anche diversi personaggi secondari come Wilma, Wendy, il cane di Waldo di nome Woof e l’arcinemico Odlaw.

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James Bond 23 tra le priorità della MGM

Qualche news fa vi parlavamo della situazione della MGM, aggiornandovi sull’entrata della major in bancarotta pilotata con una maggioranza schiacciante, oggi vi segnaliamo che tra circa un mese la MGM dovrebbe tornare in piena attività produttiva sotto l’egida della Spyglass Entertainment con all’attivo 500 milioni di dollari da investire nelle nuove produzioni, tra cui ci saranno 40 milioni di dollari per l’imminente The Hobbit e finalmente fondi per il Bond numero 23.

A supervisionare i nuovi investimenti ci saranno Roger Birnbaum e Gary Barber manager della Spyglass che valuteranno in seguito anche un’eventuale fusione con la Lyonsgate, il piano per la saga dell’agente 007 prevede un investimento a lungo termine che permetterà la produzione di un nuovo film della serie ogni due anni.

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MGM in bancarotta pilotata

L’MGM è entrata ufficialmente in bancarotta pilotata: i creditori hanno approvato con maggioranza schiacciante il piano di riorganizzazione della società che prevede il ricorso al Chapter 11. Il piano prevede che i creditori scambino il debito con il 95% delle azioni della società che emergerà dalla bancarotta.

Una volta riemersa dal fallimento la società sarà guidata da Gary Barber e Roger Birnbaum di Spyglass, che otterranno una percentuale inferiore al 5%. In futuro i due potrebbero accettare la proposta di fusione con la Lionsgate.

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The Hobbit sarà girato il prossimo anno?

Condizionale e punto di domanda sono ormai d’obbligo nei titoli riguardanti la telenovela legata al travagliato progetto The Hobbit, problemi di budget legati alla crisi MGM, registi che vanno e vengono, casting news azzardate, qualche defezione e tante promesse ogni volta irrimediabilmente deluse, a cui si aggiunge anche una recente burla ad opera di un sito che millantava il prequel in un futuristico formato 4D.

Ed eccoci all’ultima dichiarazione che arriva dal veterano Ian McKellen, conosciuto nella Terra di Mezzo come il saggio Gandalf il bianco, che in un’intervista riportata dal prestigioso magazine americano Empire azzarda addirittura una data per l’inizio delle riprese che dovrebbe essere gennaio o perlomeno nei primi mesi del 2011, considerando che l’attore aveva minacciato di abbandonare il progetto se non si fosse pianificato un inizio riprese, la news arriva senza dubbio dai piani alti.

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La Spyglass Entertainment salverà la MGM?

Ormai il conclamato fallimento della MGM che ha causato il blocco di molti progetti e produzioni che avrebbero dovuto vedere la luce tra la fine del 2010 e il 2011, su tutti l’attesa ventitreesima avventura dell’agente Bond e il travagliato progetto The Hobbit, pare sia sempre più vicina ad una risoluzione che seguirà il trend di molti degli interventi che negli ultimi anni hanno visto società in difficoltà economiche ricorrere a provvidenziali fusioni societarie.

Il prestigioso Wall Street Journal da in queste ore notizia che la fusione tra la Spyglass Entertainment co-fondata dai producer Roger Bimbaum e Gary Barber e la MGM è quasi certa, si starebbero mettendo a punto le ultime fasi che riguarderebbero il debito di 4 miliardi accumulato dalla MGM e le modalità in cui ristrutturarlo, fonti dell’Hollywood Reporter parlano anche di un ricorso al tribunale fallimentare per appianare parte del debito.

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MGM, all’asta se la giocano Time Warner, Lionsgate e Access Industries

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La corsa per acquistare la Metro-Goldwyn-Mayer è cominciata: secondo il Wall Street Journal sono tre le società che hanno fatto delle offerte concrete per accaparrarsi una delle industrie cinematografiche storiche d’America e la sua ricca libreria di film.

Le offerte, che si aggirano tutte tra 1,2 miliardi di dollari e 1,5 miliardi di dollari sono state effettuate da Time Warner, LionsGate Entertainment Corporation e Access Industries di Len Blavatnik. Secondo Reuters la cifra più alta sul banco sarebbe quella della Time Warner, ma ovviamente nulla è certo.

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MGM quale futuro? Cederà il logo o solo qualche film?

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La Metro-Goldwyn-Meyer naviga ancora in cattive acque e starebbe valutando di vendere qualche suo prodotto o l’intera compagnia per riuscire a pagare i debiti, oltre 3,5 miliardi di dollari, entro il 31 gennaio 2010.

Se la MGM decidesse di vendere alcuni titoli della sua libreria, i più probabili potrebbero essere i franchise di The Hobbit (che appartiene già in parte alla Warner, che si fa carico del budget del film attraverso la New Line Cinema) e 007. Ciò potrebbe far rifiatare la società, permettendole di mantenere il proprio marchio, ma ridurrebbe la sua potenza sul mercato.

Di contro, se i capi decidessero di vendere la società, potrebbe partire un’asta tra Viacom che già possiede la Paramount, Time Warner (che ha la Warner Bros) e Lionsgate, per accaparrarsi il Logo, i diritti di distribuzione e l’intero catalogo MGM – United Artist.

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