Ksenia Rappoport, dalla Russia con amore

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Ksenia Rappoport è stata una delle sorprese della sessantaseiesima Mostra del Cinema  di Venezia, tutti erano ormai certi che la CoppaVolpi alla miglior interprete femminile, sarebbe andata all’attrice Margherita Buy per l’intenso ritratto di una mamma quarantenne ne Lo spazio bianco di Francesca Comencini, e invece la bellissima e intensa attrice di origini russe, grazie alla sua tormentata Sonia ne La doppia ora dell’esordiente Giuseppe Capotondi, si è aggiudicata l’ambito riconoscimento.

Mi sento come se stessi volando con un paracadute, ringrazio Muller (direttore artistico del festival ndr) per aver scelto questa opera prima per il concorso, ringrazio gli sceneggiatori che mi hanno regalato quaesto ruolo straordinario e il mio fantastico partner nel film Filippo Timi.Voglio dedicare questo premio al regista Giuseppe capotondi. Spero che quando Capotondi un giorno ritirerà il suo Leone d’oro, io possa far parte del cast del suo film.

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La sconosciuta: recensione

la-locandina-di-la-sconosciuta-31542Irena (Ksenia Rappoport) , ex-prostituta proveniente dai paesi dell’Est, ha la ferma intenzione di lavorare per la famiglia Adacher, il suo desiderio e così forte che escogita un piano per intrufolarsi nella famiglia, comincia con il lavare le scale nel palazzo dove vive la famiglia, poi fa amicizia con la tata che si occupa della loro figlioletta e poi dopo un misterioso incidente in cui viene coinvolta la tata, ne prende il posto.

Irena negli ultimi anni è stata utilizzata come una fabbrica umana di neonati, messa incinta ripetutatamente al momento della nascita, i suoi bambini le venivano strappati e venduti al miglior offerente a facoltose famiglie senza figli.

La donna è assolutamente convinta che la figlia degli Adacher sia l’ultima bambina che gli è stata portata via dai suoi aguzzini, alcuni documenti che dimostrano che la bambina è stata adottata ne rafforzano la convinzione, ma la signora Adacher capirà le vere intenzioni di Irena e i suoi vecchi aguzzini la scoveranno e recuperare sua figlia diventerà molto difficile…

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Le più belle russe del cinema

Oggi vi parliamo delle attrici russe che lentamente si stanno facendo largo sui set nazionali ed internazionali a colpi di bellezza e talento, la prima che vogliamo segnalarvi forse è la più nota qui in Italia, Ksenia Rappoport (foto in alto), molto apprezzata in patria, una lunga gavetta nel teatro, bellezza radiosa molto apprezzata dai registi nostrani per apprezzarla al meglio la trovate in Italians di Veronesi, ne L’uomo che ama di Maria Sole Tognazzi e nel thriller di Tornatore La sconosciuta.

Altra bellezza da tenere d’occhio è la biondissima attrice e modella Elena Bouryka, la sua carriera d’attrice sta crescendo sui set italiani, la sua è una bellezza tipicamente russa, occhi di ghiaccio, carnagione candida, e sorriso dolcissimo, la ricorderete come sexy-valletta nel programma RAI Stracult. tra i suoi lavori piu recenti, Notte prima degli esami, Ma l’amore…no e L’abbuffata.

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Margherita Buy: sensibilità d’artista

Timida, riservata, quando è alle prese con qualche intervista il suo sguardo profondo e un pò sfuggente lascia trasparire una grande sensibilità mista a fragilità, magica commistione che l’attrice riversa nei suoi personaggi, sempre un pò nevrotici, fobici e alla perenne ricerca di punti fermi, questo è Margherita Buy, un’attrice istintiva che indossa il suo carattere come una sorta di armatura, trasformando qualche imperfezione caratteriale o punto debole in una stupefacente forza emotiva da cui trarre ispirazione per indossare ad ogni ciak la maschera della quotidianità femminile.

Margherita Buy nasce a Roma il 15 Gennaio 1962, la sua scuola sarà l’Accademia d’Arte Drammatica, dove conoscerà il futuro marito Sergio Rubini ed il teatro, che sarà la sua palestra attoriale fino all’esordio in tv con con il film Flipper con Christian De Sica e Alessandro Haber. L’esordio cinematografico risale invece al 1986 nel drammatico Una grande storia d’amore del regista Duccio Tessari.

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Favino, Muccino, Santamaria, Vaporidis, Germano, un successo tutto italiano

Di cinema italiano se ne parla e se ne continuerà a parlare all’infinito. Sarà per la miriade di festival che il nostro bel Paese programma; da Venezia a Roma fino ad arrivare a Torino dove tra qualche settimana prenderà il via la seconda della ventiseiesima edizione del Torino Film Festival, diretta da Nanni Moretti.

Proprio in virtù del cinema di casa nostra, quest’oggi vogliamo dare lustro o perlomeno conto, a cinque giovani attori, chi più o chi meno emergenti, ma tutti sulla cresta dell’onda, che hanno fatto e continuano imperterriti a far impazzire le adolescenti, non solo partenopee, con le loro interpretazioni, a volte sarcastiche e perfino effimere, ma pur sempre di grande qualità.

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