E’ morta l’attrice Anna Massey

Variety riporta la notizia della morte per cancro all’età di settantatrè anni dell’attrice inglese Anna Massey, nota al grande pubblico per aver recitato nei thriller Frenzy di Alfred Hitchcok e L’occhio che uccide di Michael Powell.

E’ proprio nel thriller di culto L’occhio che uccide che la Massey debutta nel 1960 nei panni di una potenziale vittima di un omicida, nel ’65 altro thriller stavolta è Bunny Lake è scomparsa di Otto Preminger seguito dal ruolo di una barista nel classico Frenzy di Alfred Hitchcok, la ricordiamo anche nel B-horror Racconti dalla tomba del 1972 ispirato ai famosi fumetti della EC Comics.

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10 thriller-horror a sfondo “psichiatrico”

Cogliamo l’occasione dell’uscita nelle sale del thriller-horror The ward-Il reparto, pellicola che segna il ritorno di John Carpenter a dieci anni dal sottovalutato Fantasmi da Marte alle atmosfere ansiogene dei suoi esordi nello slasher, per stilare una delle nostre classifiche particolari, elencando dieci thriller-horror a sfondo psichiatrico che hanno esplorato nel corso di un ventennio elementi tipici del thriller-psicologico per trarne intriganti suggestioni all’insegna del sovrannaturale.

Abbiamo volontariamente virgolettato il termine psichiatrico perchè con la nostra classifica ne abbiamo approcciato il senso più lato, infatti se nella lista troviamo titoli con intriganti location a sfondo psichiatrico, vedi il vero manicomio di Session 9 piuttosto che Il reparto di Carpenter, abbiamo voluto spaziare esplorando il termine anche nella sua connotazione patologica con derive traumatiche come in Gothika o criminologica come in Identità, senza dimenticare la veste horror-sovrannaturale che vede ancora protagonista Carpenter intento ad esplorare/omaggiare gli abissi della follia di matrice lovecraftiana ne Il seme della follia o l’ossessione compulsivo-millenarista di un memorabile e fascinoso cult come il Donnie Darko di Richard Kelly.

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Vanishing on 7th Street, recensione in anteprima

Michigan, città di Detroit un improvviso black-out fa piombare tutta la città nell’oscurità più completa, all’alba l’intera popolazione sembra letteralmente svanita nel nulla, al loro posto solo abiti ed effetti personali sparsi sui marciapiedi e all’interno delle vetture che giacciono abbandonate lungo strade completamente deserte.

Un manipolo di sopravvissuti che per loro fortuna al momento del black-out era vicino a fonti luminosi come candele o torce elettriche scampa alla misteriosa e inspiegabile sparizione di massa, per ritrovarsi in un bar ancora dotato di energia elettrica grazie ad un generatore d’emergenza.

Luke (Hayden Christensen) un inviato della tv locale, Rosemary (Thandie Newton) una fisioterapista che ha perso il figlioletto di pochi mesi,  Paul (John Leguizamo) un proiezionista che sembra essere l’unico ad aver provato da molto vicino il fenomeno e infine James (Jacob Latimore) un dodicenne rimasto solo dopo che la madre avventuratasi all’esterno del locale non ha più fatto ritorno.

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Vanishing on 7th Street, immagini dell’horror apocalittico di Brad Anderson

In attesa che il prossimo 14 gennaio i fratelli Strause ci mostrino l’apocalisse aliena nel fantascientifico Skyline, ecco arrivarci via Beyond Hollywood una ricca galleria fotografica con immagini di Vanishing on 7th street di Brad Anderson, pellicola in cui l’Apocalisse acquista un’intrigante/inquietante connotazione horror.

Il film ci racconta di un manipolo di sopravvissuti scampati all’improvvisa scomparsa della popolazione dopo un misterioso ed inspiegabile black-out globale, all’indomani del quale ogni angolo buio della città diventerà per il gruppo di superstiti una letale trappola infernale.

Prima di lasciarvi alle immagini che troverete subito dopo il salto vi ricordiamo che il regista è lo stesso che ha sfornato due piccoli cult come L’uomo senza sonno e Session 9, mentre nel cast spiccano Hayden Christensen l’Anakin Skywalker della nuova trilogia di Lucas, John Leguizamo e la bella Thandie Newton.

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Torino Film Festival 2010, sabato 27 novembre: oggi Kaboom di Araki e l’evento 127 hours

Seconda giornata al Festival di Torino dopo una proiezione d’apertura un pò movimentata che ha visto un gruppo di studenti bloccare l’ingresso del Teatro Regio, location della cerimonia d’apertura della rassegna, per manifestare contro la riforma universitaria del ministro Gelmini e solidarizzare con la protesta del mondo dello spettacolo contro i tagli del governo.

Vediamo cosa ci riserva il programma odierno come di consueto ricco di proiezioni, iniziamo con il concorso principale che oltre alla comedy The infidel-Infedele per caso vedrà proiettati Soul Boy, il giovane regista irlandese Shimmy Marcus racconta in una sorta di Febbre del sabato sera formato british di un ragazzo innamorato del ballo e di una donna più grande, mentre nella pellicola tedesca Blessed events la regista Isabelle Stever descrive il tentativo di una single trentenne  rimasta incinta durante un Capodanno di baldoria, di costruire una famiglia con il partner di quella singola notte di sesso occasionale.

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10 film rompicapo

Ieri è uscito nelle sale italiane l’atteso film-evento Inception, il regista Chris Nolan presenta un’ambiziosa incursione nel mondo dei sogni, interi mondi partoriti dal subconscio che diventano materia malleabile da menti allenate e anche se il film vista la complessità delle  tematiche trattate e dalla profondità dei concetti messi in campo non è immune da difetti e mancati intenti, possiede indubbiamente tutto il fascino dell’opera visionaria di un’arte, quella cinematografica capace di materializzare stupefacenti e sempre più immersivi universi paralleli a misura di spettatore.

Così visto il complesso rompicapo di immagini, visioni e suggestioni subliminali che hanno dato corpo e anima al blockbuster di Nolan, abbiamo pensato di dedicare una classifica ad hoc che raccolga dieci pellicole che utilizzino nel loro percorso narrativo un immaginifico e labirintico percorso in cui lo spettatore si possa piacevolmente perdere, con l’assoluta certezza di guadagnare col sopraggiungere dei titoli di coda una comoda via di fuga che lo riporti alla realtà con qualche frammento di emozione in più da poter condividere e su cui riflettere.

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B-cult, Session 9

session 9 (4)

Oggi per i B-cult vi segnaliamo Session 9 un piccolo gioello di tensione che riesce a disturbare ed inquietare grazie ad una location ben sfruttata, un cast credibile ed un messinscena quasi ipnotica, capace di schivare i brividi a buon mercato e puntare in alto.

La trama ci racconta di un gruppo di operai di una ditta in difficoltà che accetta un imponente appalto sotto costo, per risollevare la grave crisi in cui versa. Bonificare dall’amianto in tempi proibitivi, e con una squadra di operai ridotta all’osso un enorme ex-manicomio abbandonato. La loro prolungata permanenza nell’inquietante struttura sortirà effetti davvero inaspettati.

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Shoot, cortometraggio

Immagine []Per la rubrica dedicata ai cortometraggi oggi vogliamo segnalarvi l’interessante Shoot. un thriller scritto da Marco Cisana e diretto da Iacopo Navari che ci racconta di un brusco risveglio in un vicolo, di un uomo riverso nel proprio sangue con una pistola accanto e senza alcun ricordo degli accadimenti che lo hanno portato in quel luogo.

Il thriller è un genere come l’horror che ha il suo punto di forza proprio nei clichè e negli stereotipi che ne cadenzano ritmo e personalità, in questo caso il genere viene pienamente rispettato, ma con l’aggiunta di un surplus di arguzia nel rileggerne i canoni e un gusto per la citazione mai eccessivo.

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